Budgeting come bussola per i progetti dell’azienda
Avere uno strumento di pianificazione consente di aver accesso al credito. Le banche se non vedono un progetto chiaro non concedono liquidità

Pianificare per avere una bussola che guidi nel percorso per raggiungere l’obiettivo. Pianificare per avere chiari gli obiettivi da raggiungere e come farlo. Pianificare per avere sempre sotto controllo l’andamento della propria attività. Michele Modina, professore di Economia e gestione delle imprese all’Università del Molise, è molto chiaro sull’utilità dell’attività di budgeting e pianificazione finanziaria per le imprese, in particolar modo per le Pmi.
«Avere uno strumento di pianificazione è fondamentale. Perché? In primo luogo, perché senza le banche non concedono credito. Certo, se lo si fa bisogna credici, non deve essere un esercizio di stile. Tante piccole aziende ancora non lo fanno, ma è necessario rendersi conto dell’importanza di questo strumento se si vuole fare un salto di qualità» spiega il docente.
IL BUDGETING

Il budgeting serve per pianificare quali e quante risorse si vogliono investire e per quali obiettivi si intende usarle. «Diventa anche uno strumento di controllo perché consente di monitorare l’andamento dell’azienda. È una bussola che consente di tracciare una rotta verso gli obiettivi da raggiungere e di capire se si è sulla strada giusta, facendo verifiche periodiche» chiarisce Modina.
Non sempre le piccole aziende si dotano, però, di questo strumento: «Le imprese più piccole non sempre hanno chiara la fondamentale importanza di avere una pianificazione. Non lo fanno a volte per mancanza tempo, altre volte per mancanza di personale che vi si può dedicare – aggiunge il professore - La conseguenza è che si trovano impreparati quando vanno in banca a richiedere liquidità, poiché la banca se non vede un progetto chiaro non concede il credito».
PERCHÈ PIANIFICARE
Avere uno strumento di pianificazione chiaro aiuta l’azienda a mettere nero su bianco i propri obiettivi e a non vivere alla giornata. «Preparare un budgeting aiuta a capire quali risorse si hanno a disposizione per un determinato investimento, quante ne servono e quale può essere il ritorno. In altre parole, aiuta a capire se una determinata azione ha senso e a verificare se si sta seguendo la strada giusta» sottolinea ancora il docente dell’Università del Molise.
Che poi rimarca l’importanza di questo strumento per le imprese familiari: «In una piccola azienda di famiglia la pianificazione semplifica il dialogo tra i vari manager e componenti della famiglia. A volte una persona non sa cosa sta facendo l’altra, in questo modo invece si avrebbe un documento su cui ragionare e discutere. Servono un cambio di mentalità e un salto di qualità. E servono prima che la banca neghi la liquidità perché non vede un progetto solido».
COME SI COSTRUISCE UN BUDGETING

Per realizzare un budgeting, serve iniziare da un’analisi della situazione attuale per poi fissare obiettivi raggiungibili. Va capito quanti soldi servono, dove prenderli e il tutto va tenuto monitorato nel tempo. «Avere uno strumento di pianificazione serve anche a far circolare meglio le informazioni all’interno dell’azienda – aggiunge Modina – e anche a creare motivazione e coinvolgimento perché si visualizzano gli obiettivi. Pianificando si porta managerialità nell’impresa per poter poi fare quel salto di qualità necessario per continuare a crescere».
UNO STRUMENTO CHE RISPECCHI LA REALTÀ
Cosa deve fare una Pmi che vuole redigere un budgeting? «Innanzitutto, va coinvolto il team e va fatto perché ci si crede veramente – sottolinea Modina - Deve essere uno strumento realistico che presenti obiettivi raggiungibili, non un libro dei sogni. Ribadisco che si tratta di uno strumento fondamentale per ogni impresa perché consente di analizzare i dati, monitorare la situazione e disporre di una guida al raggiungimento degli obiettivi».
È un costo? «È un investimento che consente di fare un salto di qualità, quindi non bisogna avere paura di trovare le competenze all’esterno dell’azienda» conclude il docente. Annarita Cacciamani