Roberto Poretti: «Da una cantina al mondo, i nostri filtri valgono oro»

Roberto Poretti: «Da una cantina al mondo, i nostri filtri valgono oro»

La Fonte.Eu

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Tre amici al lago, la stoica formazione al lavoro di una generazione oggi ottantenne, i desideri di una vita (la prima bicicletta, la prima moto, la prima auto, la famiglia e la casa) e il tempo libero che non è fatto di hobby ma di progetti. Nasce così La Fonte.Eu: da tre amici di infanzia – un imprenditore nel settore dello stampaggio delle materie plastiche, un artigiano del settore della plastica e un dipendente di una grossa azienda metalmeccanica di Gazzada – che ogni giorno, alle ore 18, si incontrano a Castiglione Olona e secondo le proprie inclinazioni e passioni discutono idee e piani d’azione.

QUANTE IMPRESE SONO NATE IN UNA CANTINA?
A raccontarlo è uno di loro: quel Roberto Poretti che dalla grande azienda di Gazzada se ne è andato solo da pensionato ma che, nello stesso tempo, con i due soci amici d’infanzia ha saputo vestire i panni del titolare portando a livello mondiale un’azienda leader nella produzione di pompe in polipropilene e filtri per liquidi corrosivi: «E’ nel dna italiano: quante imprese sono nate in una cantina? Così fu anche per noi nel 1975: regolarmente iscritta alla Camera di Commercio, poco dopo La Fonte.Eu ha già un dipendente. Gli anni passano, il prodotto funziona, ci trasferiamo in un piccolo capannone di proprietà della Mazzucchelli. Perché l’abbiamo battezzata così? Perché i nostri prodotti puliscono acque e liquidi, soprattutto delle imprese galvaniche: andiamo dai bagni da 20 litri a quelli da 50mila».

DIPENDENTE ED IMPRENDITORE: ECCO COME CE L’HO FATTA
Sull’imprenditore degli anni Settanta si sono spesi analisi e trattati, ma bastano le parole di Poretti per condensare il significato di quel miracolo economico che ha fatto grande l’Italia: «Allora era tutto più semplice: da un lato la voglia di lavorare, sospinta da una continua passione e dalla sfida di mettersi sempre in gioco e, dall’altro, la libertà che si trovava nel lavoro. Oggi, invece, anche il tempo libero sembra essere un problema: lo si deve gestire e organizzare come se fosse un’impresa. Quando sono stato assunto a Gazzada, nel 1961, il mio contratto era fatto di quarantotto ore settimanali più gli straordinari».
Dipendente ed imprenditore: potrebbe sembrare una contraddizione in termini, eppure è proprio il lavoro in azienda ad aver avvantaggiato Roberto Poretti nella conduzione di una propria attività: «Da perito meccanico ho iniziato come operaio al montaggio macchine per poi passare al ruolo di responsabile dell’assistenza tecnica. Questo mi ha permesso di partecipare a numerose Fiere all’estero e acquisire anche esperienze commerciali. A 27 anni ho fatto il giro del mondo in 56 giorni: Hong Kong, Giappone, Messico, Stati Uniti. Telefonate a casa? Quasi impossibili, così quando poteva scrivevo una lettera a mia moglie. Poi, in azienda ho seguito sia i rapporti con i fornitori che gli investimenti e il lay out dei macchinari nei capannoni: oro colato per chi, come me, era coinvolto in un’avventura imprenditoriale».

FIGLI E NIPOTI IN AZIENDA: DINAMISMO ED ENTUSIASMO
Con l’idea fissa, in testa, di guardare al di là del mercato locale, l’azienda cresce ancora: le assunzioni aumentano; si trova una nuova sede, questa volta di proprietà e di 700 metri quadrati, nella zona industriale di Vedano Olona. Si inizia a lavorare con i mercati esteri. E negli anni Ottanta, alla Fonte.Eu, entrano i figli di Poretti: Marco, perito plastico, a diciannove assume il ruolo di commerciale; Andrea, in azienda dall’età di sedici anni, affianca il responsabile di produzione e si iscrive ai corsi serali per studiare disegno tecnico. Ventenne, prende le redini dei reparti produttivi. Sonia è in amministrazione». Ma la terza generazione respira già aria di officina: Giacomo, ventisette anni, e Simone, di 23, sono i nipoti di Roberto Poretti. Hanno lo sguardo attento ed entusiasta e, con loro, si entra nei reparti dove l’energia della gioventù (l’età media dei collaboratori dell’impresa si aggira sui 35 anni) svela dinamismo, velocità e spirito collaborativo.  

