«La lotta ai ritardi di pagamento è presupposto di liquidità per le imprese, competitività per l’economia e lavoro per i cittadini»: Confartigianato, di fronte al blocco del Consiglio dei ministri della Ue alla proposta della Commissione europea per un nuovo regolamento sui ritardi di pagamento, sostiene la propria posizione con ancora maggiore convinzione.
CATTIVI PAGATORI: IN ITALIA IL PROBLEMA COLPISCE IL 52% DELLE IMPRESE
Secondo Confartigianato Imprese, la proposta costituisce un passo avanti nella lotta contro i “cattivi pagatori”, un problema che – secondo i dati dell’Osservatorio europeo sui pagamenti – in Italia riguarda più di un’impresa su due: il 52% contro la media europea del 43%.
Malgrado i dati sui tempi medi di pagamento disegnino in Europa uno scenario ancora drammatico, molti Stati membri hanno chiesto di sospendere i lavori sulla proposta, così da spingere la Commissione europea a presentare un nuovo testo.
COSA E’ SUCCESSO
L’iter legislativo, iniziato lo scorso settembre con la presentazione del testo proposto dalla Commissione, aveva raggiunto una tappa fondamentale ad aprile, quando il Parlamento europeo aveva approvato la propria posizione sul dossier con larga maggioranza. Gli eurodeputati, in maniera bipartisan, accogliendo molte delle richieste di Confartigianato hanno adottato una relazione che salva i punti fondamentali della proposta della Commissione europea.
Soprattutto per ciò che riguarda la certezza dei termini di pagamento, le misure di contrasto e la scelta del regolamento, anziché della direttiva.
QUEI RITARDI CHE PESANO SULL’ECONOMIA DELLE PMI
Nel frattempo, invece, le discussioni tra gli Stati membri al Consiglio dell’Unione europea non hanno condotto a nessun risultato. La Presidenza belga, infatti, ha concluso il suo semestre senza raggiungere alcun punto fermo nelle negoziazioni. Già al Consiglio “Competitività” dello scorso maggio, la Commissaria Vestager – riprendendo le parole del collega Breton, che già aveva incoraggiato i Ministri dell’Unione a lavorare per un compromesso nei mesi precedenti - aveva espresso il suo rammarico per “gli scarsi risultati ottenuti su un testo così importante per le micro, piccole e medie imprese europee”.
L’ABBANDONO DELLE NEGOZIAZIONI RAPPRESENTA UN PERICOLO PER LE IMPRESE
Al di fuori dalle istituzioni il dibattito sulla proposta non è meno infuocato.
Dice Marco Granelli, presidente di Confartigianato: «L’abbandono delle negoziazioni sulla proposta rappresenta un pericolo enorme per le imprese che rappresentiamo. Si tratta di un messaggio politico assai discutibile, considerato che il Parlamento europeo si è già espresso con una larga maggioranza a favore dei punti-chiave della proposta della Commissione. Ci auguriamo che il Governo italiano faccia di tutto per impedire il blocco della procedura legislativa: il nostro Paese, soprattutto per il suo tessuto imprenditoriale rappresentato per più del 90% da microimprese, deve essere in prima linea per la promozione di una cultura del pagamento tempestivo».