Otto imprese nell'oreficeria della meccanica: fa il botto il made in Italy a Bilbao

Otto imprese nell'oreficeria della meccanica: fa il botto il made in Italy a Bilbao
Fiera Bilbao

L’oreficeria della meccanica, nel senso dell’alta precisione e dell’eccellenza, è tutta riunita in un luogo. Si tratta di Bilbao, Paesi Baschi, Spagna del nord. La fiera Subcontratación, iniziata ieri (martedì) fino a domani, è davvero un grande e bello “liceo del made in Italy”. Noi siamo l’eccellenza, gli altri rincorrono. Matteo Campari, export specialist di Artser, interprete e mediatore, di aziende ne accompagna otto insieme al coordinatore del servizio sviluppo e innovazione, Jacopo Brioschi. Tutte lombarde: tre sono di Varese, altre di Lecco, Milano, Monza e Brianza. C’è chi sa già il fatto suo e chi si affaccia a questa fiera importante per la prima volta, con la consapevolezza di potersi affermare.

SUBFORNITURE INDUSTRIALI

Fiera Bilbao

«La tipologia di produzione delle aziende che partecipano alla fiera – spiega l’esperto – producono sub-forniture industriali, componenti, torniti, particolari meccanici, materie plastiche… Sembrano cose senza importanza, ma in realtà senza tutto questo non funzionerebbe niente».

Nella vita di tutti i giorni non ce ne accorgiamo, ma i settori coinvolti da questi sub-componenti sono quasi tutti, dato che ormai tutto funziona con le macchine e con questi particolari, minuscoli e perfetti. Alimentare, gas, settore aerospaziale. Ogni azienda ha la propria vetrina, e dentro di essa c’è una storia, una famiglia, i sacrifici fatti per riuscire ad arrivare a questo traguardo. A modo proprio, le ditte italiane rappresentate da Campari e Brioschi testimoniano uno spaccato unico, sempre diverso, dell’eccellenza della meccanica. Chi viene qui non è uno sprovveduto. Esamina, chiede, si dilunga. Non vuole sbagliare. Ci sono due approcci. Chi ha già clienti, cioè quelle ditte che arrivano con una clientela consolidata e vogliono solo legittimare ancora una volta la loro posizione. Gli altri invece, anche per via di un ricambio generazionale, si affacciano adesso. Ragazzi motivati, bravi. «La cosa bella – così Campari – è che noto questo cambio di idee, consigli. Poca competizione e tante sfaccettature di lettura tra chi rinforza i rapporti tra facce già viste e chi si presenta solo adesso come sub-fornitore meccanico affidabile, facendosi largo».

GLI ITALIANI SONO I MIGLIORI

Fiera Bilbao

L’afflusso è grande, e siccome tutto il mondo è paese si tiene conto del fatto che al mattino sono tutti lì, poi la pausa pranzo dura ore e la gente ritorna nel tardo pomeriggio. Per fortuna che tutti parlano inglese o spagnolo, siccome il basco (e i cartelli sono rigorosamente bilingue, dopo il periodo buio in Spagna della dittatura che ostracizzava le minoranze) è una lingua inaccessibile, pre indoeuropea, e sarebbe impossibile anche chiedere le informazioni di base. Sul retro scorrono le trattative, il vociare, la ricerca del pezzo migliore, e del prezzo più conveniente anche al centesimo. Gli italiani sono i più bravi e i potenziali acquirenti lo sanno, in un settore che è quello degli specialisti, di chi conosce bene i dettagli.