Marco Bevilacqua ha 37 anni, il fratello Luca, 43. L’impresa, BLM DOMUS del gruppo ABLEGNO, ha sede a Fagnano Olona, conta 2 titolari e circa 10 dipendenti. Il sito, recita: “Realtà specializzata nella progettazione e realizzazione di strutture in legno”. Secondo i principi di Casa Clima di Bolzano.
La vostra impresa è stata la prima a realizzare una casa in bioedilizia, secondo i criteri Casa Clima di Bolzano, in provincia di Varese. Lo chiedeva il mercato?
E’ stata una sfida, perché lo richiedeva il buon senso e l’etica, la responsabilità di chi costruisce e decide di mettersi alla prova lavorando con coscienza. La certificazione in regione Lombardia sebbene, sia un ottimo sistema di classificazione, ha il difetto di non avere controllo.Purtroppo, però, sono utilizzati male e quasi esclusivamente per contenere la crisi economica. Ci auguriamo che i controlli sull’effettiva resa energetica delle costruzioni siano maggiori. E speriamo che con il quarto punto Energia arrivino anche scelte di buonsenso e non solo stratagemmi speculativi>.
Lega Ambiente lo ha detto…
Si, Lega Ambiente ha recentemente pubblicato un dossier: su 100 edifici (tra appartamenti e uffici) in 15 città italiane, analizzati da una squadra di tecnici, solo 11 (tutti costruiti a Bolzano) sono stati “promossi” da Lega Ambiente nell'ambito della sua campagna nazionale “Tutti in classe A”, per la promozione della cultura del costruire sostenibile.
Il punto di forza di Casa Clima è il controllo, durante e dopo la costruzione. Chi non vuole rinunciare al benessere abitativo deve cambiare modo di pensare. Tecnica costruttiva rivolta alla sostenibilità e progettazione previdente: noi crediamo in questo. Con la certificazione CasaClima gli edifici sono sottoposti ad un controllo oggettivo e strumentale di tutto l’iter di fabbricazione: valore aggiunto per il costruttore, garanzia di qualità per il committente.
Perché sono importanti i corsi di Casa Clima?
Perché sono uno strumento indispensabile per poter progredire a livello professionale. Durante i corsi si ha la possibilità di parlare e apprendere da chi è già da decenni nel campo del risparmio energetico. Persone che mettono a disposizione la loro esperienza accademica tramite consigli e malizie ormai provate nel tempo. Oltretutto è un’ottima occasione per confrontarsi con i colleghi costruttori. Si creano amicizie e collaborazioni che durano anni.
Insomma, si matura.
A Varese, nelle giornate con Casa Clima organizzate da Confartigianato Imprese Varese in esclusiva per le proprie imprese, avete iscritto i vostri dipendenti: perché?
Perché c’è sempre da imparare. La formazione delle maestranze in qualsiasi campo, e soprattutto nelle costruzioni in legno, ha bisogno di preparazione e conseguente cura nella posa dei materiali. Si apprezza e/o si dà peso alle possibili conseguenze di una scelta costruttiva e si dà il giusto valore ad un sistema costruttivo solo attraverso la conoscenza dei materiali, dei loro dati tecnici e della loro applicazione nella fisica tecnica. Cose che a volte sembrano banali, come la nastratura di un telo in copertura, dopo un corso CasaClima rivestono tutt’altra importanza: quello che sembrava un semplice telo resistente all’acqua ora è diventato una barriera all’aria, un freno al passaggio del vapore, un ostacolo alla propagazione del rumore.
La “casa modello” del futuro, quali criteri dovrà rispettare?
Dovrà coniugare comportamento ecologico e calcolo economico: una casa ad alta qualità abitativa non deve essere cara; al contrario, esistono molte possibilità di risparmio che consentono nello stesso tempo di tutelare l’ambiente. I vantaggi parlano da soli: drastica riduzione dei costi di riscaldamento, benessere abitativo salutare (aria pulita) e il fatto di usare sistemi bio per tutelare il clima.
Come la vostra casa a Fagnano Olona…
…Certo! Durante l’inverno abbiamo scaldato la casa con una spesa di 60 euro per mezzo di una pompa di calore elettrica.
I costi?
I costi di una casa passiva si aggirano sui 2.300 euro/mq , non troppo distanti da una casa di ottima qualità in muratura.
Cosa vi ha spinto a scegliere la bioedilizia?
Io e mia fratello siamo la seconda generazione che lavora il legno, quindi direi una questione genetica, e poi perché è doveroso perseverare nell’utilizzo di materiali che provengono da fonti rinnovabili. La battaglia più dura è stata vincere lo scetticismo dei clienti di fronte a materiali “nuovi”: abbiamo cominciato ad utilizzare la fibra di legno 15 anni fa, riconoscendo in questo prodotto buone capacità termiche invernali ed eccellente comportamento al surriscaldamento estivo. Oggi, fortunatamente, il committente è consapevole dei bisogni di una casa confortevole, c’è più informazione e attenzione a questo campo.
