Produttività e ricerca, le piccole imprese d'Italia danno una lezione all'Europa e alle grandi

L’Italia, pur avendo una dimensione media delle imprese più bassa rispetto a Germania e Francia, registra una maggiore crescita del valore aggiunto, segnando un incremento del 7,8% tra 2015 e 2019, a fronte del 4.6% tedesco e del 3,4% francese. E non sono le uniche buone notizie

Produttività

La narrazione corrente è solita rappresentare le micro e le piccole imprese come più restie rispetto agli investimenti in ricerca e sviluppo e sul tema della produttività. Un pregiudizio che sembra trovare posto anche all’interno del Pnrr, dove in alcuni capitoli del Piano si fa riferimento esplicito a questi aspetti riguardanti le imprese più piccole.

Una chiave di lettura che non trova però riscontro nella realtà dei numeri che Confartigianato ha esplicitato nel 16esimo Rapporto Annuale.

CRESCITA DEL VALORE AGGIUNTO
Un dato che balza subito all’occhio, prendendo ad esempio in esame la manifattura, che l’Italia, pur avendo una dimensione media delle imprese più bassa rispetto a Germania e Francia, 10 addetti medi contro rispettivamente 39 e 15, registra una maggiore crescita del valore aggiunto, segnando un incremento del 7,8% nel periodo tra il 2015 e il 2019, a fronte del 4.6% tedesco e del 3,4% francese. Le nostre piccole e microimprese nel quinquennio 2015/20 hanno fatto segnare una crescita della produttività del 4,3%, anche in questo caso superiore a quella della Francia (+1,7%) e a quella della Germania che fa addirittura segnare un meno 1,2%.

VALORE AGGIUNTO    
Pmi Italia: + 7,8% Pmi Germania: +4,6% Pmi Francia: +3,4%


EFFETTI SULLA PRODUTTIVITA'
Tutto ciò ha portato ad un aumento della produttività reale del lavoro che nel 2020 cresce del 2,7% rispetto al 2019. Una tendenza che si conferma anche analizzando un periodo di tempo più lungo, perché negli ultimi cinque anni la produttività delle micro e piccole imprese italiane è salita addirittura del 16,7%, ritmo anche in questa circostanza superiore a quello tenuto da Germania, Francia e Spagna. Allargando ancora di più lo sguardo al decennio 2008/2018, nonostante la crisi internazionale, la micro e piccole hanno accresciuto la loro produttività addirittura del 25,8% contro il 16,6% di quelle tedesche.  

PRODUTTIVITA'  
Pmi Italia: +25.8% Pmi Germania: +16,6%


Tornando all’ultimo anno, i risultati sono ancora più brillanti, con aumento della produttività delle microimprese italiane fino a 9 addetti del 7,5%, un dato inferiore a quello spagnolo ma superiore ancora una volta a Francia e Germania.

Un approfondimento merita il settore dell’edilizia e dell’installazione degli impianti dove la produttività del lavoro delle imprese italiane sale del 6,1%, a fronte di una media europea dell’1,3%.

Dati altrettanto lampanti arrivano dall’analisi dell’altra presunta mancanza mostrata dalle nostre piccole e micro imprese ovvero quella di essere poco attente a investire in ricerca e sviluppo (R&S).

SI INVERTE LA TENDENZA R&D

Ricerca e sviluppo

Certo il quadro generale resta negativo, perché anche nel 2019 la spesa in ricerca e sviluppo in Italia è dell’1,45% del Pil, dato inferiore alla media europea che è del 2,11%. Analizzando però i dati Istat 2021 si evidenzia un’inversione di tendenza di cui ad essere le protagoniste sono proprio le micro e piccole imprese.

Sono proprio loro le più dinamiche nel campo della spesa per ricerca e sviluppo, facendo segnare un incremento del 15,8%, più del doppio rispetto alla media di tutte le imprese. Proprio questa maggiore propensione agli investimenti spiega la migliore performance delle nostre imprese rispetto a Germania e Francia. Le medie imprese registrano un aumento della spesa per investimenti del 9,3%, mentre le grandi il 4,6%. Il migliore andamento di questi investimenti orientati all’innovazione nelle micro e piccole imprese si conferma anche nel lungo periodo: tra il 2013 e il 2018 la spesa in ricerca e sviluppo di questo tipi di aziende sale al ritmo del 18,5% all’anno, a fronte del +12% delle medie imprese e il +3,2% delle grandi imprese.

Anche il recente rapporto dell’Istat, nel capitolo dedicato alla spesa in ricerca e sviluppo evidenzia l’impegno in queste attività delle imprese italiane e lo specifico apporto delle piccole imprese, la cui spesa per investimenti è più del doppio della media europea.

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