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Capsula del tempo: il 10 e 11 ottobre le cerimonie a Busto Arsizio. Ci si vede nel 2040

Capsula del tempo: il 10 e 11 ottobre le cerimonie a Busto Arsizio. Ci si vede nel 2040

Come sarà il mondo nel 2040? Sarà tutto diverso, così come ce lo immaginiamo noi oggi, oppure saremo sorpresi dal fatto che le macchine non voleranno, il cibo non sarà stampato in 3D, i libri – fatti di carta – esisteranno ancora, i vecchi mestieri artigiani non saranno scomparsi? Un po’ cambiati lo saremo, perché innovazione e tecnologia – già oggi – sono i pilastri di una metamorfosi che sta avanzando a ritmo serrato occupando territori e imprese. Quello che anche Confartigianato Varese, insieme a tanti altri partner, ha consegnato alla “Capsula del tempo” – iniziativa della Città di Busto Arsizio - è un fermo immagine dei nostri giorni con lo sguardo, però, rivolto al futuro. Rivolto alle nuove generazioni e a coloro che la capsula la apriranno nel 2040. Per capire com’era il mondo di oggi.

INTERRAMENTO E APERTURA: CI VEDIAMO TRA VENT’ANNI Le date sono già state fissate: sabato 10 ottobre, dalle ore 10 alle ore 18, in Piazza Santa Maria a Busto Arsizio si terrà la cerimonia di commiato della capsula del tempo. “Visions for the future” è lo slogan di questa iniziativa che vedrà lo scrigno ospitare i desideri e le aspettative della città di Busto Arsizio del 2040. Domenica 11, dalle ore 10, si terrà invece la cerimonia di interramento al Parco Benessere in Piazza Santa Maria. Già fissata anche la data dell’apertura della capsula: l’11 ottobre 2040, alle ore 12, al Parco Benessere.

SOPRAVVIVERE AI TEMPI Senza dubbio, resta la curiosità di capire cosa accadrà nei prossimi vent’anni. Magari ricordando la frase che il Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, pronunciò in occasione del Voyager Golden Record (un disco per grammofono inserito nelle due sonde spaziali del programma Voyager contenente suoni e immagini selezionate, al fine di portare le diverse varietà di vita e cultura della Terra) lanciato nello spazio nel 1977: 

«Questo è un regalo di un piccolo e distante pianeta, un frammento dei nostri suoni, della nostra scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri pensieri e sentimenti. Stiamo cercando di sopravvivere ai nostri tempi, così da poter vivere fino ai vostri».