Seppur sia corretto fissare criteri e strumenti per rafforzare la vigilanza e i controlli sulla gestione dei servizi pubblici locali, Confartigianato ritiene che il Ddl concorrenza “non affronti in modo decisivo, concreto ed efficace il problema dell’energia, cruciale per la competitività del sistema produttivo. Per farlo serve una riforma più profonda e organica in grado di ridurre il costo delle bollette”.
COSTI TROPPO ALTI PER LE PMI
Problema ad oggi irrisolto e che ha portato ad una perdita di concorrenzialità e margini soprattutto alle piccole e medie imprese italiane. Che, rispetto alle loro corrispondenti europee, pagano l’energia il 22,5% in più rispetto alla media Ue con un carico di oneri fiscali e parafiscali che, addirittura, sono più del doppio della media europea: +117,4%.
LE PROPOSTE DI CONFARTIGIANATO
Quali sono le proposte della Confederazione?
NON C’E’ PIU’ TEMPO
In sintesi, Confartigianato ritiene sia importante predisporre un atto di indirizzo strategico triennale per favorire il trasferimento tecnologico e rafforzare la relazione tra mondo della ricerca e quello delle imprese, ma nello stesso tempo sollecita l’emanazione del decreto in tempi rapidissimi e la creazione di un portale che permetta alle imprese di confrontare i contratti assicurativi per le polizze catastrofali.
L’AUTORIPARAZIONE E LE STORTURE DEL MERCATO
Infine, l’attenzione viene rivolta anche al mercato dell’autoriparazione: eliminarne le storture è più che mai necessario perché le compagnie di assicurazione impongono clausole contrattuali che penalizzano in modo rilevante le officine non convenzionate. (Seconda parte: continua)