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6 agosto 2025: ottant'anni di visione e sviluppo d'impresa

6 agosto 2025: ottant'anni di visione e sviluppo d'impresa

Il 6 agosto 2025 rappresenta una data simbolica per l'economia varesina: ottant'anni fa, dalle macerie del secondo dopoguerra, nasceva l'Associazione Artigiani della Provincia di Varese. Oggi quella piccola realtà è diventata Confartigianato Imprese Varese, un gruppo strutturato con una serie di società di servizi con più di 250 collaboratori e che rappresenta seimila imprese associate.

«Se c'è una cosa che ci ha sempre guidato in questi ottant'anni, quella cosa è la visione», dichiara Paolo Rolandi, presidente di Confartigianato Varese dal giugno 2025. «Questa capacità ci ha permesso di interpretare, anticipare e affiancarci alle aziende - prima quelle artigiane e successivamente le Pmi - Oggi il futuro ci impone di avere ancora più visione: abbiamo rafforzato la vicinanza proattiva alle aziende attraverso consulenze sempre più qualificate, finalizzate alla loro crescita e alla distribuzione del benessere nel territorio».

L'organizzazione nata il 6 agosto 1945 sotto la presidenza di Mario Buffoni ha attraversato tutte le trasformazioni dell'economia italiana. Dai primi "capi-arte" che rappresentavano botteghe tradizionali come falegnami, fabbri e sarti, si è evoluta in una moderna piattaforma di sviluppo territoriale capace di supportare l'intero universo delle piccole e medie imprese.

«La nostra storia coincide con la storia dell'Italia migliore», sottolinea Mauro Colombo, direttore generale dal 2010.  Oggi come allora, l'obiettivo rimane sempre la visione: aziende forti, strutturate, consapevoli, capaci di rimanere al passo con il cambiamento.

MOMENTI CRUCIALI DI OTTO DECENNI

La storia di Confartigianato Varese si intreccia con i momenti più significativi dell'economia nazionale. Nel 1951 il presidente della Repubblica Luigi Einaudi rese omaggio all'artigianato varesino visitando la Mostra provinciale dell'Artigianato a Busto Arsizio, accolto dal presidente Paolo Aletti che guidò l'associazione per un decennio cruciale (1948-1958).

Gli anni Settanta videro la leadership leggendaria di Giannino Turri (1968-1984), sindaco di Oggiona Santo Stefano e titolare di un'impresa produttrice di affettatrici. Turri divenne vicepresidente nazionale di Confartigianato e presidente regionale di Artigiancassa lombarda.

«I cambiamenti in questi anni sono stati vorticosi», prosegue Rolandi, «ci confrontiamo oggi con l'intelligenza artificiale, la digitalizzazione avanzata, la velocità nei cambiamenti, il supporto consulenziale e la capacità di guardare oltre i confini del nostro tempo. Ma il filo conduttore rimane immutato: la trasmissione delle competenze e lo sviluppo d'impresa»

Giorgio Merletti (2000-2012) portò l'associazione ai vertici regionali e nazionali, diventando presidente nazionale di Confartigianato nel 2012. La sua presidenza consolidò il ruolo di Varese come punto di riferimento per tutto il movimento artigiano lombardo.

La svolta tecnologica arriva con la presidenza di Davide Galli (2012-2025): nel marzo 2014 nasce FaberLab a Tradate, primo laboratorio per la fabbricazione digitale nel panorama associativo italiano.

LA SFIDA DEL PRESENTE

Confartigianato Imprese Varese ha sempre saputo dare forma al futuro attraverso l’ingegno, la passione e l’operosità di migliaia di artigiani e imprenditori, mantenendo fede alla missione originaria: rappresentare, tutelare e far crescere le piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale dell'economia italiana.

Oggi Confartigianato Varese opera attraverso sette sedi sul territorio garantendo una presenza capillare che va ben oltre i confini provinciali originari. Un ecosistema che comprende il portale Impreseterritorio.org, i servizi di Artser (diventata società benefit), il Caaf, il Patronato Inapa e l'innovativo FaberLab per la prototipazione digitale.

LA CRONISTORIA ESSENZIALE

1945-1958: Fondazione e ricostruzione

  • 6 agosto 1945: nasce l'Associazione Artigiani della Provincia di Varese
  • Mario Buffoni primo presidente, Francesco Benzo primo segretario
  • 1951: visita del presidente Einaudi alla Mostra dell'Artigianato
  • Paolo Aletti presidente (1948-1958), simbolo della rinascita post-bellica

1968-1984: L'era Turri

  • Giannino Turri guida l'associazione per 16 anni
  • Sviluppo della rappresentanza nazionale e regionale

1985-2000: Modernizzazione e servizi

  • 1985: approvazione Legge-quadro per l'artigianato
  • Nascita di Artser S.r.l. per consulenze specialistiche
  • 1994: costituzione del Caf provinciale

2000-2012: Leadership nazionale

  • Giorgio Merletti presidente regionale e poi nazionale di Confartigianato
  • Potenziamento servizi digitali e internazionalizzazione
  • 2004: nascita Fondazione San Giuseppe per la solidarietà

2012-2025: Innovazione e digitalizzazione

  • Davide Galli promuove la trasformazione tecnologica
  • 2014: inaugurazione FaberLab
  • 2020-2024: Artser acquisisce società di servizi Lomellina e Pavia

2025: Nuovo corso

  • Paolo Rolandi nuovo presidente
  • Artser società benefit operante in Lombardia occidentale
     

CONSULTA IL DOCUMENTO CHE RIPERCORRE I NOSTRI 80 ANNI

1945-2025 - Ottant'anni di evoluzione al servizio delle imprese

1945-2025 - Ottant'anni di evoluzione al servizio delle imprese

Plurale – Oltre l’impresa: cultura, innovazione e sviluppo
Il documento programmatico 2024-2025 di Confartigianato Imprese Varese

Fare impresa oggi significa attraversare una complessità mai vista. Geopolitica, tecnologia, clima, mercato: ogni elemento sposta gli equilibri. Plurale è la risposta che diamo come sistema: un manifesto per restare al passo e, soprattutto, per orientare il cambiamento.

Non è un documento formale. È la nostra bussola. Una lettura strategica della realtà e una proposta concreta per accompagnare le imprese – in particolare le Pmi – nei passaggi cruciali: digitalizzazione, sostenibilità, passaggio generazionale, nuova leadership, reti d’impresa.

Il filo conduttore è uno: l’impresa come attore sociale. Un’impresa che non si limita a produrre, ma crea cultura, attiva connessioni, costruisce benessere. È in questa visione che Plurale trova il suo significato più profondo: saper valorizzare le differenze, integrare le competenze, generare futuro.

Il documento affronta con rigore temi operativi – produttività, supply chain, accesso al credito, modelli di governance – ma non dimentica che tutto parte dalle persone. Per questo parliamo di managerializzazione come scelta strategica, di workers buyout come alternativa reale, di formazione come leva per attrarre giovani e trattenere competenze.

Abbiamo analizzato i settori, ascoltato le imprese, raccontato casi concreti. Una parte di questo lavoro è il frutto di un confronto diretto con oltre 100 imprenditori. Ma l’intero documento riflette l’osservazione quotidiana di un sistema che cambia.

Plurale non dà risposte semplici. Ma offre direzioni. Perché oggi più che mai l’impresa deve saper durare, non solo sopravvivere. E durare è una scelta: fatta di metodo, visione e responsabilità.