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Il 74% delle imprese italiane bloccate dalla burocrazia

Il 74% delle imprese italiane bloccate dalla burocrazia
Burocrazia in Italia

Tre imprese italiane su quattro indicano la complessità delle procedure amministrative come un ostacolo grave alle loro attività. Il dato – 74% contro il 66% della media europea – colloca l'Italia al quinto posto nell'Unione europea per peso della burocrazia sulle imprese. Otto imprese su dieci segnalano un problema aggiuntivo: i continui cambiamenti normativi, che rendono impossibile programmare con certezza.

I numeri emergono dall'analisi dell'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese sui dati del Documento Programmatico di Bilancio 2026, che fotografa un Paese dove spesa pubblica elevata e bassa qualità dei servizi amministrativi frenano crescita economica e produttività.

CRESCITA SOTTO IL PUNTO PERCENTUALE

Il triennio 2025-2027 mostra una crescita del Pil inferiore al punto percentuale: 0,5% nel 2025, 0,7% nel 2026, 0,8% nel 2027 e 0,9% nel 2028. Sulla dinamica della produttività pesa la scarsa performance della Pubblica amministrazione, che combina spesa elevata con servizi insufficienti.

L'Italia si colloca all'ottavo posto nell'Unione europea per peso della spesa pubblica primaria – quella al netto degli interessi sul debito – pari al 46,7% del Pil nel 2024. Nonostante questa spesa considerevole, persiste una qualità dei servizi molto bassa.

PENULTIMI IN OCSE PER SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Il confronto internazionale sul grado di soddisfazione degli utenti dei servizi amministrativi – richiesta di un documento d'identità, registrazione di una nascita, richiesta di sussidi – colloca l'Italia al 29° posto su 30 paesi Ocse. Solo il 48,3% dei cittadini italiani si dichiara soddisfatto, oltre diciassette punti sotto la media Ocse del 65,7%. Peggio dell'Italia fa solo il Portogallo, con il 42,7%.

La bassa qualità dei servizi pubblici si traduce direttamente in aumento del carico burocratico per le imprese. Nel 2025 il 74% delle imprese italiane considera la complessità delle procedure amministrative un grave problema per l'attività, otto punti sopra il 66% della media Ue. Un dato che posiziona l'Italia al quinto posto nell'Unione per peso della burocrazia.

IL PROBLEMA DEI CONTINUI CAMBIAMENTI NORMATIVI

Burocrazia in Italia

C'è poi un secondo elemento che aggrava la situazione: l'instabilità normativa. Il 79% delle imprese italiane è gravato dal continuo cambiamento della legislazione e delle politiche, una quota di sedici punti superiore al 63% della media europea. Programmare investimenti, assumere personale, definire strategie di medio periodo diventa impossibile quando le regole cambiano continuamente.

RITARDI NELLA DIGITALIZZAZIONE

Persistono gravi ritardi nella digitalizzazione della Pubblica amministrazione. L'Italia si colloca negli ultimi posti nel confronto europeo per interazione digitale tra cittadini e PA. La mancata digitalizzazione dei servizi pubblici amplifica gli effetti negativi della burocrazia: procedure che potrebbero essere semplificate e velocizzate attraverso strumenti digitali restano ancorate a modalità analogiche, con conseguente perdita di tempo e risorse per cittadini e imprese.

LE PRIORITÀ STRATEGICHE

Ridurre il peso burocratico sulle imprese, semplificare il quadro normativo, migliorare l'efficienza e digitalizzare i servizi pubblici rappresentano priorità strategiche per sostenere la produttività dell'economia italiana. Senza un intervento strutturale su questi fronti, favorire gli investimenti e migliorare la competitività delle imprese diventa obiettivo irrealizzabile.

La combinazione di spesa pubblica elevata, servizi amministrativi scarsi, burocrazia pesante e continui cambiamenti normativi configura un sistema che frena sistematicamente la crescita economica. Le imprese italiane – soprattutto quelle piccole e medie – pagano un prezzo elevato in termini di tempo, risorse e opportunità perse. Un prezzo che si riflette direttamente sulla dinamica della produttività e, in ultima analisi, sul tasso di crescita dell'intero sistema economico italiano.