
La Germania è ferma: rischio per l’Europa e il made in Italy
La Germania, da modello industriale a gigante in crisi, trascina con sé l’Europa. Le Pmi italiane perdono 12 milioni al giorno, mentre il Green Deal e la Cina aggravano lo stallo
La Germania, da modello industriale a gigante in crisi, trascina con sé l’Europa. Le Pmi italiane perdono 12 milioni al giorno, mentre il Green Deal e la Cina aggravano lo stallo
Siamo l’eccellenza, non c’è niente da fare. L’Italia ha una miriade di difetti, ma basta passare il confine per capire quanto gli altri ci apprezzino. Se ne sono accorte anche le quattro imprese accompagnate a Denkmal, la fiera del restauro di Lipsia, dall'export specialist Matteo Campari che tira un bilancio più che positivo
Il 73% dell’aumento dei prezzi, pari a 4,9 punti di inflazione, deriva dai beni energetici, che a marzo, nel confronto internazionale, segnano un aumento del 53,5%, 8,8 punti in più rispetto al +44,7% della media dell’Eurozona e maggiore di 15,9 punti alla Germania e di 24 punti alla Francia
Sulla buona performance della manifattura e del made in Italy gravano alcune gravi criticità: il rincaro delle materie prime, il deragliamento dei prezzi dell’energia, le ombre della crisi ucraina, la difficoltà di reperire il personale specializzato e, come conseguenza dei colli di bottiglia sulle filiere globali, scarsità dei materiali e lunghi tempi di consegna
Nei primi sette mesi del 2021, rispetto ai livelli pre-Covid, il nostro Paese ha segnato un -2,2% contro il -6,6% della Germania e della Francia e il -4,2% della Spagna. Ma l’Ufficio Studi di Confartigianato ha fatto di più paragonando le performance del II trimestre 2021 con quelle del II trimestre del 2019: il nostro manifatturiero è a -0,2% contro il -5,7% della Germania, il -5,5% della Francia e il -2.9% della Spagna
Nuove tariffe dal primo ottobre. Il diritto degli utenti a richiedere il rimborso del sovracosto non dovuto - alla luce della sentenza - pagato nel periodo 28 ottobre - 30 settembre 2021 scatta nello stesso mese