Bolletta luce: se la sai leggere, spendi meno. Ecco la guida anti-rincari
Se la sai leggere, spendi meno. A maggior ragione in un momento complicato come quello che stiamo vivendo: prima l’impennata delle materie prime, e poi il conflitto tra Russia e Ucraina, hanno portato alle stelle il costo di energia e gas. E gli utenti, se vogliono monitorare personalmente l’andamento dei propri consumi per tentare la via del risparmio, devono conoscere nel dettaglio le voci inserite in bolletta. Perché, come si legge in “Imprese & Consumi”, inserto del Corriere della Sera, «una bolletta della luce non è altro che un documento di fatturazione» nel quale non si trovano però solo cifre da pagare e numeri, ma anche una serie di informazioni utili: i dati di fornitura, la sintesi degli importi fatturati, il dettaglio fiscale e i consumi annuali.
Le sezioni da tenere sott’occhio
I dati di fornitura indicano il fornitore, il tipo di contratto e danno informazioni sul cliente.
Fornitura: se si è sul mercato libero si trova il nome dell’offerta luce attivata; voce assente se si è nel servizio di maggior tutela
Tipologia del cliente: domestico, impresa, residente o meno
Tipo di pagamento: tramite addebito diretto, o altri metodi di fatturazione, e la banca presso cui avviene il pagamento
Data di attivazione della fornitura
Tensione di fornitura: 220 V per il domestico; nel caso in cui l’utente sia fornito di pannelli fotovoltaici servono 380 V
Potenza contrattualmente impegnata: normalmente 3 kilowatt per il domestico, ma nel caso in cui si sia in presenza di un impianto fotovoltaico la potenza può essere aumentata di 4,5 kW o 6 kW
Potenza disponibile: indica i chilowatt effettivamente disponibili per il consumo. Di solito è 0,5 kW più alta della potenza contrattualmente impegnata
Livello massimo di potenza erogata nell’ultimo periodo di fatturazione
Numero del cliente: nove cifre che identificano il titolare del contratto di fornitura
Codice Pod: inizia con It ed è il punto fisico in cui l’energia è prelevata dal cliente finale. E’ un codice a 14 cifre
Dati della bolletta: numero e data della fattura assieme alla tipologia di fornitura
Periodo e totale da pagare: scadenza del pagamento e importo da versare
La bolletta, inoltre, deve riportare anche alcune informazioni sul “servizio guasti” (recapiti da contattare in caso servano interventi o si debbano segnalare problemi con la fornitura di energia) e “informazioni e reclami” (recapiti per contattare direttamente il fornitore di energia elettrica per ricevere informazioni aggiuntive o inoltrare reclami).
La sintesi degli importi fatturati è la più interessante e, di solito, viene illustrata con un grafico a torta.
Gli importi vengono rappresentati in quattro punti
Spesa per l’energia: è la fetta più ampia dei costi pagati – si aggira intorno al 50% - ed è suddivisa tra una componente fissa (espressa in euro/anno e stabilita dal fornitore come costo di commercializzazione) e una variabile (espressa in euro/kWh, dipende dai consumi effettivi di elettricità e il prezzo è stabilito dal fornitore o dall’Autorità regolamentatrice per energia, reti e ambiente, ogni tre mesi, nel caso di servizio di maggior tutela)
Spese per il trasporto e gestione del contatore: copre tutte le spese che riguardano l’erogazione del servizio e che sono imputate al distributore di energia: rappresenta circa il 20% della bolletta di una famiglia
Spese per oneri di sistema: si tratta di costi aggiuntivi che servono per raggiungere obiettivi di interesse comune (investimenti su energie rinnovabili, smantellamento delle centrali nucleari, agevolazioni per le imprese energivore, bonus sociale, Ferrovie dello Stato, ricerca e sviluppo). Anche in questo caso si parla di un 20% dell’importo totale della bolletta, la l’ultima legge di bilancio ha azzerato gli oneri di sistema
Imposte e Iva: sono suddivise da due valore come l’Iva (10% per i clienti domestici e 22% per gli altri) e l’accisa (0,0227 per kilowattora)
Canone di abbonamento per la TV: interessa tutte le prime case ed ha un costo annuale di 90 euro
Il contatore e l’autolettura
Consumi annuali e fasce orarie completano la lettura della bolletta.
Il consumo annuo è diviso per mesi e fasce orarie: dalle 19 alle 8, durante i giorni feriali, si ha la fascia 2 (F2, in cui l’energia elettrica costa meno). Durante il fine settimana e i festivi si entra nella fascia 3 (F3, in cui i prezzi sono ridotti come per la F2). In tutto il resto del tempo scatta la F1, orario di punta. Infine, per chi vuole tenere sotto controllo i propri consumi per poter individuare da subito eventuali incongruenze, c’è l’autolettura periodica.
Come rateizzare il pagamento delle bollette
Il governo ha introdotto la possibilità di rateizzare le bollette in 10 mesi senza interessi
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