Un “certificato” per una bocca sicura: è questo il primo messaggio che gli odontotecnici rivolgono oggi, venerdì 4 giugno, ai cittadini europei. Per sensibilizzarli nei confronti dei problemi del settore odontotecnico ma, soprattutto, ricordare loro un diritto fondamentale: quello di richiedere al proprio dentista il documento di conformità, necessario per attestare la tracciabilità della protesi dentaria in tutta la catena di fornitura – dalla produzione all’utente finale – a garanzia di sicurezza, qualità e tutela della salute.
LA GIORNATA EUROPEA DELL’ODONTOTECNICO
La Giornata europea dell’odontotecnico, istituita tre anni fa, propone eventi e dimostrazioni dal vivo – con l’apertura volontaria dei laboratori dentali o delle scuole odontotecniche nel rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale – per raccontare la trasformazione di una professionalità che si basa, sempre più, sull’utilizzo delle tecnologie di ultima generazione nei processi di lavorazione.
AL FABERLAB LE TECNOLOGIE CHE CAMBIANO IL LAVORO
Non è un caso che Antonio Ziliotti, vicepresidente della federazione europea degli odontotecnici (FEPPD), abbia deciso di rivolgere un appello ai cittadini dalla sede di Saronno di Faberlab, il Digital Innovation Hub di Confartigianato Varese. Perché il rapporto tra odontotecnica e nuove tecnologie, in questi ultimi anni, si è fatto sempre più forte per accompagnare i professionisti del settore verso quella rivoluzione che permette di lavorare in modo più preciso e veloce, garantendo affidabilità e prodotti sempre più sofisticati, anche naturali o biocompatibili.
E proprio al Faberlab l’innovazione va di pari passo con la sperimentazione. E’ qui che gli imprenditori, a partire da quelli del settore odontotecnico, possono realizzare prototipi di protesi, studiare i materiali più appropriati, affinare i processi di personalizzazione, velocizzare il passaggio che porta dall’idea alla realizzazione del prodotto.
LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’: UN DIRITTO CHE TUTELA IL PAZIENTE
«La nostra professione è cambiata radicalmente – dice Antonio Ziliotti – e compito degli odontotecnici è quello di trasmettere ai pazienti questo cambiamento che si basa su una sempre più alta attenzione nei confronti della qualità non solo del prodotto finale, ma anche di tutti i singoli passaggi che portano alla protesi definitiva». Sotto i riflettori, il vicepresidente della FEPPD pone quella dichiarazione di conformità che mette al sicuro i pazienti. Un “certificato di qualità” nel quale devono essere riportati il numero di iscrizione del laboratorio odontotecnico, se il dispositivo è stato prodotto in una sede diversa, la descrizione del dispositivo, il nome del destinatario e la data di consegna, l’elenco dei materiali contenuti nella protesi (con i numeri di lotto), le norme di utilizzo e i controlli per il mantenimento in sicurezza, gli eventuali effetti collaterali e i rischi dovuti all’uso del dispositivo. Perché «un cittadino informato e attivo è un paziente che contribuisce a rendere più attenti anche i professionisti», conclude il vicepresidente della Federazione europea degli odontotecnici.