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Italiani ed energia: il 90% ottimizza l'uso della luce. Più dell'80% taglia su riscaldamento e acqua

Italiani ed energia: il 90% ottimizza l'uso della luce. Più dell'80% taglia su riscaldamento e acqua

Di fronte al rincaro delle bollette energetiche, gli italiani si scoprono «consumatori attivi»: ottimizzano l’uso delle fonti; consumano meno ma consumano meglio. Insomma, sono pronti a cambiare stile di vita per una società più sostenibile. A dirlo è l’ultimo rapporto Edison-Censis, che si concentra su “I nuovi consumi energetici degli italiani”.
Nuovi nel senso che i cittadini della Penisola stanno diventando più consapevoli e più sensibili nei confronti del risparmio energetico. Un dato, sopra tutti, rende bene questa svolta nelle scelte e nei comportamenti degli italiani: il 91% è disponibile a modificare il proprio modo di vivere in nome dell’ambiente.

Ma quali sono i principali comportamenti sostenibili che gli italiani adottano nella vita quotidiana? Eccoli:

Elettrodomestici
  • L’84,4% ottimizza l’uso del riscaldamento
  • L’84,8% ottimizza l’uso della lavatrice: carico, temperatura e risparmio energetico
  • Il 90,8% ottimizza l’uso della luce: le spegne sempre quando esce dalle stanze
  • Il 39,4% controlla i consumi attraverso una app: ora di accensione e stand-by dei dispositivi
  • L’85,8% riduce gli sprechi di acqua
  • L’81,8% riduce l’uso della carta
  • Il 78,5% spegne i dispositivi e gli apparecchi quando non sono utilizzati
  • Il 64,5% non usa la macchina per muoversi in città

Il cambio di paradigma lo si nota se si confronta il rapporto Censis del 2021, post Covid, con quello attuale: da una sostenibilità economica e sociale del periodo subito dopo la pandemia, dove al centro dell’attenzione c’era l’urgenza di recuperare la perdita di reddito e di fatturato, ora la priorità è la sostenibilità ambientale. Perché, scrive Repubblica, «di fronte al rischio razionamento di gas e luce, l’opinione pubblica inizia a percepire l’energia non più come una commodity low cost e a disponibilità illimitata, ma come un bene con un numero crescente di valenze, tra cui quella ambientale e sociale».

Transizione ecologica

Il Rapporto ha diviso il campione in quattro categorie:

  • Refrattari: è il gruppo in cui si registrano le maggiori resistenze perché composto da cittadini più vulnerabili economicamente. Si tratta di persone meno scolarizzate, single, anziani e residenti in comuni minori. Questo cluster pesa per il 15% del totale, circa 9 milioni di italiani. La loro strategia è quella di ridurre al minimo i consumi energetici perché non sono in grado di pagare le bollette.
  • Verde pastello: sono il 48% del totale. Il gruppo è formato da adulti, anziani e coppie senza figli. La loro priorità è quella della sostenibilità ambientale e, rispetto alla media del campione, sono più preoccupati della sostenibilità sociale. La loro strategia si concentra sulla gestione consapevole degli elettrodomestici, ma sono meno attenti al monitoraggio dei consumi.
  • Ecologisti vincolati: sono il 30%. Soprattutto giovani, donne, redditi medi, titolari di partite Iva e Pmi. In questo gruppo, la sostenibilità ambientale è mitigata dall’attenzione a quella economica. La loro strategia si concentra sul cambiamento dei comportamenti quotidiani.
  • Thunberg crew: soprattutto uomini, adulti, diplomati, coppie senza figli, lavoratori dipendenti e persone con redditi alti. Rappresentano il 6,8% del totale. La loro strategia pone al primo posto la sostenibilità ambientale.