Storie di imprese che affrontano le sfide del 2025
Ci sono parole che disegnano scenari nuovi e stanno alla base dei grandi cambiamenti della nostra epoca. Una, in particolare, ci accompagnerà in questo 2025: sfida. La capacità di accettare il confronto ai massimi livelli, di entrare in competizione con vecchi e nuovi concorrenti mettendo in discussione processi produttivi e modelli di business, di affrontare eventi imprevedibili con prontezza e pragmatismo, di spingere sull’acceleratore dell’innovazione (compresa l’avanguardia dell’Intelligenza Artificiale) e ricalibrare strategie, obiettivi e azioni sulla base di scelte geopolitiche ancora incerte e di un mercato mondiale che cambia in fretta, ma che è un punto di riferimento per tutti.
Sfida è una parola non nuova alle imprese, ma in questo nuovo anno si riempie di nuovi contenuti se guardata attraverso la lente di una globalizzazione in crisi. Eppure, sembra che le aziende non temano l’ignoto: a dimostrarlo sono le iniziative – solo alcuni esempi scelti tra le tante storie che Confartigianato Imprese Territorio ha raccontato in questi ultimi tempi – che Pmi e grosse industrie hanno messo in campo per prepararsi ad una nuova rivoluzione che metterà a dura prova la loro competitività.
LE SFIDE CHE DOVRANNO AFFRONTARE LE AZIENDE
Evoluzione tecnologica: è un capitolo che rimarrà aperto di fronte ai nuovi cambiamenti, ma anche alle tante opportunità, che offrirà l’Intelligenza Artificiale. Un impatto sia sui modelli operativi che sui modelli di business
Riorganizzazione dei mercati strategici: le imprese dovranno tenere conto di un quadro geopolitico in continua evoluzione e, di conseguenza, cercare di adattarsi con sempre nuovi strumenti
Cambiamenti dei comportamenti di consumo: questo riguarda i clienti finali, ma curare innovazioni tecniche e qualità nei prodotti non è più sufficiente. Alle imprese è richiesto un nuovo modello di servizio che integri tecnologie, esperienze e nuovi canali di vendita
Progressiva riduzione della forza lavoro disponibile: il grosso punto esclamativo pesa sulle scelte delle aziende di fronte ad un calo delle nascite ormai demoralizzante e alla difficoltà nel reperimento di manodopera. Ma i flussi migratori, e una loro gestione coordinata a livello europeo, potranno aiutare a trovare una soluzione alla continuità imprenditoriale
Incremento del volume di investimenti: saranno sempre più necessari in Ricerca e Sviluppo, impianti, macchinari, formazione del personale
COME LE IMPRESE AFFRONTANO LE NUOVE SFIDE
Incremento del volume di investimenti in R&S, impianti e macchinari: Fadis Spa
La Fadis Spa, azienda leader nella progettazione e realizzazione di avvolgitori di precisione per il settore tessile, nel 2016 ha rivoluzionato i processi produttivi sfruttando gli incentivi della Legge Sabatini e di Industria 4.0 incrementando gli investimenti di anno in anno. Per efficientare la produzione, e rispondere con maggiore velocità alle richieste dei clienti, ha portato al proprio interno tutte le lavorazioni meccaniche e ha deciso di fornire un’assistenza post-vendita basata su Know how ed esperienze pluridecennali. La Ricerca e Sviluppo è un fiore all’occhiello di questa azienda che, attraverso l’assunzione mirata di ingegneri dell’automazione (settanta dipendenti ed export in più di settanta Paesi), non solo ha realizzato Leo Robot – robot collaborativo nato dopo due anni di progettazione e portato in anteprima all’ITMA – ma ha anche presentato due nuovi progetti in filiera per incrementare una proposta supertecnologica nell’ambito delle macchine per la lavorazione dei filati. Compresa la fibra di carbonio.
