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Uniti nell'emergenza: a Saronno l'unione fa la forza e le imprese vanno a scuola di innovazione

Uniti nell'emergenza: a Saronno l'unione fa la forza e le imprese vanno a scuola di innovazione

Uniti nel pieno dell’emergenza Coronavirus, per non fermare la vita e il lavoro. Uniti nel post-Covid, per dare forza a un tessuto sociale ed economico messo in crisi dal lockdown e da tutto ciò che ne è seguito. Il progetto “Saronno La Divina” è questo e molto di più e ha un obiettivo che tutti i partner hanno condiviso: la ricostruzione economica territoriale urbana. Il perimetro è quello del cuore della città ma è nelle intenzioni del Comune ampliarlo, con investimenti anche in territori non centrali.
Non è poca cosa, insomma, l’intervento che accomuna amministrazione comunale, Distretto del Commercio e associazioni di rappresentanza delle imprese sotto l’ombrello del bando “Distretti del commercio 2020”, al quale si è scelto di far seguire un vero e proprio “Bando per le imprese”. Un tassello in più, di quelli che è lecito ritenere più che significativi in un contesto nel quale ogni mossa è una stoccata inferta alla crisi.

Risorse indirizzate all’innovazione, alla ristrutturazione dei locali e ai servizi a domicilio e delivery ma anche agli interventi di riqualificazione indirizzati alla città.

Tanti i passi già fatti, tanti quelli da fare: ma la strada è tracciata e il punto di arrivo chiarissimo: quello di rendere Saronno “la divina”. Ed è per questo che in cima alla lista degli impegni figura il Museo Giuditta Pasta, sorto in Villa Gianetti, all’esterno della quale si è provveduto al trattamento conservativo del prospetto frontale. All’interno sono state, invece, tinteggiate le sale. Parallelamente l’amministrazione ha acquistato le forniture di arredo ed è stato prodotto il materiale multimediale per allestire il percorso museale nell’intento di raccontare la vita di Giuditta Pasta e la storia del periodo nel quale visse la più celebre cantante lirica del XIX secolo.

Alla città è stato indirizzato anche il secondo pilastro del progetto, con quattro misure tra loro complementari: la riqualificazione del verde pubblico e dell’arredo urbano; l’installazione di cestini intelligenti; la pavimentazione delle vie del centro e la riqualificazione degli impianti di illuminazione e delle aree vedi di piazza De Gasperi in un’ottica di continuità con il Bando Sto@.

Filodiffusione tra le vie del centro e posizionamento delle luminarie in previsione delle prossime festività natalizie sono invece i capitoli ascritti alla voce “attrattività”.

Le associazioni hanno invece marciato differenti direzioni, per offrire uno spettro di interventi a supporto delle imprese imprese, tenendo il faro puntato sullo sviluppo digitale, sulla sicurezza e sull’implementazione delle attività di delivery.

Un percorso ricco che ha coinvolto Confartigianato nel formare all’innovazione e tradurre la teoria in pratica attraverso percorsi di affiancamento diretto alle imprese. Un target fondamentale per le aziende alle quali stanno collaborando l’acceleratore di innovazione InnoVaUp e la scuola di alta formazione VersioneBeta, che offre percorsi mirati a posizionare il brand aziendale online e ad utilizzare le piattaforme più adatte a ogni genere di business.

D’altronde, senza innovazione che cosa avrebbero fatto le aziende in epoca lockdown e post lockdown, con mezzo mondo fermo e, a seguire, rallentato? Un interrogativo che si sono posti in molti e al quale “Saronno La Divina” ha cercato di fornire una risposta attiva. Di più, proattiva, anche in ottica di promozione e-commerce tramite la costruzione, il mantenimento e lo sviluppo del portale bottegheartigianali.it, che porta la firma di Confartigianato Artser, e che si configura come una soluzione semplice e veloce per essere operativi in pochi giorni, in modo personalizzato e con tutte le funzionalità necessarie a concludere i migliori affari. Gli studi confermano che la direzione da seguire è giusta: basti dire che entro il 2024 il 53% delle entrate generate dalla vendita al dettaglio andrà ai retailer che hanno un’offerta digitale nei loro modelli di business.

Per chiudere il cerchio, anche la macchina comunale calerà l’asso, con progetti che hanno riguardato lo smart working e tutti gli altri cambiamenti nelle funzionalità utili a potenziale le strutture operative a supporto delle attività produttive e commerciali e della cittadinanza.