Vaccino, prevenzione e attenzione alle regole le strategie per la ripartenza di settembre

Vaccino, prevenzione e attenzione alle regole le strategie per la ripartenza di settembre

Ripartire in sicurezza: vaccini e regole basiche di igiene rimangono le armi migliori. Settembre è vicino e presto riprenderanno le scuole, gli spostamenti di massa con i mezzi pubblici, l’attività produttiva a pieno ritmo e molti torneranno al lavoro in presenza lasciando lo smartworking.

Analizziamo con Paolo Grossi, direttore di Malattie infettive e tropicali dell’Asst Sette Laghi di Varese, membro del Comitato tecnico-scientifico di Regione Lombardia e del Gruppo di lavoro permanente sul Coronavirus del Consiglio superiore di sanità come affrontare questa fase eliminando dubbi e costruendo certezze, partiamo dagli oggettivi vantaggi della vaccinazione contro il Covid 19.

LA VACCINAZIONE PROTEGGE

Variante Delta

«La vaccinazione protegge, chi si è sottoposto a un ciclo vaccinale completo, nel prevenire l’infezione, nei confronti della malattia grave e delle morte. Significa che riduce drasticamente la probabilità d’infettarsi, non l’azzera, ma qualora si contragga la malattia il decorso non porta alla terapia intensiva e al decesso». Ne sono prova anche casi recenti.

«Ho appena avuto – prosegue l’infettivologo - un paziente ultraottantenne vaccinato, con risposta anticorpale buona, che ha avuto bisogno di supporto di ossigeno a bassi flussi per due o tre giorni ed è arrivato alla dimissione senza ricorrere al casco o alla ventilazione meccanica in terapia intensiva. Significa che, grazie al vaccino, se la malattia è contratta anche in condizione di fragilità non porta più a un decorso infausto quanto tristemente ci aveva abituato nei mesi scorsi».

Tutti gli attuali 47 pazienti – 19 in più dello scorso anno nello stesso periodo - ricoverati all’Ospedale di Circolo per covid non si erano vaccinati per scelta. La prevenzione riduce i casi e «previene l’intasamento degli ospedali che comporterebbe mancata o esigua erogazione di servizi a persone con diverse patologie che continuano a necessitare di adeguata assistenza. Vaccinarsi è un beneficio per l’individuo e la collettività, è un gesto di rispetto verso sé stessi e verso gli altri».

Le persone con un sistema immunitario indebolito, infatti, potrebbero non essere protette anche se completamente vaccinate. A far paura oggi, poi, è la variante Delta.

«Questa è la variante che ha preso il sopravvento e si diffonde con estrema facilità». Per un non vaccinato «la probabilità di contagio è altissima. Per chi è stato vaccinato con una sola dose è media e per chi ha due dosi è bassa attorno al 10%. Stiamo parlando di un’esposizione senza distanziamento e senza mascherina».

APPPLICARE LE REGOLE DI SICUREZZA
In un clima da “liberi tutti” è perciò necessario perseverare nell’applicare le regole che abbiamo imparato nell’ultimo anno e mezzo.

«Capisco che sia pesante, anche da vaccinati, lo è anche per me. Non possiamo tuttavia abbandonare le misure rispettate fino ad oggi: mascherina, distanziamento e igiene delle mani». Il vaccino ci aiuta, ma non è una difesa assoluta, soprattutto per il rischio di contagiare i più fragili.

«La gente non ce la fa più. In particolare i ragazzi forse sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto. Non so come avrei affrontato la situazione, se mi fosse capitato alla loro età, ma anche se rischiano meno di adulti e anziani, devono tenere alta la guardia per il pericolo di creare focolai familiari».

Le regole funzionano, se rispettate: coi miei collaboratori per un anno e mezzo siamo stati a stretto contatto con pazienti anche gravissimi, ma nessuno s’è contagiato perché rispettiamo i comportamenti corretti». Ottobre potrebbe essere quindi il prossimo vero banco di prova e coinciderà anche con la necessità di alcuni, soprattutto sanitari, di ricevere una terza dose.

Ottobre potrebbe essere il prossimo banco di prova e coinciderà con la necessità di alcuni, soprattutto sanitari, di ricevere una terza dose

IL GREEN PASS SCADE: TERZA DOSE?
«Ho voluto fare da testimonial della prima vaccinazione il 27 dicembre. Il mio green pass scadrà a settembre e con molta probabilità a ottobre mi vaccinerò di nuovo e se nel frattempo vorrò andare al ristorante, semplicemente non ci andrò».

Da membro del membro del Gruppo di lavoro del Consiglio superiore di sanità aggiunge «Il Governo sta già operando per ottenere un’ampia fornitura di Moderna e Pfizer che consentirà di rivaccinare con la terza dose i più fragili e primi vaccinati».

Per l’obiettivo dell’immunità di gregge «è necessario i vaccinati siano al più presto almeno il 70% della popolazione, ma con la velocità di diffusione della variante Delta potrebbe essere necessario un numero superiore. Entro la metà di settembre dovrebbe completarsi campagna vaccinale. Sempre che la gente partecipi».

Fake news e disinformazione social mettono a rischio la partecipazione popolare. «È sconcertante trovarsi di fronte a un programma vaccinale, mai visto nella storia, messo in forse da una pessima comunicazione. Se volgiamo vedere un orizzonte di normalità, seppur non vicino, è necessario compiere un atto di responsabilità verso tutti. Il virus c’è, ma possiamo combatterlo e soprattutto prevenirlo. A fronte della rapida diffusione l’unica vera arma di cui disponiamo è il vaccino e dobbiamo sfruttarla, che ci piaccia o no».