Trasporto pubblico non di linea: le richieste per tassisti e Ncc. Obiettivo, lavorare meglio

Trasporto pubblico non di linea: le richieste per tassisti e Ncc. Obiettivo, lavorare meglio

In Italia, dal mese di maggio, la domanda di trasporto individuale è aumentata del 40%. Risultato: disagi e tempi di attesa del servizio al di fuori dagli standard normali. Un aumento senza precedenti, e non prevedibile, dovuto alla risalita del turismo e alla ripresa dei viaggi d’affari. Il problema, però, riguarda il sistema dei trasporti nel suo complesso. Un sistema nel quale i taxi, o i noleggi con conducente, sono solo la parte terminale del sistema. A dirlo sono Confartigianato Taxi, Cna Fita Taxi, Legacoop Produzione e Servizi e Sna Casartigiani: le sigle che rappresentano il trasporto pubblico non di linea.
Trasporto che deve integrarsi al trasporto di massa locale proprio per evitare quei colli di bottiglia in stazioni e aeroporti. E che può sì guadagnare in efficienza, ma solo se si creano le giuste condizioni con spazi e viabilità idonei - per facilitare il carico degli utenti e i trasporti delle persone – per evitare quelle promiscuità e quegli interventi, da parte delle amministrazioni pubbliche, che riducono le possibilità operative del servizio e penalizzano la velocità commerciale. Su un altro punto, però, si deve porre l’accento: i trasporti collettivi non riescono a mantenere servizi adeguati perché mancano risorse e personale.

LE RISORSE
È stimato in 1 miliardo di euro il trasferimento al fondo trasporti ancora non riconosciuto per i mancati incassi delle municipalizzate del periodo Covid. A questo occorre aggiungere la crisi di vocazione data dagli alti costi per ottenere le patenti professionali per guidare i bus. Sulle risorse attese dal TPL occorre definire tempi certi per la distribuzione, permettendo la chiusura dei bilanci delle municipalizzate e il pagamento delle società private che operano per loro.

LE PERSONE
Gli autisti, su scala europeo, sono sempre meno ed è per questo che si deve incentivare l’accesso alla professione e all’acquisizione delle patenti necessarie per guidare i bus. La carenza di autisti, infatti, sta riducendo l’offerta di trasporto bus di linea e non, con impatti molto pesanti soprattutto sui servizi emergenziali: i collegamenti a media percorrenza per treni soppressi e aerei dirottati su altri scali che vedono, come unica alternativa, il servizio taxi o Ncc (che in questi casi viene sottratto alla copertura di servizio sul territorio).

Le sigle concentrano la loro attenzione su alcuni possibili interventi:

REN abbinato a targhe professionali
Si chiede l’avvio definitivo del Registro Elettronico Nazionale anche per il settore NCC auto e TAXI. È uno strumento necessario per fotografare il settore, individuare i soggetti abilitati a svolgere i servizi e di conseguenza coloro che non possono svolgerli, facendo definitiva chiarezza anche sui soggetti che attualmente occupano questo spazio in maniera elusiva.

Piattaforme tecnologiche
La regolamentazione della materia che disciplina il trasporto pubblico locale, in cui sono ricompresi anche i settori NCC e Taxi, rientra tra le competenze legislative delle Regioni. Il servizio taxi è di interesse pubblico, quindi non può essere soggetto all’applicazione tout court dei principi di concorrenza. Al contrario, il rilascio delle licenze e le tariffe applicate è sottoposto ad un regime di mercato regolato.

Art. 2527 c.c. e clausole limitative della concorrenza nell’ambito della società cooperativa
L’art. 2527 c.c. – in deroga al generale principio della c.d. “porta aperta” – stabilisce un divieto legale ad ammettere soci che svolgano attività in concorrenza con quelle della cooperativa. Da qui le clausole che sono contenute in parecchi statuti, volte a comminare l’esclusione ai soci che – dopo l’ingresso in cooperativa – svolgano quelle attività per le quali la legge stessa istituisce un divieto legale all’ammissione.

Turnazioni integrative, Seconde guide, sostituto alla guida
La Legge 15 gennaio 1992, n. 21 e successive modificazioni demanda alle Regioni, per quanto di loro competenza in materia di trasporti, la definizione dei criteri ai quali dovranno attenersi i Comuni nel redigere i propri regolamenti per l’esercizio degli autoservizi pubblici non di linea. Chi vuole esercitare l’attività di servizio di TAXI e di servizio di Noleggio Con Conducente, deve essere in possesso, nel caso di TAXI, di specifica licenza, mentre per il servizio di NCC, di apposita autorizzazione, titoli entrambi rilasciati dal Comune.

INTERVENTI DI MODIFICA DEL CODICE DELLA STRADA
Viene evidenziato un problema di sicurezza legato alla circolazione di velocipedi sulle preferenziali e la necessità di rimuovere i veicoli che sostano nei parcheggi taxi, con applicazione di una sanzione uguale a quella prevista dall’articolo 188 del Codice della Strada per chi è in fermata. Per quanto riguarda l’accessibilità ai centri storici, occorre definire il principio che i comuni devono garantire al trasporto pubblico non di linea a luoghi di interesse e hotel. Occorre infine, tra le varie cose, definire l’uso professionale degli strumenti tecnologici utilizzati dai radio taxi per comunicare dove andare a caricare gli utenti, che devono essere derogati dalle limitazioni perviste per telefoni o altri strumenti tecnologici

Transizione ecologica
Per incentivare la riduzione delle emissioni inquinanti occorre favorire la sostituzione dei mezzi dedicati al trasporto pubblico non di linea verso una tipologia di veicoli il cui impatto ambientale sia nullo o ridotto. La richiesta è pertanto di istituire un fondo da 100 milioni di euro, dedicato all’emissione di contributi a fondo perduto di 12mila euro per l’acquisto di veicoli a trazione elettrica e di 10mila euro per l’acquisto di veicoli a trazione ibrida.

Carburante professionale
Da segnalare, inoltre, che il comparto trasporto pubblico non di linea e i subconcessionari di Tpl non hanno beneficiato di alcun provvedimento per il contenimento dell’aumento del costo dei carburanti. Per tale ragione viene richiesta l’introduzione del carburante professionale

LE CRITICITÀ SU CUI INTERVENIRE

Burocrazia e Autorità dei Trasporti
Fondamentale evidenziare i problemi e le distorsioni create dall’Autorità, come i conflitti di competenze messe in atto con comuni e regioni, l’allungamento dei tempi per le modifiche dei regolamenti, turni o emissioni di licenze, ritardi sugli adeguamenti tariffari, che potrebbero diventare regionali.

Riconoscimento mestiere usurante
Nel trasporto persone oltre nove posti viene già riconosciuto lo status di mestiere usurante. Si ritiene importante che questo status possa essere riconosciuto ad artigiani e imprenditori che lavorano il doppio delle ore di un dipendente ma ai quali comunque si chiede efficienza rimanendo alla guida oltre i 65 anni.

Pagamenti elettronici
Infine c’è da definire le responsabilità del tassista ma anche degli utenti: l’eventuale malfunzionamento dello strumento di accettazione dei pagamenti digitali non esime l’utilizzatore del servizio di trasporto dall’obbligo di pagamento, mentre l’accettazione di pagamenti digitali deve essere obbligatoria. Tuttavia occorre tenerne conto nella definizione delle tariffe imposte dai Comuni.