Non scivolano sulla buccia della frutta le scarpe eco-chic Id.Eight: la usano e la riciclano

Nel 2020, in piena pandemia, è nata Id.Eight, una linea di sneaker sostenibili, cruelty-free e interamente made in Italy. Un’unica linea pensata per uomo e donna, senza stagionalità e personalizzabile con disegni realizzata con la buccia della frutta

Id.Eight scarpe ecosostenibili

La buccia della frutta, anziché andare in discarica, può essere utilizzata per fare le calzature. L’idea è nata un giorno, discorrendo sulle problematiche ambientali collegate al mondo della moda, dallo stilista sud coreano Dong Seon e dalla product manager Giuliano Borzillo, due creativo nella vita e nel lavoro.

«Ci siamo accorti di quanto inquinano i prodotti e di conseguenza abbiamo sentito la necessità di portare sul mercato un progetto che potesse cambiare le dinamiche tradizionali a favore di una produzione più rispettosa dell’ambiente e meno impattante» raccontano.

E così, continuando a fantasticare, ma anche ragionando con i piedi per terra, nel 2020, quindi in piena pandemia, è nata Id.Eight, una linea di sneaker sostenibili, cruelty-free e interamente made in Italy. Un’unica linea pensata per uomo e donna, senza stagionalità e personalizzabile con disegni realizzati da Dong Seon (solitamente, i clienti scelgono temi che rimandano alla natura, alla libertà, al fascino del viaggio).

IDENTITA' E CIRCOLARITA'
«Il nome Id.Eight rimanda all’identità (Id) e alla circolarità del ritorno (eight) – spiega Giuliana Borzillo - La formula è unire la tecnologia dell’innovazione circolare alle storiche manifatture locali, per dare vita a un design casual e genderless, con richiami ai colori e all’estetica anni ‘90».

I materiali caratteristici del brand derivano dalla trasformazione degli scarti della frutta: Apple-skin e Vegea nascono dalla bio-polimerizzazione delle bucce di mela e delle vinacce cedute dalle aziende italiane, mentre Pinatex è realizzato con le foglie degli ananas coltivati eticamente nelle Filippine. Gli scarti della frutta vengono acquistati da aziende (italiane e non) che hanno messo a punto delle lavorazioni ad hoc per questo tipo di prodotto.

DA SOTTOPRODOTTI A PRODOTTI DI PUNTA

Id.Eight scarpe ecosostenibili

«Sottoprodotti un tempo considerati inerti, ora risorgono sotto forma di tessuti con texture e finish sorprendenti, generando un nuovo ciclo di vita – continua Giuliana - A questi si aggiungono l’uso del cotone riciclato e biologico Gots per la fodera interna e del poliestere riciclato per gli inserti in lycra e mesh e per i lacci».

Il messaggio ecologico di cui si fa portavoce il prodotto è presente anche nel packaging: le scarpe arrivano in scatole di carta riciclata, insieme a una bomba di semi da piantare dove si vuole – anche in un’area spoglia della città - per attirare api e farfalle e contribuire alla biodiversità.

NEGOZI TRADIZIONALI ED E-COMMERCE
«Il nostro è un prodotto semi artigianale – spiega lo stilista Dong Seon – Abbiamo provato in un primo momento a tagliare a macchina, ma abbiamo scoperto che si si mette più tempo e rovina il bordo della pelle non pelle che stiamo usando come tomaia. Quindi tagliamo a mano con le fustelle. Ovviamente cuciamo a macchina».

Nell’ultimo mese la produzione di scarpe è passata da 100 a 250 paia. Le calzature vengono vendute in negozi selezionati e attraverso l’e-commerce. L’obiettivo è quello di crescere ancora, ma soprattutto di farsi portavoce di un messaggio: con un po’ di fatica e di buona volontà è possibile dare vita a produzioni sostenibili. Nell’ottica di un’economia circolare dove non si distrugge niente, ma si crea moltissimo, e tutto quello che è ecologico diventa di tendenza.