“Diventare grandi nelle piccole imprese”: questa la campagna 2024 lanciata da Confartigianato Varese per avvicinare i giovani al tessuto imprenditoriale. Perché è proprio nelle Pmi che le nuove generazioni possono trovare velocità e novità, formazione e carriera. Non un semplice slogan, ma una realtà che si confronta ogni giorno con ciò che accade nelle aziende del territorio. Dove gli under 29 possono trovare non “un lavoro”, ma “il lavoro” della loro vita.
La seconda puntata del viaggio di Confartigianato Varese, per raccontare con le voci dei ragazzi e delle ragazze assunti nelle piccole e medie imprese prospettive e ambizioni, aspettative e opportunità che legano gli imprenditori a chi è alla ricerca di stimoli e sfide appassionanti, ci porta alla A.E. Srl – Appliances Engineering di Gavirate. Dove incontriamo Jacopo Vanoletti (29 anni) e Leonardo Federici (25 anni).
SUPERO I MIEI LIMITI E IMPARO DI PIU’ E MEGLIO
Jacopo Vanoletti è laureato in Ingegneria Meccanica, indirizzo Progettazione, ed è arrivato alla A.E. Srl attraverso lo stage obbligatorio di 420 ore. Dopo questa esperienza è stato inserito in azienda, dove ci lavora da due anni con il ruolo di progettista. Cosa lo attrae? «Il percorso in azienda è stato a tutto tondo, dalla modellazione 3D fino alla prototipazione. Soprattutto dei frigoriferi. E ciò che mi è sempre piaciuto è la possibilità di confrontarmi con gli altri colleghi – design e progettazione meccanica – per acquisire sempre maggiori competenze». Con alle spalle una preparazione accademica valida, ma di base, grazie alla A.E. Srl ha sviluppato la conoscenza di sempre nuovi strumenti ed è entrato nei meccanismi di una realtà che, ogni giorno, si misura con clienti e fornitori di tutto il mondo. Ciò che lo convince di una piccola impresa è «la possibilità di superare sempre i miei limiti perché metto a fuoco, grazie allo stretto contatto con le altre figure professionali presenti, le diverse situazioni lavorative e i dettagli di un lavoro sempre diverso». Ambizioni? «Imparare sempre di più e meglio per realizzare, un giorno, un sogno: aprire una mia attività».
IL BELLO DI UNA PICCOLA IMPRESA? DARE TUTTO TE STESSO
Leonardo Federici ha frequentato l’Istituto Europeo di Design (IED), ha vinto una borsa di studio ed è passato
per “graduatoria di merito” al Politecnico di Milano. Dal 2021 è alla A.E. Srl dove ci è entrato con il tirocinio obbligatorio. Finiti i tre mesi, ha proseguito con l’apprendistato professionalizzate e si è laureato. Perché ha scelto la A.E. Srl? Per un motivo che solo all’apparenza può risultare semplice: «Mi ha sempre incuriosito ciò che si fa qui: la progettazione degli elettrodomestici, soprattutto quella dei frigoriferi, è una fra le attività più complesse che ci possano essere». I vantaggi di lavorare in una piccola impresa? «Nelle Pmi le risorse umane sono poche rispetto ad una grande realtà, ma la spinta motivazionale che ricevi è proprio questa: dare sempre di più. Così, ho imparato nuovi modelli di modellazione, nuovi programmi per la progettazione, ho migliorato la conoscenza della lingua inglese (per confrontarmi sempre meglio con clienti internazionali) e sono cresciuto anche grazie al dialogo che nasce ogni giorno con i colleghi ingegneri». La speranza, nel caso di Leonardo, si lega all’impegno quotidiano: «Mi considero una persona di ampie vedute e molto creativa. Quindi, spero di dare il meglio di me stesso anche nei prossimi anni. Perché alla A.E. Srl mi trovo molto bene».
I NOSTRI PUNTI DI FORZA: FRESCHEZZA GIOVANILE E FORMAZIONE ON-THE-JOB
Federica Luzardi è amministratore delegato della A.E. Srl – Appliances Engineering, impresa leader nella progettazione e prototipazione di elettrodomestici e apparecchi commerciali. E dice: «Sui giovani non abbiamo mai avuto dubbi perché portano energia nuova ed entusiasmo. Poi, sanno usare le nuove tecnologie – quelle digitali – con naturalezza. Poter coniugare questa freschezza giovanile con un’attività on-the-job è uno fra gli aspetti vincenti della nostra attività». E’ per questo che in azienda si scommette da sempre su ingegneri, designer e progettisti: «Facilitiamo il loro ingresso attraverso i tirocini curriculari per poi poter conseguire la Laurea triennale. Una volta chiuso questo percorso, li selezioniamo: quelli più preparati, ma anche quelli che dimostrano di essere interessati alla nostra realtà, restano». Ma c’è una difficoltà: «Non sempre riusciamo a trasmettere alle nuove generazioni l’importanza delle piccole e medie imprese del territorio e i vantaggi che potrebbero ottenere da queste realtà». Vantaggi che fanno crescere a livello professionale ma anche umano: «La formazione quotidiana e continua è un punto di forza, così come l’apprendimento sul campo e la crescita che si ottiene dal confronto con clienti e fornitori di tutto mondo».