Non accade solo nel tardo pomeriggio, o in serata: la zona industriale di Sacconago è una pista ciclo-pedonale immensa. Quando l’attraversi non è raro trovare, anche in orario di lavoro, appassionati di jogging, cicloamatori, semplici amanti del passeggio. Con cane al traino. Il polmone verde che la circonda, d’altronde, è un’attrattiva anche quando le officine sono a pieno regime: i rumori a bassissimo impatto delle aziende lasciano alla Natura le sue voci.
Studiata bene, secondo gli imprenditori intercettati dall’inchiesta di Confartigianato Imprese Varese la zona non è curata con altrettanta passione. Anzi, la passione è andata scemando nel tempo. E qui ci si lamenta: non solo per un fatto di decoro. La personalità, e l’identità, di un luogo come questo è influenzata anche dal suo contesto. Da un lato l’amministrazione comunale, anche grazie al Rotary Club “La Malpensa”, non ha mancato di ricordarsene con la piantumazione – nello scorso mese di aprile – di querce e frassini (83 in tutto). Dall’altro, i nuovi alberi devono essere seguiti con una certa metodicità perché la sostenibilità ambientale, lo rimarcano gli imprenditori, «è un obiettivo che si può ottenere sì con i mezzi pubblici di collegamento alla zona (per diminuire l’inquinamento dovuto agli spostamenti delle centinaia di auto che ogni giorno raggiungono le imprese) ma anche con una cura del verde rivolto alla valorizzazione dell’area».
E’ per questo che le aziende chiedono «più tagli d’erba durante la stagione primaverile ed estiva, una messa in ordine delle aiuole e una potatura regolare degli alberi: tutto rientra in una logica di conservazione di quell’impatto paesaggistico che è bene salvaguardare». Insomma, gli imprenditori puntano ad interventi di miglioramento di quello che c’è già ponendosi il problema anche di chi, in azienda, soffre di allergie: «L’Ambrosia è fonte di disturbi che si possono tenere sotto controllo solo con interventi mirati, e cadenzati nel tempo, su erba (per evitare che la sua crescita diventi troppo abbondante) e alberi».
Se il verde occupa uno spazio rilevante nelle osservazioni degli imprenditori, la sicurezza non è da meno. Con i suoi lunghi rettilinei, la zona invita alla velocità e alle gare tra auto la notte. Rotonde ce ne sono ma – secondo gli imprenditori – «non sono ancora sufficienti: i morti per incidenti stradali non sono mancati». Una maggiore vigilanza notturna sarebbe gradita anche perché, «una volta calato il buio qui può accadere di tutto. E qualcuno non si limita solo a correre».