Gli imprenditori della comunità Ipe: «La formazione è il passaporto per il mercato»

Si è concluso con un bilancio più che positivo il primo atto del percorso sperimentale Ipe – Imprese di Provata Eccellenza, messo a punto dalla società di servizi Artser  per accompagnare le imprese verso una nuova modalità di formazione permanente. Protagoniste G.B. Assistenza Bruciatori e I.F.G. di Giacomarra Francesco

Ipe

Quarantuno ore di formazione, una prova finale di certificazione, due aziende (G.B. Assistenza Bruciatori e I.G.F. di Giacomarra Francesco), otto partecipanti e una certezza: aver acquisito nuove competenze da spendere su un mercato affollato, dove la differenza la fanno le conoscenze e un’attenzione quasi maniacale alla sicurezza.

Si è concluso con un bilancio più che positivo, nella sala corsi della sede di Gallarate, il primo atto del percorso sperimentale Ipe – Imprese di Provata Eccellenza, messo a punto dalla società di servizi Artser (Gruppo Confartigianato Varese) per accompagnare le imprese verso una nuova modalità di formazione permanente. Una formazione scandita su più livelli, dalla didattica ai laboratori, dagli incontri di approfondimento alle visite in aziende specializzate fino al rinforzo finale delle competenze acquisite e alla ripartenza di un nuovo percorso di apprendimento.

Una modalità innovativa di affiancamento permanente alle aziende destinata ad accrescerne il valore, certificandolo attraverso l’autorevolezza del centro di formazione di Artser (Versione Beta), l’inserimento su un apposito registro online delle imprese d’eccellenza con accesso tramite QR Code e il rilascio di badge identificativi dell’avvenuta formazione e di vetrofanie da apporre in tutti i luoghi di promozione dell’impresa per renderne evidente la specificità.

Maturato a fine 2020, cresciuto a inizio anno, partito in aprile con la formula dad, il primo atto di Ipe ha coinvolto due imprenditori del settore termoidraulico: Marco Bergantin della G.B. Assistenza Bruciatori di Gallarate – che ha scelto di aderire insieme alla sorella Silvia e a cinque collaboratori – e Francesco Giacomarra della IGF di Samarate, impresa attiva dal 2017 nel campo dell’installazione e della manutenzione di impianti termoidraulici.

Con qualche assenza giustificata da ragioni di lavoro (ma si recupererà!), la prova d’esame è stata l’inizio del pomeriggio finale del primo dei tre cicli di IPE. Ne sono seguiti una visita allo showroom Giacomini e, quindi, un aperitivo in sicurezza per salutare i partecipanti in previsione della pausa estiva.


«I CLIENTI CAPIRANNO IL NOSTRO SFORZO»
Soddisfatti? Silvia Bergantin non ha dubbi: certo che sì. «Questo percorso di 41 ore ci ha dato spunti di innovazione a livello di strumentazione da adottare in azienda, documentazione da produrre e conoscenza della normativa in vigore, che è in evoluzione continua. Dobbiamo aggiornarci per restare sempre al passo con i tempi». La G.B. Assistenza Bruciatori Srl di Gallarate è un’azienda familiare fondata da papà con un socio, e ora guidata da Marco, con la sorella e cinque dipendenti. «Siamo bruciatoristi – racconta Silvia – Negli anni ci siamo dovuti adeguare all’evoluzione nell’ambito del riscaldamento anche se il nostro cavallo di battaglia restano la centrale termica con la caldaia e il bruciatore». Ad un certo punto Silvia e Marco si sono fermati e hanno cercato di mettere un punto fermo: serve formarsi, formarsi e poi formarsi ancora, per continuare un cammino già ricco di soddisfazioni professionali. «La cultura che c’è oggi dal punto di vista del rispetto della normativa è cambiata e questa formazione di IPE è un valore aggiunto che promuoveremo presso i nostri clienti i quali, ne sono sicura, ne comprenderanno l’importanza».

