Il legno arredo frena. Ma con il green si prepara a tornare sul mercato

Il legno arredo frena. Ma con il green si prepara a tornare sul mercato
Legno

Salone del Mobile ci siamo. Parte la kermesse che mette il design e l'arredo al centro del mondo e noi facciamo due conti in tasca a un settore che rivela valori in chiaroscuro. A giugno 2021 il commercio al dettaglio ha registrato, infatti, una battuta d'arresto per mobili, articoli tessili e arredamento (-0,2%), diversamente dalla dinamica registrata da tutti gli altri prodotti non alimentari, giochi esclusi. Nello stesso periodo di un anno fa (giugno 2020) accadeva esattamente il contrario e questi prodotti figuravano tra i pochi a registrare variazioni tendenziali positive e di recupero rispetto a giugno 2019 (+10,4%).

In Lombardia il trend della produzione del settore legno-arredo, rilevato attraverso l’analisi dei dati congiunturali di Unioncamere Lombardia, mostra al II trimestre 2021 un rafforzamento della fase di ripresa rispetto al I trimestre dell’anno in corso, sia per l’industria (+7,6%) che per l’artigianato (+6,0%). Seppur quest’ultimo non riesca ancora a raggiungere il livello pre-crisi (con indice pari ad 89 al II trimestre 2021 vs indice pari a 95 al IV trimestre 2019), va ricordato che nel periodo pre Covid-19 (IV trimestre 2019) era l’artigianato a presentare dinamiche di produzione più robuste rispetto alle altre imprese del settore: artigianato (+3%) vs industria (+0,2%).
 

I RISCHI

Legno

Sui prezzi al consumo agisce, a monte della filiera produttiva, la pressione dei prezzi delle materie prime: a luglio i prezzi in euro rilevati dalla Banca centrale europea per le materie prime non energetiche segnano una crescita del 36,4% su base annua, per quelle non alimentari i prezzi sono in salita del 45,5%, seppur in decelerazione rispetto al 52,1% di giugno. Le attese sui prezzi di vendita delle imprese manifatturiere toccano livelli che non si registravano dal 1995. La pressione sui costi degli input produttivi è diffusa settorialmente, con maggiori accentuazioni per le imprese di legno e mobili, seguite da metallurgia e prodotti in metallo, tessile, carta, gomma e materie plastiche, oltre che per quelle delle costruzioni. All’escalation dei prezzi si associa la rarefazione delle materie prime, conseguente alla difficile ricomposizione delle filiere globali dopo le rotture causate dalla pandemia.

IMPRESE

In Lombardia il comparto del legno-arredo al II trimestre 2021 conta 9.724 imprese, pari al 9,4% del totale imprese manifatturiere. Questo é un settore ad ampia presenza di artigianato con 6.573 imprese, pari al 68% del totale imprese del settore. Nell'artigianato il legno-arredo rappresenta il 12,7% delle imprese artigiane manifatturiere.
Negli ultimi 10 anni - II trimestre 2011-II trimestre 2021- la platea di imprese del settore si è ridotta di 3.092 unità, pari ad un calo del -24,1% in termini percentuali. L'80,6% di questa riduzione è dovuta alla maggiore difficoltà di tenuta delle imprese artigiane che nei 10 anni in esame si riducono di 2.492 unità, pari al -27,5%.
03/09/2021

LEGNO e ARREDO

A seguito della crisi innescata dal Covid-19 il calo del numero di imprese registrate al II trimestre 2021, rispetto allo stesso periodo pre pandemia (II trimestre 2019), si attesta intorno al 5% sia per il totale (-5,4%) che per l'artigianato (-5,2%).
Nonostante l'ampia selezione di impresa, che ha interessato in maggior misura l'artigianato, nel comparto del legno-arredo permane un'elevata specializzazione delle imprese a valore artigiano: su 10 province maggiormente specializzate 3 sono lombarde e due occupano le prime due posizioni, Monza -B. è prima con indice pari a 286 e Como è seconda con indice pari a 279.

OCCUPATI

Arredo design

I dati riferiti all'occupazione ribadiscono la centralità di MPI e artigianato nel settore chiave del made in Italy: in Lombardia nel settore in esame il 71,4% degli addetti (33.716 unità) sono occupati in MPI e il 42,2% (19.907 unità) in imprese artigiane.
Tra le competenze, di livello alto e medio-alto, richieste ai nuovi ingressi preventivati nel 2020 dalle imprese del settore, spiccano: flessibilità e adattamento (71,6%), capacità di lavorare in gruppo (51,8%), capacità di lavorare in autonomia (47,0%) e attitudine al risparmio energetico (39,9%). Per quel che riguarda la richiesta di figure dotate di e-skill elevate si rileva che sono una su quattro le imprese del settore che ritengono indispensabili ai fini dello svolgimento dell’attività d’impresa la presenza elevata di capacità matematiche e informatiche (14,3%) e di competenze digitali (13,4%).

GREEN E DIGITALE

Sul fronte del green e della sostenibilità ambientale le imprese del settore legno-arredo mostrano un’attenzione e una sensibilità superiore alla media, con una quota di imprese che hanno intrapreso almeno una azione di tutela dell’ambiente pari al 74,3%, sopra di 2,9% alla quota media totale (70,5%). Anche sul fronte competenze si coglie un’attenzione maggiore verso il tema: la quota di imprese lombarde del settore che ricerca personale dotato di green skill, di tutti i livelli, si attesta all’80,7%, sopra di 2 punti alla quota media (78,7%), mentre quelle orientate alla ricerca di profili più alti si attesta al 39,5%, sopra di 4,6 punti rispetto alla quota media (35,0%).
La pandemia, come noto, ha dato una gran spinta alla diffusione del digitale nelle imprese. In quelle del settore del legno-arredo la quota di imprese che hanno effettuato almeno un investimento nell’ambito sale di 18,1 punti, slancio maggiore rispetto a quello rilevato per il totale di 12,3 punti.