Segno più per i contratti a tempo determinato, ma crollo dell’apprendistato. Bene l’occupazione degli stranieri, ma donne e giovani sono in discesa. Così si presenta il mercato del lavoro in Lombardia nel 2024, con le piccole e medie imprese che segnano un saldo occupazionale del -35%. I settori più colpiti? L’industria con -56%, il settore dell’informazione (-40%), le costruzioni (-30%) e le imprese professionali (-27%).
Positivi i contratti di lavoro a tempo indeterminato. Crolla l’apprendistato
La buona notizia sta nelle trasformazioni dei contratti di lavoro in tempo indeterminato, che hanno interessato quasi 73mila lavoratori, ma non nei contratti di apprendistato che, positivi nel 2023 (+ 3.954 posizioni), un anno dopo perdono 2.452 unità.
Per la prima volta dal 2020, a registrare un saldo negativo sono anche i contratti a termine, con -3.410 unità, e i contratti in somministrazione (- 471). Positivi, invece, i saldi per stagionali e intermittenti: questi ultimi aumentano del 33%. In Italia tutti i rapporti temporanei mantengono saldi positivi.
Occupazione femminile? Sempre peggio
Il saldo cala del 31% rispetto al 2023: cinque punti percentuali in più rispetto all’andamento di quello maschile. Escludendo il 2020, si tratta dell’incremento occupazionale più basso per il genere femminile di tutta la serie storica a partire dal 2015.
Occupazione per età: scendono giovani ed età intermedie
Il saldo occupazionale che interessa i giovani è ancora positivo, ma scende del 17% rispetto all’anno precedente. Quello riguardante le età intermedie lascia a terra addirittura il 29%. Saldo ancora negativo per i lavoratori anziani.
Occupazione e stranieri: i due terzi della nuova occupazione sono immigrati
Anche in questo caso, il segno è negativo: l’incremento del saldo cala del 14% sul 2023, mentre è in discesa libera l’occupazione degli stranieri con cittadinanza italiana che si assesta su un -43%. Negli ultimi due anni, il saldo occupazionale degli occupati di nazionalità straniera supera quello di coloro che hanno cittadinanza italiana. Nel 2023 i primi superavano i secondi del 16%, nel 2024 la differenza è arrivata al 75%. Fatti due conti, i due terzi della nuova occupazione in Lombardia sono immigrati.
Su 71.881 nuovi occupati, 26.136 sono con cittadinanza italiana, mentre 45.745 sono di nazionalità straniera. A livello nazionale i nuovi occupati con cittadinanza italiana sono ancora prevalenti, ma la differenza con quelli di nazionalità straniera si sta assottigliando. La differenza era del 38% nel 2023, si è ridotta al 13% nel 2024. Nel 2024 su 374.613 nuovi occupati, 200.662 sono italiani, 173.951 sono immigrati.
Immigrati e settori economici
La presenza della manodopera straniera è rilevante nell’industria e nelle costruzioni (dove l’espansione è minore) e meno nel terziario, dove l’espansione è maggiore. Probabilmente, la maggiore performance degli occupati di nazionalità straniera è dovuta alla loro maggior disponibilità nel mercato del lavoro in un periodo di scarsa offerta di manodopera. La maggiore disponibilità nel 2024, inoltre, può essere in gran parte legata al decreto flussi di fine 2023, ossia il provvedimento che consente alle aziende di assumere personale dall’estero.
Cala l’occupazione nelle Pmi
Il saldo occupazionale scende del 35%, sul 2023, sia nelle piccole aziende che in quelle di medie dimensioni. La diminuzione nelle realtà più grandi è solo del 9%.
Il calo maggiore si registra nell’industria (-56%), nel settore dall’informazione (-40%), nelle costruzioni (-30%) e nelle imprese professionali (-27%).