La sostenibilità in azienda è possibile: ecco l'impresa con l'energia "fai da te"

La sostenibilità in azienda è possibile: ecco l'impresa con l'energia "fai da te"

L’Unione Europea si trova di fronte a un dilemma senza precedenti: in che modo ridurre la sua dipendenza dall’energia russa senza creare disagi ai cittadini e alle imprese di tutto il continente? Durante il 2021 i Paesi dell’Unione hanno speso quasi 100 miliardi di euro per l’energia russa, in un contesto che ha portato i prezzi delle forniture a rincorrersi al rialzo. A peggiorare la situazione c’è stata poi l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca e adesso la necessità di ridurre le importazioni da Est è diventa una necessità geopolitica di estrema urgenza.

Mentre tutto questo stava accadendo, c’è chi si era già mosso in autonomia per rendere la propria aziende indipendente sotto il profilo energetico. Conscio che ormai la transizione sostenibile è una necessità che non si può più rimandare, l’imprenditore veronese Riccardo Pasetto ha deciso di dimostrare che la rinuncia ai combustibili fossili è possibile. Per farlo ha scommesso sulla realizzazione di uno stabilimento energicamente autosostenibile, in grado di produrre in autonomia il proprio fabbisogno energetico sfruttando fonti alternative e rinnovabili.

In provincia di Verona, a Bovolone, Pasetto sta completando un edificio di diecimila metri quadri, suddiviso in duemla di uffici, settemila dedicati alla produzione, interamente alimentato utilizzando solo energia rinnovabile. All’interno di questo stabilimento, che inizierà ad essere operativo per la fine dell’estate, saranno collocate le attività di Tech.Pa Spa e Mada Srl, imprese che da più di 20 anni si occupano di automazione industriale.

La gran parte dell’energia necessaria sarà fornita da un impianto fotovoltaico con una potenza di picco pari a 400 kilowatt (kW). A completare la fornitura due pale eoliche alte 50 metri (35 di torre più 15 di pala) che produrranno 100 kW l’una. L’elettricità prodotta in modo combinato da fotovoltaico e eolico convergerà su un gruppo di continuità da 600 kW, che in caso di necessità può garantire un’autonomia di circa 8/10 ore. Salvo cataclismi, Tech.Pa e Mada non dovrebbero mai attingere al libero mercato, anzi, potrebbero vendere la propria energia ai player di settore. È stato calcolato che questo impianto porterà a un abbattimento nell’aria di circa 500 tonnellate di CO2 ogni anno.

Il riscaldamento e il raffrescamento dell’intera struttura verrà fatto grazie a un parco geotermico sviluppato ad hoc: 125 pozzi da 30 centimetri, profondi 100 metri l’uno, distanti 10 metri uno dall’altro, capaci di una resa di circa 6 kW termici. In inverno l’acqua dei pozzi verrà scaldata da due pompe di calore che portano l’impianto a 30/32°C. Durante l’estate, quando è necessario il raffrescamento, sarà direttamente l’acqua delle sonde ad essere immessa nell’impianto di irradiamento a 13/14°C. Questo sistema consentirà alla struttura di essere autonoma dal punto di vista termico con un risparmio di circa 200mila metri cubi di metano l’anno.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un orto che porterà alla mensa aziendale materie prime stagionali a chilometro zero. L’irrigazione avverrà sfruttando un nuovo pozzo profondo 170 metri. La sua acqua verrà utilizzata anche per la struttura, visto che dopo le analisi effettuate da un laboratorio specializzato è emerso che è sana e potabile.

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