Il 16 luglio, Confartigianato Moda, Confartigianato Chimica, Confartigianato Ceramica, le altre organizzazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno firmato l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area tessile – moda, chimica – ceramica.
L’accordo, che copre il quadriennio 2023-2026 e interessa circa 25mila imprese con oltre 140mila addetti, prevede i seguenti incrementi a regime: per il settore abbigliamento livello 3 pari a 172 euro lordi; per il settore tessile calzaturiero livello 3 pari a 173 euro lordi; per il settore lavorazioni a mano e su misura livello 3 pari a 171 euro lordi; per il settore pulitintolavanderie livello 3 pari a 172 euro lordi con le seguenti decorrenze; per il settore occhialeria livello 3 pari a 174 euro; per il settore chimica, concia, gomma, plastica, vetro livello 3 pari a 184 euro lordi; per il settore ceramica, terracotta, gres e decorazione piastrelle livello E pari a 174 euro lordi.
A integrale copertura del periodo di carenza contrattuale è stato riconosciuto un importo forfettario una tantum di 110 euro da erogare in due tranche. Per la prima volta in un contratto collettivo nazionale dell’artigianato, sulla base di una espressa richiesta di Confartigianato, viene data copertura al settore della concia artigiana Per i lavoratori di questo settore si applicheranno le tabelle salariali del Settore chimica, gomma plastica vetro.
Al termine della trattativa è stato sottoscritto un Avviso comune che impegna le parti a promuovere azioni condivise verso le istituzioni a sostegno del settore Moda.
Alla firma del rinnovo contrattuale hanno preso parte il Delegato alla contrattazione per il settore chimica-gomma-plastica di Confartigianato Paolo Rolandi, il Presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini e il Presidente di Confartigianato Ceramisti Antonio Colì.
Paolo Rolandi, delegato alla contrattazione per il settore chimica-gomma-plastica di Confartigianato, commenta: «Gli imprenditori del settore chimico artigiano, con grande senso di responsabilità, hanno dimostrato ancora una volta di essere capaci di coniugare le esigenze produttive con la necessità di garantire un adeguato riconoscimento al lavoro svolto dai propri dipendenti. Questo accordo è frutto di una concertazione costruttiva e rappresenta un passo avanti significativo per tutti gli attori coinvolti. Il nuovo contratto non solo migliora le condizioni economiche dei dipendenti, ma rappresenta anche un segnale di fiducia e speranza per il futuro del settore. Grazie a questo rinnovo, auspichiamo di poter continuare a crescere insieme, valorizzando il contributo indispensabile di ciascun lavoratore e rafforzando il nostro impegno verso un futuro di prosperità condivisa».
«Si tratta – sottolinea il presidente di Confartigianato Moda, Moreno Vignolini – di un rinnovo contrattuale molto impegnativo, in questa fase così difficile per il nostro comparto. Tuttavia, l’attenzione che il mondo artigiano ha nei confronti dei dipendenti ci ha spinto a sottoscrivere l’accordo con l’obiettivo di salvaguardare e soprattutto attrarre competenze verso le nostre imprese. L’azienda artigiana è una ‘famiglia allargata’ e il benessere di chi ci lavora rappresenta per noi un presupposto importante. Rimane la necessità, in questo momento storico di forte contrazione dei fatturati, di intervenire attraverso misure fortemente richieste al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, come la moratoria o l’allungamento dei finanziamenti e il rifinanziamento della Cassa integrazione. Abbiamo forti aspettative che il Tavolo della moda convocato il 6 agosto al Ministero dia risposte a questa emergenza».
Da parte sua, per concludere, Antonio Colì, presidente di Confartigianato Ceramisti, fa rilevare: «Questo accordo è particolarmente significativo poiché giunge in un momento di notevole difficoltà economica e finanziaria per le imprese della ceramica, soprattutto a causa dei recenti aumenti dei costi di settore. Il nuovo contratto è il risultato di un dialogo lungo e complesso, ma costruttivo e collaborativo tra le parti sindacali e datoriali, volto a trovare soluzioni equilibrate per affrontare le sfide derivanti da parte di alcuni paesi della stessa Unione europea. Testimonia l’impegno di Confartigianato a riconoscere il valore e la dedizione dei lavoratori e a garantire una giusta retribuzione anche in tempi di crisi. Abbiamo inoltre incluso misure specifiche per affrontare la violenza di genere, dimostrando la responsabilità sociale delle nostre imprese».