News

Federica Cesarini racconta come si fa a “mordere” l’oro: «Se riesci a visualizzarlo, puoi raggiungerlo»

 Federica Cesarini racconta come si fa a “mordere” l’oro: «Se riesci a visualizzarlo, puoi raggiungerlo»

Un sorriso, tanta determinazione, e le spalle larghe di chi non ha paura di farsi carico di un sogno. Questa è la nostra Federica Cesarini, 25 anni, giovane che si è guadagnata la medaglia d’oro nel canottaggio alle Olimpiadi di Tokyo nel doppio pesi leggeri con Valentina Rodini

Federica Cesarini oro nel canottaggio Tokyo2020

«Da bambina ho scelto il canottaggio perché era lo sport che praticavano tutte le mie amiche, ma ero troppo magra e la più bassa di tutti a Gavirate e, proprio per le mie caratteristiche fisiche, invece di remare facevo il timoniere – racconta Federica - Ma mi sono impegnata tantissimo. Tanto che gli allenatori della canottieri Gavirate, Paola Grizzetti e Giovanni Calabresi, vedendo quanto ci tenessi, hanno voluto comprare una barca e dei remi adatta per la mia statura». A quel punto, alla guida di una barca molto specifica, acquistata solo per lei dalla società sportiva, Federica ha dovuto dimostrare ancora di più il suo impegno, e lo ha fatto con tanti sacrifici e mostrando tanta motivazione.

UN INFORTUNIO OGNI SEI MESI
«Ma non è venuto tutto semplice – racconta – Mi infortunavo ogni sei mesi: probabilmente per la paura di perdere quello che avevo guadagnato mi allenavo anche quando mi sarei dovuta riposare e “caricavo” troppo. Quando ho imparato ad ascoltare il mio corpo è andato tutto meglio. Ho fatto anche un cambiamento alimentare. Insomma, dietro a tutto c’è stato tanto lavoro e un’ottima programmazione».

Le prime parole che possono essere trasferite dallo sport all’azienda sono “motivazione”, “sacrificio” e “programmazione

Federica Cesarini oro nel canottaggio Tokyo2020

Quindi, partendo dalla sua storia, le prime parole che possono essere trasferite dallo sport all’azienda sono “motivazione”, “sacrificio” e “programmazione”. Passando poi per la “fiducia”. Un doppio, infatti, è una squadra a tutti gli effetti che non può funzionare se manca la fiducia. «Io e Valentina lavoriamo insieme dal 2016. Dobbiamo sempre essere convinte che entrambe stiamo mettendo il 100 per cento. Ogni tanto abbiamo bisogno di separarci e remare da sole per gestire lo stress. Ci assiste anche uno psicologo, proprio con l’obiettivo di creare un buon ambiente di lavoro».

5-6 ORE ANCHE TRE VOLTE AL GIORNO
Gli allenamenti sono lunghi e estenuanti. Si parla di sessioni di 5 o 6 ore anche tre volte al giorno, domenica inclusa. Quando il carico sportivo è tanto, non si riesce a far nient’altro che remare. Ma entrambe, Federica e Valentina, sono riuscite a laurearsi, Federica in scienze politiche. Gli allenamenti vengono supportati da riunioni in video conferenze, in cui si vedono anche video. I filmati aiutano a risolvere i propri errori, vedere altri atleti che remano, inoltre, aiuta a migliorare la tecnica attivando i neuroni a specchio.

Quel che mi sento di dire è che nulla è impossibile. Se ti impegni, qualcosa arriva sempre

«Quel che mi sento di dire è che nulla è impossibile. Se ti impegni, qualcosa arriva sempre. Se riesci a visualizzarlo, puoi raggiungerlo» afferma Federica, rivolgendosi anche a chi ha un’azienda e magari si trova in un momento di scarsa motivazione. Sempre, infatti, anche nelle storie di maggior successo ci sono periodi neri, in cui si vorrebbe lasciare tutto.

Anche Federica ha vissuto dei momenti no: «Nel 2015, al termine delle superiori, mi sono iscritta a economia, che non mi piaceva tantissimo, ma che mi consentiva di continuare ad allenarmi – racconta la giovane – Ma proprio in quel periodo sono stata due mesi in infortunio, senza riuscire ad uscire dal letto, e sono stata presa dall’ansia di aver buttato via la carriera sportiva, rinunciando anche a quella professionale. Ho superato questa fase negativa cambiando i programmi: mi sono trasferita a Roma, all’università Guglielmo Marconi, dove ho potuto seguire i corsi e nello stesso tempo allenarmi grazie ai doppi appelli a Milano e a Roma. Adesso ho vinto una borsa di studio alla Luiss per studiare politica e comunicazione».

«Se ho già visualizzato il mio futuro? Non ancora – dice Federica – adesso mi aspetta lo studio e l’impegno nelle Fiamme Oro. Poi si vedrà>.