10 mosse per affrontare il futuro, Oscar Farinetti, Solferino, euro 17.50 «Se mi chiedessero di definire con una parola il futuro, risponderei appunto: “Il futuro è provarci” e forse aggiungerei addirittura un punto esclamativo: “Provarci!”». Così l’imprenditore Oscar Farinetti scrive in apertura del suo recente saggio che dedica ai ragazzi della generazione Z. Prendendo spunto da personaggi ed eventi del passato, dal sogno di Martin Luther King ai giovani rivoluzionari del maggio ’68, passando per John Fitzgerald Kennedy, Andy Warhol, i Beatles e Che Guevara, il fondatore di Eataly riassume in dieci pratici consigli la sua ricetta per il successo, successo che non può prescindere da collaborazione e cultura condivisa. Nel suo percorso verso il futuro, Farinetti si rivolge a un interlocutore d’eccezione, il genio Leonardo Da Vinci e alla sua vasta esperienza in un inedito dialogo che unisce passato, presente e futuro. Nel saggio non può mancare una riflessione sul cibo, da sempre grande passione dello scrittore, anzi – come suggerisce il titolo del capitolo – sua “sublime ossessione”: con il supporto di dati, il fondatore di Eataly ne evidenzia la centralità, in ottica di sostenibilità e futuro dell’intero pianeta. |
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Le serenissime. Storie e futuro delle imprese del Nordest, Paola Pilati, Luiss University Press, euro 20 Cosa è rimasto di quel Nordest che esplose tra gli anni Settanta e Ottanta, volando da un passato di grande povertà? Come è cambiato un sistema produttivo che per decenni è stato modello di successo globale, ma che resta radicato sul territorio? Cosa accomuna aziende e imprenditori di diversi settori e diverse dimensioni in una nuova fase economica? Con casi concreti, Paola Pilati, giornalista che per lungo tempo è stata responsabile delle pagine economiche del settimanale L’Espresso, stila un ritratto delle aziende di oggi, chiamate al confronto non solo con le imprese di Lombardia, Piemonte o Emilia Romagna, ma soprattutto con la dimensione globale. Piccole, medie e grandi imprese in cui la forte componente familiare sopravvive al fianco di un passaggio generazionale, che sta orientando nuove scelte di business: dall’apertura alle nuove tecnologie all’adeguamento alle richieste di mercati sempre più ampi, da una nuova consapevolezza circa il valore sociale dell’azienda a un rinnovato rapporto con la cultura, con il turismo che resta una tra le voci più importanti nel bilancio del Nordest. |
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Il quid imprenditoriale. Oltre la retorica del Made in Italy, Severino Salvemini, Egea, euro 24,90 «Ci sono due modi di raccontare l’originale modello economico italiano: quello dei numeri e quello delle persone. I numeri sono un termometro fondamentale della congiuntura e marcano la competitività locale e globale. Illustrare la realtà economica italiana attraverso valori di fatturato e di margine è un giusto esercizio per riuscire a comparare realtà geografiche diverse nel mondo. Ma a volte, prima dei numeri, sono le persone che ci facilitano la comprensione dei fenomeni complessi. E nell’economia italiana le persone protagoniste sono soprattutto gli imprenditori, gli artigiani, i possessori di un mestiere, i lavoratori che si misurano con la competizione attraverso i propri progetti di lungo termine, con le loro sensibilità culturali, con i propri stili di direzione, con la loro storia individuale e collettiva». Così scrive Severino Salvemini, professore emerito di Organizzazione aziendale all’Università Bocconi di Milano e senior professor di Organization Design all’SDA Bocconi School of Management, nel suo ultimo libro in cui si propone di spiegare il complesso fenomeno del Made in Italy raccogliendo 53 storie esemplari di aziende italiane. Eccellenze tricolori in settori molto diversi: dal vino alla manifattura, dai tartufi all’abbigliamento passando per grafica, high tech e ceramica, c’è un intero Paese ritratto in questo volume, un Paese di piccoli e grandi imprenditori in grado di coniugare razionalità e creatività, concretezza del “saper fare” e passione, business e fantasia, in un continuo reinventarsi per affrontare le sempre più competitive sfide della contemporaneità. |
A cura di Caterina Chiara Carpanè