Conferma il titolare Marco Bergantin: «Ci occupiamo di centrali termiche, siamo specializzati nelle manutenzioni ordinarie previste dalle norme in vigore e con noi lavora una squadra composta da cinque ragazzi. Oggi abbiamo circa 200 centrali termiche in abbonamento più altre attività: il nostro è un mondo interessante, che ogni giorno richiede aggiornamenti, competenze e formazione, anche perché siamo arrivati a un livello molto alto riguardo la sicurezza».


IL LAVORO NEGLI ANNI E' CAMBIATO. BISOGNA CAMBIARE
Il lavoro, rincara Marco, negli anni è cambiato tantissimo: «Siamo partiti dalla pulizia del bruciatore e dall’assistenza e siamo arrivati a potenziare le competenze in ambito manutentivo: senza una formazione corretta il problema si sarebbe posto eccome, soprattutto dal punto di vista della sicurezza». Anche perché i clienti la chiedono, così come manifestano sempre più attenzione nei confronti dell’inquinamento e del risparmio energetico.

La gente cambia, e cambia il mercato. E la G.B. Assistenza Bruciatori è cambiata, si è certificata e si è portata a casa una garanzia di qualità riconoscibile e di valore. Lo stesso ha fatto Francesco Giacomarra che, dopo 25 anni alle dipendenze di un’azienda del settore, ha scelto di fare il grande salto mettendosi in proprio con la I.G.F., specializzata in particolare nell’installazione e manutenzione di piccoli impianti domestici. Anche per lui la formazione è stato un momento di crescita importantissimo e decisivo per ampliare la clientela.

E ora si riparte, perché Ipe non è una parentesi tra un lavoro e l’altro. È un percorso. Spiega Umberto Rega, responsabile formazione per le imprese di Artser: «Ipe accompagna le imprese attraverso tre step finalizzati all’acquisizione di competenze e, al contempo, propone visite aziendali, laboratori e altre iniziative di rinforzo». Dopo due anni ci si ritrova attorno a un tavolo, si valuta il punto di arrivo e si pianifica un nuovo punto di ripartenza.

LA NUOVA SESSIONE D'AUTUNNO E' APERTA
In autunno, alle prime due aziende se ne affiancheranno altre cinque, ai quali sono stati proposti percorsi personalizzati mentre proseguirà il primo modulo sperimentale con un focus sul benessere abitativo (dalla conoscenza alla consulenza) e un approfondimento denominato “go to market”, «per accompagnare gli imprenditori sul mercato in un modo sempre più solido e consapevole» riferisce Pietro Resteghini, formatore di Artser.

A breve partiranno anche i percorsi riservati agli impiantisti elettrici mentre, in futuro, IPE punta ad aprirsi alla più vasta gamma di settori professionali.

«Ipe è un esperimento riuscito e il merito è delle aziende che ci hanno creduto e della formula, che ha dimostrato il giusto equilibrio tra teoria, pratica, rafforzamento delle competenze e attenzione al mercato e alle nuove esigenze delle imprese nel confrontarsi con competitor agguerriti ma non sempre adeguatamente preparati» tira le somme il direttore generale di Confartigianato e Artser, Mauro Colombo, che guarda a Ipe come la vera rivoluzione copernicana della formazione. Un modello permanente, customizzato, in grado di rispondere ai bisogni del mercato e avallato da una garanzia di qualità sulla quale fondare le relazioni tra imprese e clienti. E non è tutto, perché Ipe è anche una comunità, un luogo in costante espansione all’interno del quale gli imprenditori possono confrontarsi, comprendersi, avviare sinergie e costruire soluzioni efficaci per il proprio business nel segno della qualità.

PER INFORMAZIONI WWW.ASARVA.ORG 

 

Cosa è IPE

2021: costruiamo nuove competenze. Si parte con gli impiantisti per far crescere la comunità dell’eccellenza IPE

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