Sul Superbonus 110%, e sui bonus edilizi in generale, non c’è tregua: cavilli e sovrapposizioni legislative, poca chiarezza nelle disposizioni e la delicata questione – sempre aperta – della cessione dei crediti ostacolano il lavoro delle imprese delle Costruzioni che, proprio grazie ai bonus, stavano recuperando terreno sul fronte del fatturato.
Due sono le novità di cui scrive Italia Oggi: la cancellazione di alcune restrizioni sulla circolazione dei bonus edilizi (cessione dei crediti) e la richiesta di una normativa dettagliata riguardante la certificazione Soa.
SEMAFORO VERDE - LA CESSIONE DEI CREDITI AI CLIENTI PROFESSIONALI
A regolamentare la materia è l’articolo 121 del Decreto-Legge n. 34/2020: il contribuente beneficiario della detrazione può, in luogo della fruizione diretta in dichiarazione, scegliere tra lo sconto in fattura o la cessione del credito. Il Decreto Energia aveva previsto una prima cessione libera e introdotto una quarta cessione da parte delle banche esclusivamente a favore dei propri correntisti. Ora, con il decreto Aiuti:
SEMAFORO ROSSO - CERTIFICAZIONE SOA: RISCHIO PER LE PMI
Tutto ha avuto inizio quando il governo ha deciso di porre alle imprese la certificazione Soa (Società organismo di attestazione) come requisito per poter partecipare ad interventi agevolati superiori ai 516mila euro. L’attestazione, obbligatoria per partecipare ad appalti pubblici, ora entra anche nella sfera dei lavori privati senza però definire dettagli e modalità operative. Perché tante sono le certificazioni Soa (divise in 48 categorie, rappresentano due macrocategorie: 13 opere generali e 35 opere specialistiche) e per ogni categoria è possibile ottenere una certificazione su dieci elementi diversi legati all’importo delle opere per cui la si chiede.
Quindi:
Dal 1° luglio 2022 la disposizione sarà su base facoltativa, mentre dal 1° gennaio 2023 diventerà obbligatoria per tutti gli interventi. Così si escludono dai bonus edilizi tutte le Pmi; il 90% delle imprese italiane. Realtà che non sono in grado di affrontare questo aggiornamento legislativo e rischiano di essere inglobate da quelle grosse aziende che sono già certificate Soa o che si certificheranno. A trovarsi senza lavoro dopo la fine dei bonus edilizi saranno le piccole e medie imprese.