Stampaggio Gomma Snc: «C'è un tappo per tutto. La vera rivoluzione? Il silicone per il vino»

Stampaggio Gomma Snc: «C'è un tappo per tutto. La vera rivoluzione? Il silicone per il vino»

Stampaggio Gomma Snc

sg@stampaggiogomma.it

I prodotti tipici di una nazione, come lo sono l’olio e il vino italiani, spesso segnano la storia di un’azienda. Il destino della Stampaggio Gomma Snc sarebbe stato diverso senza Christiane Perato, per lunghi anni compagna dell’enogastronomo Luigi Veronelli. Fu lei a portare in Italia l’abitudine di chiudere le barrique con tappi di silicone per una maggiore presa ermetica. E grazie a questa sua iniziativa, Luigi Piloni e Claudio Bossi – i titolari di quest’azienda di Bodio Lomnago – hanno poi esteso la produzione dei tappi anche alle botti entrando, successivamente, nel mercato delle anfore in ceramica fornite di apposite guarnizioni in silicone.

NO AI GRANDI NUMERI, MA ALLA TECNOLOGIA NON SI RINUNCIA
L’impoverimento, se non la desertificazione, dell’imprenditoria italica si è registrato negli anni anche in provincia: il distretto delle bilance, a Oggiona Santo Stefano, si è sempre più ristretto; quello degli antifurti è ormai inesistente; l’automotive non vive più gli antichi fasti. Piloni e Bossi, di fronte allo zigzagare dell’economia, hanno scelto: «Non inseguiamo i grandi numeri: stampiamo particolari in gomma e silicone, a iniezione e compressione, fino a 20mila pezzi. Tecnologicamente “poveri”, ma realizzati con macchinari all’avanguardia: ogni due o tre anni facciamo un nuovo acquisto». Così come facevano papà Celestino e zio Enrico, fratello di mamma Angela.

CELESTINO ED ENRICO: UNA LEZIONE CHE PARTE DA LONTANO
La fondazione della Stampaggio Gomma si deve a loro: siamo nel 1974, a Varese, in via Pacinotti. Luigi Piloni ricorda ancora la prima sede: «Un capannonaccio piccolo e scomodo. Poi, nel 1981 ci si sposta qui a Bodio su una superficie di 4.500 metri quadrati. La produzione, dai 650 mq. degli inizi, ora ne occupa 1.200».
Liquidazioni in azienda, quelle della Pianezzola Gomma in cui lavoravano Celestino ed Enrico, tanti debiti e titolari che non nascondono quella durezza che nasce dal sacrificio: l’apprendistato di Luigi e Claudio è rapido, determinato e responsabile. Da Celestino ed Enrico arrivano pochi consigli e nessun complimento. In azienda si lavora sodo e l’autonomia si conquista in fretta. Sia che si dovesse andare a visitare i clienti nell’area milanese, o miscelare le mescole per la produzione della gomma, «si metteva in campo l’arte di essere autonomi. Così, io e Claudio abbiamo imparato giorno dopo giorno». Inseguendo l’esempio anche di Enrico che, senza patente, montava sul suo motorino con due sacchi colmi di tappi per raggiungere i clienti a Varese. La severità di Celestino ed Enrico, che nasce dalla fatica quotidiana, fa crescere l’azienda. Che oggi, oltre ai due soci, conta dieci dipendenti.

DALLA GOMMA AL SILICONE, MA NON SOLO PER VINO E OLIO
Una realtà in continuo movimento capace di trattare la grande famiglia degli elastomeri: dalla gomma naturale e sintetica al silicone. Detto così sembra tutto semplice, ma non lo è affatto. I nomi dei componenti definiscono una conoscenza e una professionalità che negli anni si è affinata grazie alla passione di Piloni e Bossi. Che parlano, come se si trattasse di un compendio di chimica, di gomma nitrilica idrogenata, cloroprene antifiamma, gomma fluorurata (l’FKM, conosciuto come Viton®), Hypalon®, EPDM perossidici (silicone utilizzato per usi esterni) e PTFE. Teflon® tranciato e fustellato per settori industriali, chimici e impiantistica speciale.
Gomma che assicura alte prestazioni per i macchinari utilizzati nella tinteggiatura, nel settore delle costruzioni (macchine per il pompaggio del calcestruzzo) e in quello enologico.

DALLA FRANCIA ALL’AUSTRALIA CON FLESSIBILITA’
L’azienda di Bodio Lomnago, ormai, è un punto di riferimento non solo per il mercato italiano ma anche per quello estero: seppur il fatturato nel mondo rappresenti solo il 3% di quello totale, i clienti fissi, e fidelizzati, si trovano in Francia, Austria e Svizzera (dove si inviano guarnizioni per i cruscotti degli autobus). Altre commesse, seppur “a spot”, raggiungono invece Israele, Palestina, Tunisia, Sudafrica e addirittura l’Australia.
I concorrenti? «Sono ovunque – dicono Piloni e Bossi – ma questo non ci impedisce di essere sempre performanti». Flessibilità e investimenti - in nuove presse, nuovi mescolatori e sbavatrici – hanno fatto salire il numero dei clienti a più di cinquecento.

ALESSANDRO: LA TERZA GENERAZIONE IN AZIENDA
Nonostante i costi al rialzo di energia e gas (dai 3.500 euro del 2021 si è passati agli oltre 12.000 euro dell’ultima bolletta del 2022) e le tensioni quotidiane che si vivono nel gestire un’azienda, il senso della curiosità e del nuovo non mancano mai: «Dal 1979, i mercati ci hanno imposto almeno tre cambiamenti: nel ritmo, nell’aggiornamento sui nuovi materiali e nel rapporto con fornitori e clienti». Eppure, il dna dell’imprenditore appartiene a questa famiglia arrivata alla terza generazione: «Mio figlio Alessandro ha ventinove anni – conclude Claudio Bossi – e ha deciso di proseguire questa nostra avventura. I consigli di papà? Seguo i suoi passi in produzione e gli dico di impegnarsi sempre al massimo». Perché è questo che chiederebbero anche Celestino ed Enrico.

Stampaggio Gomma Snc: «C'è un tappo per tutto»