Problem-solving, innovationship e partecipazione. La svolta in azienda può essere anche “soft”

Problem-solving, innovationship e partecipazione. La svolta in azienda può essere anche “soft”
IGO 80 Rumiati S (1)

Soft Skill. Cosa sono e perché sono importanti, Rino Rumiati, Raffaello Cortina Editore, euro 17

Negli ultimi anni, in tema di gestione aziendale, ricorre l’espressione “soft skill”, nata in contrapposizione alle “hard skills”, ovvero le competenze acquisite tramite studio e lavoro, ora non più sufficienti in un mercato del lavoro in continua evoluzione. Cosa s’intende quindi con l’aggettivo “soft”? Che abilità vuole identificare? In questo volume Rino Rumiati, già professore di Psicologia generale e di Psicologia economica all'Università di Padova, prova a darne una definizione offrendo un’analisi scientifica di tutte quelle competenze trasversali che spaziano dall’empatia all’intelligenza emotiva, dal pensiero critico alla comunicazione efficace, ormai imprescindibili anche nel contesto aziendale. Le soft skill sono infatti sempre più richieste dagli esperti di risorse umane e al contempo permettono alle persone di sviluppare al meglio le proprie professionalità. Nel saggio, Rumiati raccoglie i risultati di ricerche offerte dalle scienze cognitive e della psicologia comportamentale per poi analizzare alcune competenze, tra le quali spiccano le capacità comunicazionali che tutte le figure professionali dovrebbero avere e le abilità di decision-making e problem-solving.

Innovationship

Innovationship – L’innovazione guidata dal capitale relazionale. Benedetto Buono e Federico Frattini, Egea, euro 25,50

Quali sono gli ingredienti fondamentali per innovare? Sono ancora sufficienti la disponibilità di capitale finanziario e le risorse tecnologiche? Secondo Benedetto Buono e Federico Frattini, rispettivamente direttore del Professional Program in Business Networking e Dean della POLIMI Graduate School of Management, la risposta è negativa. Per gli autori, oggigiorno un’innovazione efficace non può prescindere dai legami professionali e umani, relazioni che coinvolgono tutte le fasi dei processi aziendali, dalla generazione del concept allo sviluppo del prodotto. Questo capitale relazionale deve essere gestito seguendo un approccio integrato, che include tre momenti chiave: la costruzione di relazioni di valore, l’attivazione attraverso un nucleo di persone tra loro legate e l’utilizzo per ideare e implementare il progetto. Nel testo, nato dall’analisi di diversi case study e ricco di strumenti e modelli applicabili dal lettore, i due studiosi introducono anche la figura del Chief Networking Officer, per monitorare e gestire il patrimonio relazionale, soprattutto nelle organizzazioni di medie e grandi dimensioni.

9788835157571 0 536 0 75

Partecipazione. Roberta Zantedeschi, FrancoAngeli, euro 21

“Voci del lavoro nuovo”, la collana dizionario diretta da Silvia Zanellla per FrancoAngeli che ruota attorno a concetti chiave per comprendere le attuali trasformazioni del lavoro, si arricchisce di un nuovo saggio. Roberta Zantedeschi, formatrice e business coach, propone un interessante contributo che ruota attorno al sostantivo partecipazione, inteso come leva strategica anche in campo aziendale. Secondo l’autrice, la partecipazione di tutti alla vita lavorativa promuove benessere, fiducia ed evoluzione organizzativa e valoriale. Come scrive Zanella nella prefazione: «La partecipazione non va infatti vissuta come concessione, ma come un driver attivo di accelerazione. Far partecipare le persone alla vita aziendale significa stimolare la collaborazione, smontare i silos interni all’organizzazione, far emergere idee nuove, coltivare un ambiente di lavoro non tossico nel quale non vige un clima di paura». Roberta Zantedeschi esorta quindi i lettori a trovare il proprio spazio di espressione, suggerisce alle aziende come agire e offre utili casi concreti di organizzazioni che già stanno operando con successo in rete, passando dal fare-per al nuovo approccio del fare-con.

 

A cura di Caterina Chiara Carpanè