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Riforma fiscale: tanti tagli e tutti graduali. Poi, tra sostenibilità e digitale le imprese raccontano la loro storia

Riforma fiscale: tanti tagli e tutti graduali. Poi, tra sostenibilità e digitale le imprese raccontano la loro storia

RIFORMA FISCALE: TAGLIO GRADUALE DI IRAP, IRPEF E IVA
E’ stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Con un obiettivo: evitare qualsiasi aumento delle tasse. Vediamo le misure allo studio del governo con l’aiuto del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore:

  • Irap: tassa da superare gradualmente. Il governo non sposa, per ora, l’ipotesi di una fusione dell’Ires nell’Irap. Una clausola di garanzia assicura il finanziamento alla sanità a cui concorre proprio l’Imposta regionale sulle attività produttive.
  • Ires: meno adempimenti per le imprese. Si punta a razionalizzare e semplificare l’imposta con l’obiettivo di ridurre gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese. Per eliminare gli ostacoli alla crescita delle imprese più piccole, si sta ragionando su un’unica aliquota proporzionale di tassazione dei redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività d’impresa. Sotto esame anche la disciplina degli ammortamenti e le regole che guidano le variazioni in aumento e in diminuzione dell’utile, o della perdita, risultante dal conto economico.
  • Irpef: taglio graduale sui ceti medi. Si mira a ridurre le aliquote effettive (per incentivare soprattutto l’occupazione di giovani e donne) e ad una revisione per tagliare i salti delle aliquote marginali. Sotto esame finisce da subito l’aliquota del 38%, che colpisce gli italiani con redditi compresi fra 28mila e 55mila euro. Previsto anche il riordino di deduzioni e detrazioni.
  • Iva: diminuire le aliquote. La delega approvata ieri dovrà portare ad una revisione del numero delle aliquote Iva: oggi sono 4, di cui tre agevolate e una ordinaria al 22%. L’intervento sulle imposte indirette si amplierà anche alle accise e, in particolare, a quelle applicate alla produzione e sui consumi dei prodotti energetici e dell’energia elettrica.
  • Catasto: rendite di mercato ma senza aggravi. Il presidente del consiglio Mario Draghi ha tranquillizzato gli italiani: agli immobili nuovi verranno attribuiti valori patrimoniali e rendite attualizzate in linea con i valori di mercato. Che, però, non inciderebbero sulle tasse: queste continuerebbero ad essere parametrate sulle rendite attuali.
  • Regioni e Comuni: addizionali sostituite da sovraimposte. Il fisco riformato punta ad archiviare il sistema delle addizionali regionali e comunali all’Irpef. Al loro posto entrerebbero delle “sovraimposte”. In pratica, non un’aliquota in più ma un tassello aggiuntivo rispetto all’Irpef nazionale. Il nuovo sistema dovrà garantire a Regioni e Comuni un gettito complessivo equivalente a quello attuale.
  • Semplificazioni: via i micro-tributi. Verranno ridotti gli adempimenti a carico dei contribuenti ed eliminati i cosiddetti “micro-tributi”, per i quali i costi di adempimento risultino elevati a fronte di entrate trascurabili per lo Stato.

MODA, DESIGN E LUSSO LEADER IN DIGITALE E SOSTENIBILITA’
Lo si legge sul Sole 24 Ore: “Innovativi e in perenne trasformazione la moda e il design italiano

Sostenibilità

lo sono da sempre, ma il successo – anzi, la leadership – globale dei prodotti di questi due settori è legato non solo alla creatività, bensì anche al legame con l’artigianato e la manifattura, cioè alla filiera, che nessun altro Paese al mondo ha nel tessile-moda-accessorio e nell’arredo-design”. Per rafforzare questo loro primato, i due comparti stanno investendo su altri due tasselli ormai fondamentali per dare un’ulteriore spinta al business: “La digitalizzazione e la sostenibilità: con questi si può alimentare un circolo virtuoso che serve anche ad attrarre talenti e competenze”.
Se ne è parlato nella prima tavola rotonda della seconda giornata del Summit Made in Italy. Che ha posto in primo piano l’importanza di “governare i processi di trasformazione accelerati dalla pandemia: nuovi paradigmi distributivi, piattaforme web, la necessità di presentare non solo i prodotti di un marchio, ma i suoi valori e la sua storia. Poi, soprattutto per i giovani, l’impegno sulla sostenibilità”. Un processo, questo, che non sarà indolore ma che “dovrà diventare parte integrante di ogni processo mentale e produttivo”. La sostenibilità, insomma, si propone come “evoluzione del modo di essere e di produrre”. Anche grazie alla digitalizzazione.