Pedemontana, forse stavolta ce la facciamo: A36 a Vimercate entro il 2026

La nuova tratta autostradale della A36 arriverà fino a Vimercate e vedrà la luce entro il 2026. Saranno realizzate le tratte B2 e C per collegare la tratta già esistente, che si ferma a Lentate sul Seveso, all'altezza della superstrada Milano-Meda, e lo svincolo di Vimercate che intercetta la Tangenziale Nord di Milano

Pedemontana

Pedemontana, forse è la volta buona. Finanziamento da 1,7 milioni di euro, con lo "zampino" delle istituzioni (Cassa Depositi e Prestiti e Banca Europea degli Investimenti) e gara affidata al general contractor, che vede in campo i colossi del settore delle costruzioni Webuild (ex Salini Impregilo) e Pizzarotti, con un contratto da 1,25 milioni.

La nuova tratta autostradale della A36 arriverà fino a Vimercate e vedrà la luce entro il 2026, prima o in concomitanza con l'apertura dell'appuntamento dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina. Saranno realizzate le tratte B2 e C del progetto originario, per collegare la tratta già esistente, che si ferma a Lentate sul Seveso, all'altezza della superstrada Milano-Meda, e lo svincolo di Vimercate che intercetta la Tangenziale Nord di Milano. La tratta B2 riguarda la riqualificazione del tracciato che corre lungo l'attuale Milano-Meda tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno, mentre la tratta C collegherà Cesano Maderno a Vimercate. Rimane in sospeso la tratta D, che da Vimercate arriverebbe fino a Osio Sotto, dove la Pedemontana incrocerebbe la A4 Milano-Bergamo: una rinuncia che ha permesso di risparmiare in questa fase circa un miliardo di euro di ulteriori lavori, e che i tecnici hanno giudicato tale da non compromettere la funzionalità dell'infrastruttura, in quanto il completamento della tratta C consentirebbe già di per sé di centrare l'obiettivo di collegare la Lombardia da ovest a est aggirando il nodo viabilistico di Milano.

SI PARTE A METÀ 2022

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L'apertura del cantiere delle nuove tratte di Pedemontana, con la posa della prima pietra, è prevista nella seconda metà del 2022, e la conclusione dei lavori nella seconda metà del 2025, come annunciato nel corso della presentazione del progetto e del completamento del finanziamento dell'opera, svoltasi nei giorni scorsi a Palazzo Lombardia.

L'infrastruttura è un'opera strategica che permetterà un collegamento più funzionale della rete stradale nel quadrilatero Varese-Como-Bergamo-Milano, decongestionando l'autostrada A4 e i centri urbani coinvolti. «È con grande soddisfazione - le parole pronunciate dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - che sono qui ad annunciare come si è provveduto a sottoscrivere il contratto di finanziamento e ad affidare i lavori al General Contractor che ha vinto la gara per la conclusione dei lavori di un'autostrada di fondamentale interesse regionale e nazionale. Siamo riusciti ad arrivare alla conclusione delle procedure, nonostante le molteplici vicissitudini che impedivano la continuazione dell'attività e presto arriveremo anche all'apertura dei cantieri».

Il Consiglio di Amministrazione di Autostrada Pedemontana Lombarda, presieduto dall'ex ministro Roberto Castelli, ha aggiudicato sia la gara di finanziamento, per un ammontare complessivo di un miliardo e 741 milioni di euro, sia la gara di affidamento al raggruppamento temporaneo di imprese tra Webuild Spa, mandataria, e la mandante Impresa Pizzarotti & C. Spa per un importo complessivo del contratto di 1 miliardo e 259 milioni di euro.

BANCHE, CDP, BEI E REGIONE LOMBARDIA 

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I finanziatori del progetto sono un pool di banche commerciali unitamente a Cassa Depositi e Prestiti Spa e BEI, con il fondamentale supporto di Regione Lombardia quale socio di riferimento. Nel dettaglio sono stati accordato ad Autostrada Pedemontana Lombarda un finanziamento di complessivi 963 milioni di euro della durata di 10 anni concesso dal consorzio costituito da Banco BPM, Intesa Sanpaolo (mandataria), J.P.Morgan, MPS Capital Services Banca per le Imprese e UniCredit e dai finanziatori istituzionali Banca Europea degli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti con una quota di circa il 42%; un finanziamento di complessivi 678 milioni di euro della durata di 23 anni interamente sottoscritto da Banca Europea degli Investimenti (Bei) e Cassa Depositi e Prestiti, col supporto della Regione Lombardia in qualità di socio di riferimento; e una linea di firma di 100 milioni di euro messa a disposizione da Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, MPS Capital Services. Essendo stata rispettata la scadenza del 31 agosto 2021, sarà possibile fruire della defiscalizzazione come da atto aggiuntivo n. 2 alla Convenzione Unica approvato dal CIPESS.

ATTENZIONE ALL'IMPATTO AMBIENTALE

Per arrivare a portare a termine l'obiettivo lungamente atteso del closing finanziario, è stato rivisto il piano economico e finanziario dell'opera, definita sostenibile in termini di attenzione all'impatto ambientale. Criterio imprescindibile per poter accedere alle risorse erogate dalla Banca europea per gli investimenti.

«Oltre a quella ambientale - sottolinea il sottosegretario alle infrastrutture Alessandro Morelli - noi mettiamo al primo posto la sostenibilità umana, per poter percorrere centinaia di chilometri in un tempo minore, risparmiandolo per la propria vita e per quella della famiglia. Andremo a realizzare un'opera di nuova generazione con uno sguardo alle grandi innovazioni del nostro tempo per i sistemi di movimento».

«La circostanza che la nuova tratta verrà aperta a ridosso delle Olimpiadi invernali del 2026 dimostra ancora una volta come le infrastrutture rappresentino un volano per l'economia del territorio e dell'industria del turismo» ha commentato il ministro del turismo Massimo Garavaglia. «Si tratta di un'opera fondamentale per allentare la pressione sulle attuali arterie viarie e per rendere più fruibili le località turistiche dell'area e non solo. Le auto elettriche non volano…».

Basteranno queste premesse per completare un'opera iniziata nel 2010, con un'inaugurazione in grande stile a Cassano Magnago alla presenza del governatore della Lombardia Roberto Formigoni e del premier Silvio Berlusconi, e che doveva essere completata nel 2015? Pedemontana ad oggi è già costata 56 milioni di euro al chilometro e, perlomeno finora, ha solo in parte risolto le problematiche di congestionamento del traffico sull'asse ovest-est tra l'area di Malpensa e Bergamo, anche perché la combinazione tra un alto costo del pedaggio e il mancato completamento delle tratte previste originariamente rendono ancora troppo poco competitivo l'attuale sviluppo dell'infrastruttura, che parte da Cassano Magnago all'altezza della A8 Milano-Varese e si interrompe a Lentate sul Seveso, all'altezza della Milano-Meda, dopo aver incrociato la A9 Milano-Como a Lomazzo.