Mecspe, meccanica sotto i riflettori: settore chiave del made in Italy per qualità, innovazione e sostenibilità

Riparte a Bologna la fiera internazionale per l'industria manifatturiera in programma fino all'11 giugno e torna sotto i riflettori la meccanica. Nei padiglioni anche il Villaggio Confartigianato. Preoccupazione per i forti rincari che erodono i margini 

Mecspe fiera meccanica

In concomitanza con l'apertura di Mecspe, la fiera internazionale per l'industria manifatturiera in programma fino all'11 giugno, torna sotto i riflettori la meccanica, dove oggi al Villaggio Confartigianato allestito all'interno dei padiglioni di Bologia è stato presentato il rapporto sullo stato di salute del settore. Un settore strategico per il made in Italy che, come conferma l'imprenditore cassanese Paolo Rolandi - presidente regionale del settore meccanica di Confartigianato - dimostra anche a Mecspe tanta voglia di superare questo particolare momento.

E lo dimostra la partecipazione, alta nonostante l'ultimo appuntamento con la kermesse sia stato nel novembre scorso. «Venivamo da un rallentamento della ripresa, e poi da un rallentamento del rallentamento, finché siamo piombati nel pieno di un conflitto bellico che ha fatto virare in negativo le aspettetive degli imprenditori, nonostante gli incrementi di fatturato». 

Il problema, di fatti, sono i costi, che erodono i margini: gas, energia, materie prime, tutto influisce negativamente. Ma Mecspe resta una opportunità di rilancio, un'occasione per investire su sé stessi e l'opportunità di acqquisire nuovi clienti. 

Mecspe fiera meccanica

E' di questo che ha bisogno il comparto che, nonostante le difficoltà, registra qualche nota positiva. A cominciare dal fatto che nel primo trimestre 2022 si registra un aumento congiunturale del 3,9% degli investimenti in macchinari e impianti – al netto dei mezzi di trasporto. L’Italia è l’unico tra i maggiori paesi Ue che già nel 2021 recupera i livelli pre-pandemia degli investimenti in macchinari che nel 2022 fanno segnare un ulteriore aumento che colloca questa voce al di sopra del 3,7% rispetto al livello del 2019, a fronte del ritardo del 4,5% della Francia e dell’8,3% della Germania.

Sul fronte delle esportazioni pesano invece la frenata della Cina e il crollo dell’export in Russia. Nei primi quattro mesi del 2022 le vendite del made in Italy in Cina sono state del 3% inferiori rispetto allo stesso periodo del 2021; nei primi tre mesi dell’anno le vendite di macchinari sul mercato cinese hanno segnato una caduta del 16,9%. Sono tangibili gli effetti della guerra: l’export verso la Russia ad aprile si è dimezzato (-48,4%) e nei primi quattro mesi del 2022 è sceso del 19,3%; su questo mercato le vendite di macchinari a marzo sono crollate del 60% e nei primi tre mesi dell’anno sono scese del 17,4%. 

Mecspe fiera meccanica

Nel confronto internazionale l’export della Meccanica nei tre mesi dicembre 2021-febbraio 2022 cresce del 18,0% in un anno, quasi il doppio rispetto al +9,5% della media Ue, e del 13,6% rispetto allo stesso periodo pre-crisi di due anni prima, anche in questo caso superiore rispetto alla media Ue (+11,3%): le performance italiane sono le migliori tra i principali paesi dell’Ue.

Dal report di Confartigianato si delineano i diversi fattori di rischio e incertezza. L’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia si trascinerà nel lungo periodo: nel prossimo anno i prezzi dei metalli di base sono stimati superiori del 67% ai livelli del 2019 e per le commodities energetiche si arriverà al raddoppio (+101%). Alla scarsità di materie prime generata dalle strozzature delle filiere globali e dal conflitto in Ucraina, si associa la difficoltà di reperimento di personale, che nel primo trimestre del 2022 ostacola l’attività dell’8,6% delle imprese della meccanica (+3,2 punti percentuali rispetto alla media della manifattura); a maggio 2022 il 58,3% degli operai metalmeccanici ed elettrotecnici ricercati dalle imprese sono di difficile reperimento, quota salita di 7,8 punti in un anno.

La meccanica rappresenta comunque un comparto chiave della tecnologia made in Italy, generando un fatturato di 365,1 miliardi di euro e 197,6 miliardi di euro di esportazioni (ultimi 12 mesi marzo 2021-febbraio 2022), pari al 37,1% delle esportazioni totali, e conta sull’apporto di 172.581 imprese registrate alla fine del primo trimestre 2022, di cui la metà (51,5%) è rappresentato da 88.931 imprese artigiane. Rilevante il peso occupazionale del settore: nei 13 comparti in cui operano le imprese della Meccanica complessivamente si contano 1.076.143 addetti in micro, piccole e medie imprese con meno di 250 addetti, pari al 72,6% del totale, una quota doppia rispetto al 34,7% della Germania e superiore di ben 24,9 punti rispetto alla media Ue del 47,7%.