Impatto dell’evoluzione tecnologica e IA sui modelli operativi e di business: D.G. Weld Srl
La D.G. Weld Srl è specializzata nei sistemi di saldatura robotizzati su stampi a forma
tridimensionale complessa. Con l’inserimento della robotica e la vendita dei bracci robotici – personalizzati sulla base delle esperienze dell’azienda – sono cambiati i modelli operativi: a registrare un aumento sono stati la produzione e il fatturato (+30%). E l’Intelligenza Artificiale potrebbe abbattere ancora di più le inefficienze nelle attività a minore valore aggiunto. La parola d’ordine è “innovazione”: quindici anni fa, infatti, questa azienda ha iniziato a sperimentare la stampa additiva metallica e ha partecipato ad alcuni progetti europei per ottimizzare il processo su titanio e alluminio. Per meglio diversificare la produzione, e intercettare i diversi bisogni dei clienti esteri, l’azienda ha aperto una filiale in Russia, la Neweld Rus, con 45 dipendenti e tre soci e una in Francia, con due soli collaboratori, dedicata soprattutto al settore dell’aerospace
Riorganizzazione dei mercati strategici e nuovo quadro geopolitico: Exergy International Srl
La Exergy International Srl nasce come aziende leader nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per la generazione elettrica da risorse rinnovabili e il recupero di calore residuo prodotto dai processi industriali. La vera rivoluzione avviene con la progettazione e il lancio sul mercato della Turbina Radiale Outflow, con tecnologica ORC, che permette di impiegare in modo efficiente ed economico il calore proveniente da sorgenti a bassa temperatura. Per affrontare i nuovi mercati, nel 2011 viene acquisita dal Gruppo Maccaferri; tre anni dopo apre una filiale in Turchia e nel 2018 entra nel mercato Oil & Gas con l’installazione di un impianto ORC in un terminale di rigassificazione in Thailandia. Nel 2019, Exergy viene acquisita dalla multinazionale TICA Group con sede a Nanchino: quattromila e cinquecento dipendenti e più di 70 sedi produttive, commerciali e centri di R&D nel mondo. Come affrontare la globalizzazione? Alcuni componenti chiave delle turbine Exergy sono realizzati da imprese che operano entro i cento chilometri dalla sede di Olgiate Olona, mentre altri provengono da Europa ed Asia: valutare attentamente a chi affidare la spedizione delle merci fa la differenza, perché anche nella supply chain comanda il prezzo.
Cambiamenti dei comportamenti di consumo e integrazione tra tecnologie, esperienze e nuovi canali di vendita: Fazzini Srl
La Fazzini Srl è leader nella produzione di biancheria per la casa. Alla base di questo successo ci
sono alcune scelte strategiche: l’essere passata da fornitrice della Grande distribuzione a punto di riferimento per il dettaglio specializzato e le boutique, presentarsi al mercato con un marchio solido, riconosciuto e di alto profilo, aprire alcuni negozi monomarca, a partire dal flagship store nel quartiere Brera di Milano (oggi in Italia se ne contano tredici, anche nei principali Centri commerciali italiani), aprire punti vendita sul territorio nazionale (in totale sono 750), scommettere sulla piattaforma di e-commerce fazzinihome.com e rafforzare le vendite all’estero. Lo studio dei consumi, legati al gusto personale e culturale dei Paesi in cui si vuole esportare, ha fatto la differenza: negli Stati Uniti è stata aperta una Fazzini Corporation e una piattaforma di presa ordini e il marchio è presente anche in alcune boutique di Hong Kong e Taiwan. La prossima sfida è quella di entrare nei negozi svizzeri al dettaglio. Ai colori, ricami, abbinamenti e dettagli di design è stata affiancata una collezione di fragranze per la casa create con Hangar Design Group.
I flussi migratori come soluzione al calo delle nascite e alla difficoltà di reperimento della manodopera: Luigi Zuretti Srl, La Minuteria, Alchimia Soap Srl, Torneria Automatica Ribolzi
Il problema dell’inverno demografico e della difficoltà di trovare manodopera italiana preoccupa da anni gli imprenditori. Che al bacino dei giovani lavoratori stranieri – gli occupati nelle imprese della provincia di Varese arrivano da Marocco, Santo Domingo, Senegal, Ghana, Polonia, Egitto, Pakistan, Serbia, Romania, Bangladesh, Perù, Ecuador, Repubblica Domenicana, Sri Lanka e Moldavia - hanno guardato in passato e, forse, guarderanno anche in futuro per ringiovanire il mercato del lavoro, dare una spinta alla crescita economica e sociale e trasmettere un forte senso di appartenenza a chi già lavora nelle aziende.
D’altronde, il calo demografico, il benessere diffuso che sottrae stimoli alle nuove generazioni (anche se non a tutti) e lo scarso appeal che hanno alcune professioni (soprattutto quelle legate al settore della meccanica) rispetto ad altre, portano le imprese a decisioni con le quali giocarsi il futuro. Però, lavoratori e imprese non possono essere lasciati soli. E’ per questo che gli imprenditori chiedono alle istituzioni territoriali una rete di supporto (scuole dedicate agli stranieri per imparare la lingua italiana e percorsi di formazione) e un sistema di welfare in grado di aiutare le figure professionali indispensabili per molte aziende.
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