Forse più moda che consapevolezza, ma è già un passo avanti.
La vostra idea di impresa competitiva: qualità, coraggio e…?
…Etica, professionalità e passione: la nostra figura deve essere come quella del medico di famiglia. A volte, ai nostri clienti, consigliamo certe scelte che per noi sono controproducenti e ci complicano la vita a livello lavorativo. Ma sono imposte dall’etica e dal buon senso, per dare al cliente un’opera allo stato ultimo dell’arte.
Il 63% degli italiani vorrebbe una casa bio, il 33% abiterebbe una casa ecosostenibile: i dati rispecchiano la realtà?
Penso siano sotto la media. Chiunque vorrebbe per se e per i propri figli una casa sana, confortevole e che consumi poco. Il problema è che la maggior parte delle volte si mette al primo posto il risparmio economico a quello energetico. Si tenta di spendere meno e a volte si spende anche male.
Cosa rappresenta la bioedilizia per un’impresa attiva in provincia di Varese?
Una possibile via di fuga al dilagare della crisi economica che sta mettendo tutti in ginocchio. Ma bisogna fare attenzione. Molti si improvvisano non conoscendo a sufficienza i materiali. Il prodotto bio ha bisogno di una cura nell’installazione molto più elevata di qualsiasi materiale sintetico. Se mal gestito può avere un effetto boomerang sulle prestazioni del manufatto e sul comfort.
Il problema è: costruire o ristrutturare?
Principalmente costruiamo. E’ molto più semplice ed economico. Fatta esclusione per gli edifici sotto tutela/storici - che sono circa il 5% del parco edilizio nazionale - ristrutturare è possibile, ed è un dovere, se il fabbricato ha qualità statiche che lo rendano un ottimo candidato alla riqualificazione. Certo significa, a volte, fare scelte che sicuramente portano ad una migliore prestazione energetica dell’edificio, ma che necessitano di compromessi o di spese superiori alle aspettative. Noi ci dedichiamo per l’80% al nuovo e per il 20% alle sopraelevazioni leggere.
Il legno: materiale d’avanguardia o di nicchia?
Di nicchia, non direi: è uno fra i materiali più antichi ed è da sempre presente nella nostra vita. Ai nostri clienti diciamo che quando si decide di realizzare una struttura in legno si prendono onori ed oneri: l’onore di possedere un materiale naturale in perfetto bilancio con la natura e l’onere di riconoscere in esso un elemento naturale con i suoi pregi e difetti.
Ed è materiale d’avanguardia con caratteristiche termiche e strutturali proprie.
Il legno non è materiale antisismico, ma la struttura in legno è una struttura resistente ai sismi.
Il legno è un materiale normalmente infiammabile, ma la struttura in legno è una struttura con caratteristiche di resistenza al fuoco superiore al cls e all’acciaio. Dall’incollaggio di tavole di legno nasce il legno lamellare, con prestazioni statiche superiori al legno massiccio, ottimi comportamenti dimensionali e senza limiti di sezione e lunghezza difficilmente raggiungibili in natura>.
E poi la fibra di carbonio, no?
Esatto. Dall’utilizzo del legno con fibra di vetro e carbonio è possibile creare nodi strutturali garantendo solidità del giunto, ed allo stesso tempo duttilità statica e resistenza al fuoco dello stesso. Per la prima volta in Italia, a Solbiate Olona (cantiere vie delle Vignole, BeP+Possoni sas) sono stati realizzati dodici giunti pluridirezionali in fibra di carbonio percolati a secco.
E’ possibile mettere d’accordo la bioedilizia con le caratteristiche della casa passiva?
Viaggiano di pari passo, anche se l’una è diversa dall’altra. Nella bio, noi usiamo il legno e derivati da esso.
La vostra impresa è in grado di offrire soluzioni pratiche senza dimenticare l’estetica: quanto costa, tutto questo, al cliente?
Le nostre case sono certificate secondo i criteri della Regione Lombardia ma, soprattutto, seguendo i principi di Casa Clima. La nostra azienda, per scelta, non costruisce case campione. Lavoriamo solo ed esclusivamente a progetto, su architettonici che il cliente ci fornisce tramite il proprio progettista o su richiesta del committente attraverso il nostro team di progettazione. L’impronta estetica che dovrà avere la casa deve rispecchiare i desideri del committente, quindi senza nessun vincolo. Ne è la prova la casa di Fagnano. Una casa passiva con un design molto lontano dalla classica baita di montagna in legno. Eppure continuano a chiamarla casa di legno!
Sarà possibile costruire un futuro sostenibile?
E’ una scelta obbligata dalla necessità di trovare un’alternativa alle fonti energetiche fossili. La detrazione del 55% e il Conto Energia sono nati per ridurre le emissioni di CO2.
BLM DOMUS
Via F.lli Rosselli, 18
21054 Fagnano Olona
Tel. 0331 843873
Fax 0331 840191
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