Tessitura Marco Pastorelli Spa: quando la famiglia fa l'impresa

Tessitura Marco Pastorelli Spa: quando la famiglia fa l'impresa

Tessitura Marco Pastorelli Spa

mpgitaly@pastorelli.it

Anni Sessanta, il boom economico: l’Italia e il tessile. Una storia articolata fatta di crisi, riprese, innovazioni, collaborazioni, reti e filiere. Inciampi e rincorse. Gallarate è il centro nevralgico di un settore che conquista il territorio con una miriade di imprese disposte a macchia di leopardo. La Tessitura Marco Pastorelli Spa, specializzata dagli anni Quaranta nella produzione di fodere per abbigliamento realizzate con fibre naturali, artificiali e sintetiche, si sviluppa in questo contesto. Nella sua storia ha sempre fatto leva su una tradizione che negli anni è cresciuta con stile e con forza: quella delle imprese famigliari, della loro organizzazione interna, dei loro modelli di business e dei rapporti che stanno alla base di una solidità che ha saputo reagire agli scossoni del tempo.
Alfonso, Piermarco, Roberta, Patrizia ed Andrea sono la testimonianza di un’unione che è, prima di tutto, condivisione di idee, progetti e prodotti. In una sola parola: complicità.

SIAMO UNA FAMIGLIA NUMEROSA: QUESTA E’ LA NOSTRA FORTUNA
L’intervista, a più voci, aiuta a capire la complessità di un lavoro quotidiano che deve tenere testa ai tanti cambiamenti dei mercati, ma anche ad entrare nel vivo di una realtà imprenditoriale che è fatta di equilibri, di attenzione ai particolari, di creatività e di relazioni continue con i clienti. A partire da Piermarco Pastorelli, che ricorda: «La nostra fortuna è quella di essere una famiglia numerosa: ci si dà sempre un mano. Lo è stato da sempre, fin dai tempi di nonno Marco e zio Carlo che, nel secondo dopoguerra, iniziano la loro attività nel commercio di fodere per abbigliamento. Nel 1961 viene costruito il reparto produttivo seguito da papà Antonio: nasce la Tessitura Marco Pastorelli Spa che, con il passare del tempo, diventa un punto di riferimento nel mondo della fibra tessile e delle sue tante declinazioni. In quegli anni – prosegue Piermarco - zio Maurizio segue la parte contabile, mentre zio Luigi e zio Carlo quella commerciale».
La vita di un’azienda è fatta, soprattutto, di cambi di passo. Dai primi anni Ottanta ad oggi, uno dopo l’altro, figli e cugini – che da sempre hanno assorbito entusiasmo e forza di reazione da genitori e nonni – occupano i posti strategici dell’attività: Alfonso, Piermarco e Andrea, quarta generazione, sono sul fronte commerciale; Roberta - con papà Antonio - si occupa della produzione, mentre Patrizia segue - con papà Maurizio - tutto ciò che è amministrazione e certificazioni. Anche legate alla sostenibilità.


IL CAMBIO DI PASSO CHE PORTA NEL MONDO E AI BRAND DI LUSSO
E si cambia un’altra volta, perché è il mondo a cambiare. La parola passa ad Alfonso Cucchi: «I tempi in cui si servivano solamente tessutai, mercerie e sartorie sono lontani. Ed è proprio negli anni Ottanta che cambia l’approccio della Tessitura Marco Pastorelli Spa, con una proposta di prodotti in grado di soddisfare una clientela sempre più industriale ed internazionale, fatta anche da brand medio-alti e del lusso. Così, l’aspetto commerciale si sposta gradatamente verso nuovi mercati. E’ questo che ci permette di crescere e di sviluppare prodotti che siano sempre all’altezza. L’Italia, all’interno del settore, ricopre ancora un ruolo sostanziale perché tanti brand producono sul nostro territorio».

IL MANTRA DELLA SOSTENIBILITA’: QUALITA’, FORMAZIONE, CERTIFICAZIONI E COMUNICAZIONE
Le parole “crescita e sviluppo” ritornano spesso in questo confronto con Patrizia Pastorelli, che sottolinea: «Tutti noi siamo cresciuti con il principio della sostenibilità, perché è parte integrante del nostro lavoro così come ci hanno insegnato nonni e genitori. Il nostro impegno non si è limitato a comunicare ciò che facciamo, ma anche a cercare di farlo con una professionalità sempre maggiore, testimoniato inoltre dalle certificazioni ottenute: OEKO-TEX (contrassegna i prodotti che non presentano rischi per la salute dei consumatori), ZDHC - Zero Discharge of Hazardous Chemicals (adotta principi di trasparenza e di gestione delle sostanze chimiche e si concentra sulle industrie tessili, tintorie, conciarie), GOTS - Global Organic Textile Standard (certifica il contenuto di fibre naturali da agricoltura biologica, il mantenimento della tracciabilità lungo l’intero processo produttivo ed il rispetto di criteri ambientali e sociali in tutte le fasi della filiera produttiva), FSC (certifica la provenienza e la gestione della fibra secondo un regolamento internazionale ambientale e sociale) e RCS (garantisce che la materia prima sia riciclata). Inoltre, nel settore tessile fino a qualche anno fa non esisteva la figura del Chemical Manager interno. Si tratta di investimenti, anche sulle competenze e sulla formazione specifica, che danno tranquillità. E’ da sempre fondamentale il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i collaboratori per il successo aziendale».

PASSIONE E PROFESSIONALITA’ NELLA REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO
Andrea Pastorelli parla con l’entusiasmo della gioventù, e porta in superficie i pericoli che corre un settore dove è sempre più difficile trovare istituti scolastici tecnici per dare continuità. «Affiancato dal nonno ho iniziato come meccanico sui telai imparando a conoscerne il funzionamento, come nasce un tessuto e la sua costruzione. Il tutto con passione, costanza e dedizione – racconta il giovane -. Oggi, questo mi permette di poter rispondere alle richieste dei clienti - sia per qualità merceologiche che per tempistiche produttive - con l’obbiettivo di ottenere un tessuto ben fatto. Il mio augurio è che i giovani si appassionino al tessile capendo da dove si parte e cosa si deve fare per ottenere una fodera, un tessuto o un bottone. Il punto è questo: non bisogna guardare alle “maniche lunghe o corte” perché di moda, ma ai dettagli e a tutto quello che ci sta dietro».

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