Mezza provincia al voto: nelle grandi città sarà svolta o rivoluzione?

Varese, Busto, Gallarate e altri  30 comuni verso le urne, ma è ancora incerta la data. Sull'esito peserà anche il contesto nazionale. Facciamo il quadro della situazione

<br/><b>GRANDI CITTA' AL VOTO</b>

GRANDI CITTA' AL VOTO

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<br/><b>COMUNI TOTALI AL VOTO</b>

COMUNI TOTALI AL VOTO

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Il 2021 è l’anno delle elezioni amministrative a Varese, Busto Arsizio, Gallarate e in altri 30 Comuni della provincia di Varese. Una tornata elettorale decisiva per il futuro del territorio: dal suo esito dipenderà l’orientamento delle scelte politiche che verranno prese nel momento chiave della ripartenza post-pandemia. Anche se per ora rimane il dubbio su quando effettivamente i cittadini saranno chiamati alle urne: la scadenza naturale delle amministrazioni è a cavallo tra fine maggio e i primi di giugno (cinque anni fa si votò il 5 giugno, con ballottaggio il 19 giugno), ma l’emergenza Covid-19 ha già fatto slittare l’election day lo scorso anno, e si vocifera di un possibile rinvio delle elezioni amministrative al mese di settembre.

Sono 33 in tutto i Comuni della provincia di Varese che andranno al rinnovo dei consigli e all’elezione del sindaco, in una tornata elettorale politicamente molto significativa sia a livello locale, con le sfide nelle tre città più grandi del nostro territorio (il capoluogo Varese, Busto Arsizio e Gallarate), sia a livello nazionale, visto che si voterà alle amministrative anche nelle principali città italiane, a partire da Milano e Roma, ma anche Torino, Napoli e Bologna. In provincia di Varese, oltre alle tre città, si andrà al voto anche in realtà di un certo rilievo sul territorio come Caronno Pertusella (anche qui con il doppio turno), Castellanza, Cislago, Cairate, Cittiglio e Vergiate.

La tornata del 2016, una sorta di “mid-term” locale tra le scadenze elettorali delle elezioni politiche e regionali del 2013 e del 2018, era stata caratterizzata in particolare dal clamoroso ribaltone di Varese, con la vittoria del candidato della coalizione di centrosinistra Davide Galimberti (uscito dalle primarie contro Daniele Marantelli, Daniele Zanzi e Dino De Simone) che aveva posto fine a vent’anni di dominio del centrodestra e a 24 anni di sindaci targati Lega. Nelle grandi città al voto si era assistito anche al cambio della guardia a Gallarate, con il ritorno al governo del centrodestra con il leghista Andrea Cassani, e della conferma nella continuità a Busto Arsizio, con il candidato del centrodestra Emanuele Antonelli eletto direttamente al primo turno come successore di Gigi Farioli.

Ora la sfida tra i due principali schieramenti si ripropone, con il capoluogo Varese che vedrà il sindaco uscente Davide Galimberti, a capo di una maggioranza che è in via di allargamento (anche al Movimento 5 Stelle, assente alla tornata del 2016), provare a respingere l’assalto del centrodestra, pronto a correre con un pezzo da novanta come l’ex ministro ed ex governatore della Lombardia Roberto Maroni. A Busto Arsizio e Gallarate invece è in particolare il centrosinistra, con un assetto ancora da definire, a tentare l’assalto ai “fortini” del centrodestra. Forte, soprattutto, delle esperienze di successo di Saronno e Legnano, che alle amministrative dello scorso settembre hanno visto vincitrice la coalizione che era all’opposizione, nonostante la compattezza del centrodestra.

Sull’esito del voto locale peserà indubbiamente anche la situazione politica nazionale. La continuazione o meno della legislatura di Camera e Senato, ma l'esperimento Draghi pare optare per la prima opzione, sarà un fattore decisivo anche sulla campagna elettorale delle amministrative. Il 2016, a livello nazionale, fu la tornata che affermò il Movimento Cinque Stelle come forza di primaria importanza, con le vittorie a Roma e Torino che furono “viziate” da un voto dal forte significato politico al ballottaggio in contrapposizione al Pd “renziano” di governo, mentre per contro, a livello locale, l’onda del renzismo ebbe sicuramente un peso determinante nel convogliare voti moderati sulle coalizioni di centrosinistra vincenti al secondo turno a Varese e a Milano, con due figure di provenienza esterna alla politica come Davide Galimberti e Beppe Sala.

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