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Stop incentivi a pioggia, bene la revisione: ma le Pmi chiedono regole semplici

Stop incentivi a pioggia, bene la revisione: ma le Pmi chiedono regole semplici

I numeri fanno sempre la differenza perché aiutano a descrivere i fenomeni in pochissimo tempo: le agevolazioni legate al sistema degli incentivi alle imprese sono 1.982. Tante, non c’è che dire. Tante ma frammentate perché, secondo Confartigianato, ciò che non funziona è la modalità di erogazione “a pioggia” di questi aiuti. Infatti, la logica del sussidio generale e un inadatto approccio burocratico, anziché dare una spinta in più alle piccole e medie imprese le ostacola.

La Confederazione, che valuta positivamente il Ddl Delega sulla revisione degli incentivi alle imprese, ha presentato alla Commissione Industria del Senato alcune proposte per cercare di rendere più fluido e funzionale il sistema delle agevolazioni:

  • Devono essere ripensate in senso strutturale e proporzionale rispetto alle dimensioni ed alle esigenze specifiche delle Pmi: questo permettere un’efficace programmazione degli investimenti anche in funzione della transizione green e della digitalizzazione
  • Devono essere riformate superando il meccanismo del “click day”
  • Bisogna riformularle all’insegna della razionalizzazione e della continuità temporale, della certezza di disponibilità finanziaria e dei tempi di assegnazione delle risorse, della semplicità delle procedure per accedervi
  • Bisogna trovare un bilanciamento tra le diverse tipologie di agevolazione per evitare sovrapposizioni
  • Bisogna introdurre il principio del “once only” (la Pa non può chiedere all’impresa dati già in suo possesso) e del cassetto fiscale del beneficiario, per consentire l’accesso alle piattaforme con sistemi di autenticazione e garantendo la piena visibilità dei documenti richiesti