EXPORT IN 40 PAESI: VELOCITA’ E FIDUCIA FANNO LA DIFFERENZA
Grazie ai figli, La Fonte.Eu inizia un percorso di crescita produttiva, investendo in centri di lavoro di ultima generazione, e dimensionale: nel 2018 si acquista un nuovo capannone di quattromila metri quadrati e si forza ulteriormente sui mercati mondiali fino ad arrivare, oggi, ad un fatturato sull’estero del 50%. Con l’export in oltre quaranta Paesi, l’impresa spazia dal Brasile all’India e Indonesia. Ma i clienti di punta si trovano soprattutto in Germania, Stati Uniti e Francia: «Anche le richieste dei clienti esteri sono soddisfatte entro le 24/48 ore grazie ad un magazzino rifornito di prodotti e ricambi: i tempi di consegna fanno la differenza, così come la fa il rapporto di fiducia costruito in decenni di lavoro con i nostri fornitori. Un consiglio che do sempre ai miei figli: non avere mai debiti», prosegue il titolare.

ANDREA PORETTI: L’OFFICINA E’ FORMATIVA
La parola passa ad Andrea Poretti: «Ho sempre avuto un debole per le macchine utensili e, nel passato, le esperienze vissute al fianco di alcuni impiantisti che trattano i nostri prodotti mi hanno dato una carica in più. L’officina è formativa. I punti sui quali insisto? Disponibilità nei confronti dei clienti, progettazione di prodotti speciali e attenzione all’equilibrio tra qualità e costo. Una qualità che alla Fonte.Eu, in questi ultimi anni, ha raggiunto livelli molto alti. L’80% dei nostri componenti è realizzato internamente e, da sempre, investiamo sui macchinari più evoluti, e con il miglior potenziale produttivo, disponibili sul mercato. Perché mi piace stare in produzione? Perché non ci si annoia mai: ogni giorno, quando mi sveglio, so che dovrò affrontare qualcosa di nuovo».

FILTRIAMO TUTTO, ANCHE LE PAGLIUZZE DEI METALLI PREZIOSI
Il core business si fa sempre più forte: tra progettazione, costruzione, collaudo, vendita e assistenza, La Fonte.Eu, con i suoi trentadue dipendenti, diventa il punto di riferimento in un settore di nicchia. La più grande azienda italiana nel comparto delle pompe e filtri con la concorrenza, in Europa, di francesi, olandesi e tedeschi. In grado di fare la differenza con un nuovo prodotto ideato dodici anni fa: i filtri per recuperare le pagliuzze dei metalli preziosi ottenute dagli sfridi di lavorazione. In Europa, il 60% delle imprese del settore si affida alle pompe e filtri della Fonte.Eu.

IL FUTURO? TENERSI STRETTI FORNITORI E CLIENTI
Il futuro? Nelle parole di Roberto Poretti non può che essere all’insegna dell’ottimismo: «Per dieci anni ancora la spinta alla produzione è assicurata. Resistiamo sui margini, ma ai miei figli dico sempre che è fondamentale tenere contatti stretti e collaborativi sia con fornitori che con i clienti. Per il nostro trentesimo anniversario li abbiamo invitati tutti, italiani ed esteri, ad un grosso evento sul lago di Como; per il quarantesimo abbiamo organizzato una festa sul lago Maggiore e per il cinquantesimo – che cade in questo 2025 - stiamo pensando ad una grossa sorpresa».

Da una cantina al mondo: i nostri filtri valgono oro