Caro energia: azienda a rischio chiusura? Rispondi al sondaggio

Caro energia: azienda a rischio chiusura? Rispondi al sondaggio

«Una situazione insostenibile»: così ci hanno detto le aziende raggiunte dall’inchiesta di Imprese e Territorio sui rincari di energia e gas. Il livello di guardia è stato superato (il prezzo unico nazionale dell’energia elettrica, il 15 marzo 2022, era a 300 euro/MWh) e più in là non si può andare. Il prezzo da pagare è troppo alto: margini ridotti all’osso, commesse a rischio, tensioni contrattuali con i clienti, incertezza sulla fornitura di materie prime, competitività al collasso.
Il lavoro quotidiano si trasforma in atto di convenienza: meglio spegnere i macchinari o insistere nella produzione?


I fattori scatenanti della crisi, troppi e tutti nello stesso tempo, stanno mettendo a dura prova le Pmi. E il conflitto bellico tra Russia e Ucraina non fa altro che aumentare incertezze e sfiducia.

  • Come si può affrontare, con razionalità, questa crisi?
  • Quali le soluzioni da mettere in campo per non lasciarsi travolgere da altri, eventuali rincari?
  • Quali gli strumenti ai quali si possono affidare gli imprenditori?
  • Le Pmi sono a rischio default?

Imprese e Territorio lo chiede direttamente a chi, giorno dopo giorno, deve fare i conti con l’altalena dei prezzi e con un mondo in continua oscillazione. E’ questo l’obiettivo di questa survey con la quale entriamo nel merito di una crisi che rischia di lasciare senza risorse le imprese e, basandosi sulla dura realtà dei fatti, vuole raccontare con dati alla mano – quelli delle bollette che ogni mese ricevono gli imprenditori – i possibili risvolti di un momento storico quanto mai complesso.