Sono sempre di più le imprese sia di medie che di piccole e piccolissime dimensioni che scelgono di puntare sulla formazione, a dimostrazione che, nell’anno del Covid e dei grandi cambiamenti che ha comportato nell’organizzazione e nelle prospettive aziendali, la necessità di puntare sulla riqualificazione delle competenze è stata colta come l’elemento caratterizzante della riconversione necessaria a rimanere sul mercato a testa alta.
Lo rivela il sondaggio svolto sul tema da Confartigianato Varese e Artser che, grazie alle circa duecento aziende aderenti, ha fotografato la situazione in provincia e in Lomellina, arrivando a una conclusione: il bisogno di evolvere c’è, si sente e non basta mai, perché ci sono trend – su tutti quelli della digitalizzazione e del green – che evolvono a una velocità superiore a quella macinata dalle rivoluzioni del recente passato.
LA SPINTA PARTE DALL'IMPRENDITORE
Ed ecco che allora è soprattutto l’imprenditore a muovere la manovella della formazione: nel 60% dei casi è lui (o lei) a spingere sul pedale dell’acceleratore arrivando a macinare almeno cinque percorsi di reskilling all’anno (70% dei casi), se non addirittura dieci o più (rispettivamente 10 e 15%).
Conoscere e sapere per andare nella direzione del mercato è il motore che muove sempre più aziende e che le porta a transitare dalla formazione in sicurezza (tappa unica e obbligata per il 55% del campione) alle soft skill e alle competenze informatiche (10%) fino all’incoraggiante ambito della riqualificazione tecnico-professionale (25%). Perché il grosso della partita si gioca qui. Anche con l’aiuto di fondi interprofessionali, funzionali a sostenere l’impegno economico della formazione. Una opzione conosciuta sì (45%) ma non dalla maggioranza delle imprese (55%).
Vale allora la pena ricordare che i Fondi Paritetici Interprofessionali sono organismi finalizzati alla promozione di attività di formazione rivolte ai lavoratori occupati. Destinando lo 0,30% dei contributi obbligatori a un Fondo Interprofessionale anziché all’Inps, infatti, l’azienda avrà la garanzia che quanto versato - per obbligo (Legge 845/1978) - le possa ritornare in azioni formative volte a qualificare i propri collaboratori.
LE CRITICITA' DA RISOLVERE
E, d’altro canto, se il cambiamento s’ha da fare, sono tante le criticità con le quali le aziende si ritrovano a combattere in questo momento di difficoltà nell’ambito delle quattro macro aree individuate dal sondaggio: cambiamento organizzativo e nella gestione delle risorse umane; cambiamento nell’ambito tecnologico di prodotto o servizio; cambiamento nell’ambito dei processi; cambiamento nelle politiche commerciali, dei processi di internazionalizzazione e delle reti di impresa.
Nella prima prevale l’ampliamento delle responsabilità interne (45%), seguito a ruota dall’adeguamento dei modelli organizzativi alle sfide del mercato (35%) e dal passaggio generazionale (20%).
Alla voce due fano capo l’adeguamento tecnologico legato a nuovi servizi e prodotti (65%) e l’innovazione tecnologica o di macchinari produttivi (35%) mentre il punto 3 vede lo scatto dell’innovazione di processo/prodotto (40%) sul fifty-fifty tra incremento produttivo (30%) e calo di produzione (30%).
A chiudere è le sfide aziendali sono perlopiù il bisogno di ricercare nuovi mercati (40%) e la crisi settoriale e congiunturale (20%), tallonati dalla concorrenza internazionale (10%).
L'INGRESSO DI NUOVE PROFESIONALITA'
Banchi di prova sui quali misurarsi anche con la formazione oltre che con l’ingresso di nuove competenze, tanto che arriva al 70% la quota di imprenditori che ha scelto di ospitare studenti in stage/tirocinio curricolare o alternanza scuola-lavoro.
Formazione, dunque, al centro degli obiettivi aziendali. E formazione al centro del terzo appuntamento con i Q&A, i confronti diretti a numero chiuso tra aziende e professionisti di Confartigianato Varese e Artser per aprire un canale di dialogo nuovo, in grado di mettere in rilievo i bisogni, fornire risposte e scoprire soluzioni condivise.
L’appuntamento sul tema “Formazione, le nuove competenze per competere” è per mercoledì 28 aprile alle 12.30 su piattaforma Zoom con Umberto Rega, manager formazione di Artser e Matteo Fantoni, consulente formazione e sviluppo formativo di Artser.
PER L'ISCRIZIONE AL Q&A FORMAZIONE DEL 28 APRILE ALLE ORE 12.30 SU ZOOM COMPILARE IL FORM |
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