Fondi d’investimento in azienda: regole per la trattativa

Se c’è un uomo solo al comando è difficile per un fondo trovare attrattiva la Pmi. I fondi infatti vogliono aziende con una buona governance

Fondo di investimento

Quando un fondo di investimento manifesta interesse per l'acquisizione di una piccola o media impresa per l’imprenditore inizia una fase delicata e strategica. Si tratta di un’opportunità importante, che però comporta anche rischi e complessità. Per questo è fondamentale affrontare il processo con consapevolezza, non commettere errori e farsi supportare dai professionisti adeguati.

Ne abbiamo parlato con il professor Leonardo Etro, Associate Professor of Practice di Corporate Finance e M&A alla Sda Bocconi School of Management e docente di Finanza aziendale e Valutazione d’azienda all’Università Bocconi.

IL PRIMO APPROCCIO: COSA SERVE SAPERE

I fondi di investimento per modus operandi necessitano di avere una visione delle attività non solo passate, ma anche future dell’impresa con un orizzonte temporale almeno triennale. Serve dunque un business plan che dettagli il Piano strategico-finanziario dell’azienda senza l’apporto di capitali terzi ovvero con l’apertura ad Investitori finanziari e/o industriali. In sostanza, chi investe vuole sapere dove saranno impiegati i propri investimenti.

Un’esigenza che richiama peraltro le normative (al momento non stringenti per le Pmi) sui criteri Esg.

«Per attrarre un fondo è importante esplicitare le proprie intenzioni anche sul piano della sostenibilità – spiega il professor Etro – Chi eroga capitali ha un rating da rispettare e deve seguire criteri di affidabilità. La percezione del mercato sta cambiando velocemente e la sostenibilità è una condizione necessaria per competere oltre ad essere un elemento premiante».

Fondo di investimento

A CHI AFFIDARSI

Il processo di acquisizione o ingresso di un fondo richiede competenze tecniche avanzate che difficilmente l’imprenditore può gestire in autonomia. È quindi fondamentale circondarsi di una squadra di esperti per evitare di incorrere in errori che potrebbero compromettere la trattativa o penalizzare l’imprenditore nel lungo termine.

«L’imprenditore deve concentrarsi sul suo business, mentre per questo genere di operazioni può e deve affidarsi ad advisor che seguano il processo, conoscono i metodi di valutazione e comprendono rischi e benefici».

GLI ERRORI DA EVITARE

Fondo di investimento

La cessione o la parziale apertura del capitale della propria azienda a un fondo di investimento è un’operazione che può dare grandi vantaggi, ma è anche facile cadere in alcuni errori comuni. Etro ne individua principalmente tre:

  • Non avere una società adeguatamente managerializzata
  • Voler procedere in autonomia
  • Concentrarsi solo sull’aspetto valutativo

«Se c’è un uomo solo al comando è difficile per un fondo trovare attrattiva la Pmi. I fondi infatti vogliono aziende con una buona governance– spiega - La tentazione di fare da sé, poi, è una caratteristica delle imprese italiane, ma stiamo parlando di procedimenti complessi che richiedono attenzione e tempo. Se l’imprenditore vuole gestire tutto da sé rischia di perdere il focus sulla propria attività».

«Infine, è necessario non focalizzarsi solo sull’aspetto valutativo. La buona riuscita di un’operazione di finanza straordinaria non è solo monetaria, ma dipende anche da molteplici fattori quali ad esempio la generazione di sinergie post merger. Lo sguardo deve essere improntato al futuro, anche pensando a ulteriori acquisizioni che il fondo può sostenere, con tutti i vantaggi del caso per la Pmi».

DUE VISIONI INCONCILIABILI?

Fondo di investimento

Quando un fondo e una Pmi si incontrano abbiamo solitamente di fronte due visioni diametralmente opposte. Se i primi ragionano su logiche prettamente funzionali, per le imprese stiamo parlando non solo di “freddi” numeri, ma di tutto ciò che è stato creato nel tempo: uomini, know-how, brand.

«Il tema è far coincidere queste due logiche – spiega il docente – A volte possono essere visioni inconciliabili, perché una Pmi ‘vende’ non solo i suoi numeri e i prodotti, ma una storia, un brand, dei valori e un capitale umano nato e cresciuto nel tempo. Può capitare che queste due linee non si incontrino, facendo saltare operazioni che invece sarebbero molto vantaggiose».

UN’OPPORTUNITÀ VANTAGGIOSA

In conclusione, l’ingresso di un fondo in una Pmi rappresenta un’opportunità vantaggiosa per la crescita dell’azienda, che deve però compiere alcuni passi per non rischiare di perdere l’occasione:

  • Visione chiara degli obiettivi a lungo termine
  • Disponibilità a farsi seguire da professionisti esperti
  • Volontà di aprirsi a una logica differente di condivisione. Tomaso Garella

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