La stretta sulle bollette del gas si allenta: un inverno non troppo rigido, e l’elevato livello degli stoccaggi durante l’inverno, hanno garantito la disponibilità di scorte e una domanda maggiormente stabile. Il risultato si misura nei portafogli di imprese e famiglie: confrontando il dato di questi ultimi giorni con quanto si è pagato nel mese di dicembre – 1,24 euro al metro cubo solo per la componente energia, la voce più pesante in bolletta – la diminuzione, diretta conseguenza del forte calo delle quotazioni all’ingrosso, è stata del 60% in tre mesi sul mercato tutelato (-13,4% nella bolletta di marzo 2023). Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, secondo le ultime stime, può far risparmiare fino al 10,5% sulla fornitura.
IL PREZZO DEL GAS SCENDE, MA CON CENPI VANTAGGI GIA’ DAL MESE DI GENNAIO
L’ottovolante dell’energia sembra rallentare la corsa. E il CEnPI – Confartigianato Energia per le Imprese - ha tenuto botta di fronte al rialzo delle utilities energetiche guidando e rassicurando le aziende anche di fronte a quelle truffe che, nell’ultimo anno, hanno interessato più di 3 milioni di italiani per un danno economico che si aggira sui 505 milioni di euro (la media è di 162 euro a truffato). Lo dice un’indagine commissionata da Facile.it a mUP Research e Norstat. Se da un lato i nuovi prezzi aggiornati per il mese di marzo e pubblicati da Arera, il Garante per l’energia, per chi è ancora nel mercato tutelato sono di 0,5 centesimi al metro cubo (nel primo trimestre 2020 erano di 0,2), dall’altro bisogna rasserenare i clienti CEnPI sul fatto che nella loro bolletta la diminuzione c’è già stata. Per un semplice motivo: le imprese che aderiscono al gruppo di acquisto stanno pagando il giusto prezzo del gas dal mese di gennaio 2023. Di conseguenza, la diminuzione è stata distribuita da inizio anno e nelle bollette dei mesi successivi. Una performance più che positiva che nasce da una scelta precisa: applicare un prezzo variabile che garantisce il miglior spread praticato sul mercato.
DALL’ASCOLTO ALLA GUIDA SULLE BOLLETTE PAZZE
Un risultato, questo, che nasce da un mix di competenza e di esperienza. Ma anche dalla capacità di ascolto di Antonella Imondi, referente CEnPI di Confartigianato Artser, che in questi ultimi anni ha consigliato e gestito, tra i tanti scossoni del mercato, le posizioni di tante imprese. E lo ha fatto entrando nel merito dei tecnicismi legati alla lettura della bolletta e di come si “resiste” alla proposta di quelle offerte che provengono da operatori poco trasparenti. Un impegno, questo, che negli ultimi tempi si è fatto più serrato e che ha portato anche alla realizzazione della “Guida per affrontare il caro bollette”. La trovate QUI.
Uno strumento semplice e concreto che ha aiutato le aziende ad analizzare in tempo reale i loro punti di forza e di debolezza per dare il via ad azioni urgenti (che producono risultati immediati) o azioni pianificate e graduali (che hanno un impatto sul medio-lungo periodo) per arginare gli effetti delle “bollette pazze”.
RITORNA LA TASSA OCCULTA DA QUASI 500 EURO
La notizia del calo del prezzo del gas fa bene a tutti, però le tensioni non finiscono qui. Il prezzo in bolletta, praticato oggi, tiene conto di tutte quelle misure che sono ancora in vigore e che aiutano a calmierare gli importi: ricordiamo che nel Decreto bollette, per esempio, è stato prorogato l’abbassamento dell’Iva al 5% sul gas e, per il mese di aprile, il governo ha ripristinato il 65% degli oneri di sistema e il 100% a partire da luglio. Da maggio, però, gli aiuti non saranno più operativi e questo porterà ad un aggravio in bolletta di 459 euro. Insomma, l’ottovolante riprende la sua corsa. E rischia di sbandare nuovamente, perché nonostante il calo di questi giorni, e gli sconti fiscali tuttora in vigore, il prezzo delle bollette resta sempre più elevato rispetto ad anni fa.
LA TURBOLENZA NEI PROSSIMI MESI
Secondo l’Unione Nazionale di Consumatori, la spesa totale nei prossimi dodici mesi (dal 1° marzo 2023 al 29 febbraio 2024, nell'ipotesi di prezzi costanti), senza quantificare il ritorno agli oneri di sistema, resterà sui 1048 euro, che sommati ai 641 della luce scattati ad aprile determinano una stangata complessiva pari a 1689 euro. Inoltre, se il prezzo del gas oggi scende del 13,4% rispetto a quello di febbraio 2023, rispetto al 2021 è ancora maggiore del 6%. Rispetto alla spesa annua del 2020, ultimo anno regolare, pari a 975 euro, ora si pagano ancora 73 euro in più (+7,5%).