L’Italia non resterà al freddo. Lo ha deciso il governo con la conversione in legge del Dl n. 130/2021 che, dopo aver incassato alcune modifiche al testo in senato, ora passa alla Camera in prima lettura. Il decreto, che contiene misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi di energia elettrica e gas, azzera gli oneri di sistema alle piccole utenze elettriche domestiche di residenti e non residenti (circa 29,6 milioni) e non domestiche in bassa tensione fino a 16,5 kW. Gli utenti che rientrano in quest’ultima categoria sono circa sei milioni e contano piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali e professionali, negozi, capannoni e magazzini. L’azzeramento degli oneri generali di sistema conta su uno stanziamento di più di 3 miliardi di euro.
Con l’aiuto di Italia Oggi, vediamo nel dettaglio i punti salienti del provvedimento con il quale si punta a sterilizzare gli incrementi dei costi stimati, in origine, al 40% per la luce e al 30% per il gas:
Da sottolineare che, secondo dati Confartigianato, l’aumento della bolletta è il risultato di 12,5 miliardi di importazioni di energia (+53,1%), compensato da un aumento di 3,4 miliardi di esportazioni (il 51,7% in più). L’aumento del valore degli acquisti di energia dall’estero è una combinazione di una salita del 40,8% dei valori medi unitari e un aumento del 10,4% dei volumi importati. Ci calcola, infine, che l’incremento del valore dell’import di prodotti energetici sia per l’87,1% determinato dallo shock dei prezzi, mentre il restante 12,9% è dovuto all’incremento dei volumi connesso con la ripresa economica in corso.