Comunità energetiche sì, ma come, quando e perché? In un momento storico di enorme rivoluzione nell’approccio alla produzione dell’energia elettrica, sono sempre di più le imprese, i professionisti, i singoli cittadini, le istituzioni pubbliche e le associazioni che ragionano sull’opportunità di produrre la cosiddetta “energia a chilometro zero”, ovvero prodotta da fondi rinnovabili nell’ambito di un contesto territoriale circoscritto dove ci siano produzione e consumo diretti.
Immaginiamo un quartiere dove varie case o edifici hanno pannelli solari sul tetto. Ogni casa produce energia, ma non sempre la stessa quantità e non sempre nello stesso momento. C'è chi produce più energia di quanto ne consuma e chi, invece, ha bisogno di più energia.
Le comunità energetiche rinnovabili sono come dei "club" in cui questi edifici si uniscono per condividere l'energia che producono e utilizzarla in modo efficiente. Quando una casa produce più energia di quanto ne ha bisogno, può "donare" l'energia in eccesso ad un'altra casa che ne ha bisogno, invece di sprecarla. Questo permette a tutti di sfruttare al meglio l'energia rinnovabile prodotta localmente.
In pratica, le comunità energetiche rinnovabili permettono alle persone di collaborare, producendo, condividendo e utilizzando energia rinnovabile in modo intelligente e sostenibile. E non solo tra case: possono partecipare anche aziende, scuole o altre strutture. L'idea di fondo è di promuovere l'uso delle energie rinnovabili e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Tutto facile, immediato e senza burocrazia? Non esattamente. E proprio per capire meglio come approcciarsi a una CER, è in programma il seminario CEI (Comitato elettrotecnico italiano) “La comunità energetica in pratica: gestione, tecnologie e impianti”: l’appuntamento è per mercoledì 8 novembre dalle 14 alle 18 nella sede di Gallarate di Confartigianato Imprese Varese (viale Milano 69, ampio parcheggio gratuito a disposizione dei partecipanti).
Seminario, spiegano gli organizzatori, tratta il tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) dal punto di vista pratico: quali sono le tecnologie? Cosa devo verificare in un edificio e in un impianto che entra a far parte di una comunità? Come massimizzare l’autoconsumo? Quali sono i sistemi di monitoraggio e controllo di una CER? Chi può entrare a fare parte della CER e della sua evoluzione? Quali sono i profitti alla luce delle tariffe incentivanti?
Seguirà poi un intervento sulla gestione energetica nel residenziale e sulle relative misure da adottare. Dal
cablaggio alla Building Automation; dagli impianti di comunicazione elettronica alla gestione energetica degli edifici (Guida CEI 306-2 e nuova Guida CEI 205-18).
Verrà inoltre dato un taglio pratico per l'installatore: quali sono i passaggi da un impianto esistente senza automazione a un edificio smart, capace di stare all’interno di una CER?
L’evento si svolge con il contributo di Abb, bticino, Chint, Aston, Gewiss, hager, Bocchiotti e knx e prevede la partecipazione gratuita direttamente in aula, previa iscrizione a questo link.
Mancare sarebbe davvero una cattiva idea anche alla luce del programma particolarmente ricco, del quale vi riassumiamo i temi:
- Verso la consapevolezza degli impianti elettrici nelle abitazioni per la sicurezza e la gestione dell’energia (
- Costruzione e gestione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)
- Gestione energetica nel residenziale: dal cablaggio alla Building Automation.
Sono previsti 3 CFP per ingegneri e 3CFP per periti industriali.