Liquidità e cambiamenti: per le Pmi è il momento di investire

Liquidità e cambiamenti: per le Pmi è il momento di investire

“Drogati” di liquidità? È il momento di investire. Anche per le PMI. «È il momento per fare una riflessione strategica sulla propria impresa, perché si tornerà alla normalità e bisogna farsi trovare pronti» l'avvertimento della professoressa Rossella Locatelli, del dipartimento di economia dell'università dell'Insubria, intervenuta alla diretta di Item d'Impresa di Confartigianato Imprese Varese. Nel momento in cui il sistema è «inondato di liquidità, per evitare che una situazione esogena come la pandemia creasse problemi al tessuto economico, e caratterizzato da facilitazioni come le moratorie per l'emergenza», ci si chiede a cosa sia servita tutta questa liquidità. Non agli investimenti, se nei primi tre trimestri del 2020 su questo fronte si sono persi 2,5 miliardi al mese. Le imprese hanno impiegato queste risorse per affrontare i problemi dei ritardi di pagamento, sia legati alla pandemia che ordinari, dei mancati incassi e delle criticità del cashflow.

«L'afflusso di liquidità si è innestato su situazioni molto diverse nelle imprese - sottolinea Rossella Locatelli - ma una volta usciti dalla situazione emergenziale resta l'incertezza, che non è solo paura ma anche non capacità di fare delle previsioni. E c'è un problema di mancanza di fiducia. Ma le nubi si stanno diradando e tenere ferma una liquidità che non serve non è sano». Insomma, è ora di riprendere ad investire. «Ci sono situazioni differenti, di fragilità o solidità in termini di tenuta di fatturato e di struttura finanziaria – rimarca Locatelli – ma le imprese con una buona struttura e buone prospettive di ripresa devono evitare di tenere liquidità inutilizzata, mentre quelle più fragili devono evitare di ritenere che la liquidità sia la panacea di tutti i loro mali, perché ad un certo punto le agevolazioni (ad esempio, le moratorie) finiranno e dovranno risolvere i loro problemi strutturali e organizzativi per non farsi trovare impreparati».

E allora, come comportarsi? »È il momento di mettersi nella logica di pensare come impiegare le risorse a disposizione, adesso che si intravede una ripresa, perché ci sono una serie di sfide da tener presente, come la digitalizzazione e la transizione ambientale – il consiglio della prof. dell'Insubria – occorre pensare in una logica strategica, a come irrobustirsi e creare nuovi clienti e nuovi mercati. Stare fermi ad aspettare non è la cosa migliore». Tenendo in considerazione che la normalità tornerà anche per il sistema del credito: «Le imprese dovranno farsi trovare pronte, verranno premiate quelle più virtuose in termini di sostenibilità e ESG (Ambiente, Sociale e Governance)».

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