Avanti, insieme e il più operativamente possibile: così i rappresentanti varesini nelle istituzioni presenti venerdì 13, nella sede Gallarate, alla presentazione del progetto scuola e del progetto di legge sulla defiscalizzazione dei salari per i lavoratori italiani al confine con la Svizzera presentata da Confartigianato Imprese Varese (progetto di legge “Aree di Confine”).
Ad apprezzarne lo «spirito propositivo e con la voglia di mettere sul tavolo qualcosa di concreto» è stato da subito il presidente del Consiglio Regionale Raffaele Cattaneo. Che ha sottolineato: «Si dovrà lavorare insieme per renderla ancora più efficace. Questa proposta porterà ad una riduzione del gettito dell’ordine di alcuni miliardi di euro, ma produrrà anche un aumento del gettito (come è accaduto con la carta sconto carburante) per tutti coloro che decideranno di restare a lavorare sul territorio italiano. Per quanto mi compete propongo, e rendo disponibile, il Consiglio regionale per preparare una proposta che parta da questo territorio e che poi mi auguro possa essere estesa nelle altre regioni di confine su iniziativa delle Confartigianato locali. Però dobbiamo definire il percorso della proposta legislativa, verificare il suo impatto sull’accordo fiscale italo-elevetico e approfondire la questione delle coperture con quantificazioni puntuali».
Quella di venerdì 13 è stata invece definita da Francesca Brianza (assessore regionale leghista al Reddito di autonomia e Inclusione sociale con delega ai Rapporti con la Confederazione Elvetica) «una giornata importante perché si punta l’attenzione sui territori di confine e sulle difficoltà di chi vive in quei territori». Sul futuro della proposta, l’assessore è fiduciosa: «Ora dobbiamo andare oltre i tavoli della politica locale e regionale; dobbiamo riaccendere i riflettori su questi temi e, al fianco di Confartigianato Varese, dare risposte a chi vuole fare impresa». Un gioco di squadra, dunque, che permetterà di entrare nel merito della proposta per «migliorarla, implementarla e razionalizzarla. Lo faremo con le competenze a nostra disposizione, e poi sarà il governo centrale a dover comprendere le specificità di questo progetto».
Perché proprio a Roma, sottolinea l’assessore anche presidente della Regio Insubrica, «è stata bloccata in Parlamento quella proposta di legge sulla Zona Economica Speciale sulla quale Regione Lombardia ha sempre creduto. Qui in Lombardia siamo i migliori conoscitori dei problemi che vivono i territori di confine, quindi con Confartigianato Varese al nostro fianco rifletteremo concretamente su questa proposta per risvegliare l’attenzione di Roma su tali problematiche. E renderla consapevole per entrare nel merito delle nostre proposte e dare qualche risposta».
Perché «questa proposta centra un problema reale (la fuga di lavoratori qualificati dalle imprese manifatturiere nei territori di confine) e quindi deve essere sostenuta – ha detto il deputato Pd Angelo Senaldi - Una volta delimitata in maniera corretta l’area territoriale che dovrà avere questo sostegno, si andrà avanti».
A seguire a ruota Senaldi sono la senatrice Pd Erica D’Adda e il consigliere regionale forzista Luca Marsico, che della proposta hanno apprezzato «il metodo estremamente coraggioso, innovativo e necessario perché parte dal basso; dalle esigenze del territorio, dei cittadini e di imprese che guardano con attenzione ai loro lavoratori. Quest’ultimo è un punto di fondamentale importanza che solo Confartigianato Varese poteva portare avanti. Si tratta di una buona proposta da lasciare alla prossima legislatura a Roma, perché al momento è la sola misura che, insieme alla Zes, vuole tutelare i territori del luinese per valorizzarli in modo opportuno e appropriato».
Aggiunge, la senatrice D’Adda: «Non mancherà il mio impegno: contateci». Emanuele Monti, consigliere regionale Lega Nord, mette l’accento su una proposta che «illumina la politica, perché di fronte al mondo delle imprese (che danno lavoro e occupazione) bisogna essere uniti. Noi ci metteremo passione, cuore e anima però il risultato ci sarà se non mancheranno le risorse e l’appoggio dello Stato».
Aggiunge Paola Macchi, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: «Abbiamo affrontato due temi importanti, quello della formazione e quello della competitività delle aree di confine rispetto alla concorrenza esercitata dal Canton Ticino. E trovo che il primo passo importante sia stato parlarne, affinché entrambi gli iter possano essere impostati già in questa legislatura. In particolare, per quanto riguarda la formazione, sappiamo che sono molti i corsi promossi ma sappiamo anche che è necessario che sempre di più corrispondano anche alle esigenze delle imprese. Anche perché oggi, spesso, chi li frequenta ci dice che non riesce comunque a trovare un posto di lavoro. In questo senso, iniziamo subito a lavorare».
Focus sul tema formazione per Paolo Bertocchi, consigliere provinciale Pd con delega alla formazione: «Queste due proposte hanno il pregio di iniziare a discutere in maniera concreta del tema delle aree di confine, un tema che non possiamo lasciare al solo mercato e per il quale servono soluzioni concrete. Da parte mia, un plauso va anche al metodo scelto da Confartigianato, che ha deciso di confrontarsi con le istituzioni prima di formulare il disegno di legge. Come Provincia, a proposito della partita che più ci compete, ovvero quella della formazione, abbiamo istituito il 21 settembre scorso il tavolo per la programmazione dell’offerta formativa e, a breve, riconvocheremo il tavolo economico, al quale vogliamo che prendano parte tutte le associazioni imprenditoriali e datoriali del territorio, perché la responsabilità di individuare percorsi formativi non può essere lasciata alle buone intuizioni di qualcuno».
«A sostegno dell’area del Luinese, infine, siamo a disposizione anche come Agenzia formativa: alcune delle proposte da voi fatte, infatti, credo abbiano un’attuabilità in tempi brevi. Disponibilità anche da parte delle Comunità Montane».
Pur non avendo potuto prendere parte all’incontro, per impegni istituzionali, hanno già manifestato interesse sulla proposta di Confartigianato Imprese Varese anche l’eurodeputata Lara Comi, i parlamentari Stefano Candiani, Maria Chiara Gadda, Giancarlo Giorgetti, Daniele Marantelli e Ivan Catalano e il consigliere regionale Alessandro Alfieri.