Comunicare la sostenibilità senza scivolare nel greenwashing: i consigli dell'esperto

Ancora molte aziende utilizzano i temi legati alla transizione ecologica come uno strumento di marketing, senza però avere consapevolezza di tutte le potenzialità di questa rivoluzione. “Bisogna essere sempre trasparenti”, dice Luca Talotta, giornalista e influencer sui temi della sostenibilità

Greenwashing

Sostenibilità, transizione ecologica, economia circolare, green, negli anni sono diventati tutti termini usati e abusati nella comunicazione aziendale. La collettività richiede alla politica, alle imprese e al mondo economico in genere una sempre maggiore attenzione all’ambiente, ma anche alla sostenibilità economica e sociale. In questo contesto le realtà più lungimiranti hanno iniziato un percorso virtuoso che le ha portate ad adottare politiche e processi realmente rispettosi del pianeta.

Il problema è che c’è chi ha comunicato questi temi in modo errato. Da una parte sono stati esasperati alcuni aspetti e alcune problematiche, dall’altra c’è chi ha utilizzato il linguaggio “green” per farsi pubblicità. Una cosa è studiare, sviluppare e attuare una transizione ecologica e comunicarlo in modo trasparente, un altro è comunicare e basta, con derive importanti nel cosiddetto greenwashing. Derive che hanno danneggiato tutti, anche chi ha effettivamente investito in questa rivoluzione verde.

Comunicare la sostenibilità senza scivolare nel greenwashing «non è facile, ovviamente. Ma se si rimane su criteri di veridicità, la cosa è assolutamente fattibile». A dirlo è Luca Talotta, giornalista e blogger, uno dei comunicatori più stimati nel nostro paese in merito ai temi della sostenibilità ambientale, specie se applicata al mondo automotive. «Faccio un esempio pratico – prosegue Talotta - dire che la mobilità elettrica è la soluzione a tutti i mali del mondo non è il messaggio vero e corretto da trasmettere. Anzi, bisognerebbe essere sempre trasparenti e, ad esempio in questo caso, dire che la mobilità elettrica potrà risolvere molti problemi solo se le fonti da dove ricaviamo l’energia non sarà fossile».

MANCANO COMPETENZE VERE

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In questo momento storico ancora molti imprenditori, manager, comunicatori e giornalisti, presentano dei limiti nella divulgazione del messaggio green. Mancano competenze e consapevolezze che possono essere sviluppate solo creando una nuova sensibilità green. Un processo che deve coinvolgere anche politica e mondo dell’istruzione. «Bisogna farlo tutti assieme, contemporaneamente, ognuno nel proprio settore – prosegue il giornalista - Io, oltretutto, da tempo sono fautore dell’idea che sarebbe necessario cominciare dalle scuole medie se non addirittura dalle elementari a far comprendere ai futuri ragazzi e poi adulti che bisogna rispettare il nostro pianeta. Il quale, anche se continueremo ad emettere CO2 dai tubi di scappamento delle auto, continuerà ad esistere. Ma ci sarà una qualità della vita peggiore per tutti noi».

Comunicare i valori e le potenzialità di uno stile di vita (e di fare impresa) sostenibile è fondamentale, magari ripartendo dalle scuole. Secondo Talotta «i giovani vanno coinvolti il più possibile. Spesso vivono lontani dalla realtà, anche a causa dei social; ma avvicinarli, con attività anche ludiche e divertenti dove si possono però illustrare i mali di oggi, potrebbe davvero essere la svolta».

«È stato fatto molto, ma siamo solo all’inizio» di una rivoluzione sostenibile, prosegue. «Serve un cambio di mentalità, far comprendere alle persone le buone pratiche», un cambio di mentalità che passa anche per una comunicazione più limpida e responsabile, che sia soprattutto di pubblica utilità a più livelli. «Non è facile e lo si vede nella vita di tutti i giorni: quanti di noi praticano la raccolta differenziata come dovrebbe essere fatta? E perché devono costantemente e continuamente esserci diverse Italie, in base ai diversi modi di essere e ragionare? Come vede, il percorso è ancora assai tortuosoK, conclude Talotta evidenziando una disomogeneità nei comportamenti di tutti i giorni che può essere corretta divulgando il giusto messaggio con testimonianze che devono arrivare anche dalle aziende, dai media e dalla politica.

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