Nel dibattito acceso sui dazi americani — e sulle possibili contromisure europee — si moltiplicano analisi, paure e, come spesso accade, anche molte semplificazioni.
Ma come possiamo affrontare questa fase con uno sguardo davvero utile per chi fa impresa ogni giorno?
Ecco alcune riflessioni “out of the box” che vogliamo condividere con chi, come noi, lavora a stretto contatto con il mondo delle Pmi che da sempre sostengono l’economia e il benessere dell’Europa:
1. Fare previsioni è lecito, ma anche incerto
Dobbiamo essere onesti con noi stessi: nessuno prevede davvero il futuro. Il futuro (nella vita come nel business) è un mix di ciò che facciamo, ciò che fanno gli altri e ciò che accade sopra le nostre teste. Quante volte ci è capitato di sbagliare previsioni?
L’impatto dei dazi dipende da tante variabili geopolitiche, settoriali e commerciali. Molti economisti ben più autorevoli del sottoscritto — da Krugman al sempre sottovalutato Kondratiev — ricordano che, nel medio periodo, non ci sono evidenze di effetti strutturali rilevanti sul commercio bilaterale tra Paesi. Anche perché si attivano sempre meccanismi di compensazione.
In alcuni settori, oggi, i dati certi raccontano una storia interessante: l’attesa dei dazi (che è una "esternalità positiva" dei dazi stessi) ha generato nel primo trimestre ordini y/y anche del +250%.
2. Parliamone da imprenditori, non da cittadini
Chi fa impresa non può permettersi letture emotive. I dazi non vanno né demonizzati né santificati: sono un fattore competitivo, tra i tanti. Non trascurabile, ma non l'unico.
3. Cambia il posizionamento, non solo il prezzo
Quando un mercato cambia le regole, il valore aggiunto torna centrale.
Le imprese che sapranno raccontare e dimostrare ciò che rende un prodotto unico avranno un vantaggio reale.
Il bravo imprenditore è un "animale da sfide": non piange su sé stesso, ma "fa la punta al cervello" per leggere prima degli altri le nuove traiettorie. Per il vino, ad esempio, questa è una ottima opportunità per ripensare al proprio posizionamento.
4. Le triangolazioni? Opportunità da leggere
Analizzando con attenzione la lista dei dazi, emergono già spiragli per flussi alternativi e nuove rotte commerciali. Paradossalmente, i dazi possono aprire nuove strade.
5. Un’opportunità per semplificare
Draghi e Sapelli, da prospettive diverse, convergono su un punto: l’Europa deve usare questa scossa per semplificare il contesto normativo, alleggerire gli oneri burocratici e creare finalmente un ambiente favorevole all’impresa e agli imprenditori.
Un cambio di passo necessario. Da tempo.
In Artser, aiutiamo gli imprenditori a trasformare le complessità in strategia. Oggi più che mai serve uno sguardo lucido e autonomo.
I dazi sono un segnale: chi sa leggerli bene può trasformarli in una spinta al miglioramento.
Jacopo Brioschi, Manager area Innovazione & Sviluppo Artser