Giovani talenti in fuga: come fermare l'emorragia che impoverisce le Pmi
Le imprese italiane, specialmente le piccole e medie, non possono più aspettare soluzioni dall’alto: serve un cambio di rotta radicale e immediato. Un nuovo patto generazionale che metta al centro qualità della vita, percorsi di crescita e un ambiente di lavoro realmente attrattivo
di Rosario Bucca*

La fuga dei giovani talenti dall’Italia non rappresenta soltanto una questione di emigrazione, ma una vera e propria crisi strategica che rischia di compromettere seriamente il futuro economico e sociale del Paese. La recente analisi del Sole 24 Ore, che evidenzia la perdita di circa 100mila giovani tra i 18 e i 34 anni nel solo biennio 2022-2023, con un ritorno limitato ad appena un terzo, è l’ennesimo campanello d’allarme che non possiamo più ignorare.
La mia esperienza personale, maturata vivendo e lavorando oltre vent’anni all’estero in diversi Paesi, mi consente di condividere le ragioni che spingono così tanti giovani ad abbandonare l’Italia. Ho sperimentato direttamente le difficoltà legate al rientro, sia sotto il profilo umano che professionale, confermando ulteriormente la necessità di interventi urgenti.
Tuttavia, con molta frustrazione, devo rilevare che di questo fenomeno si discute ormai da decenni, senza però osservare risultati concreti in grado di invertire davvero la rotta.
QUANTIFICAZIONE DELLA PERDITA ECONOMICA
La dimensione economica di questo fenomeno è preoccupante. Studi recenti quantificano in circa 134 miliardi di euro la perdita cumulata di capitale umano negli ultimi tredici anni. Tale cifra rappresenta non soltanto un danno economico immediato, ma soprattutto un impoverimento progressivo del potenziale innovativo e competitivo del nostro Paese nel medio-lungo termine.
NUOVE PRIORITÀ GENERAZIONALI: LA RIVOLUZIONE DEL TEMPO
Le nuove generazioni hanno ridefinito radicalmente le proprie priorità rispetto alle precedenti. Se prima la nostra generazione vedeva nella carriera solida e sicura il proprio obiettivo prioritario, oggi i giovani attribuiscono un valore centrale al tempo, inteso soprattutto come qualità dell’esperienza di vita e lavoro. Questa rivoluzione del tempo e dell’equilibrio vita-lavoro obbliga il nostro sistema imprenditoriale e sociale a reinventarsi rapidamente per rispondere adeguatamente alle nuove aspettative.

IL RUOLO FONDAMENTALE DELLE NOSTRE AZIENDE
L’urgenza impone di passare rapidamente dall'analisi all'azione concreta. Ecco alcune soluzioni strategiche immediate:
- Assunzione di giovani con piani di carriera strutturati: Occorre implementare immediatamente politiche aziendali di assunzione mirate a giovani talenti, definendo chiaramente percorsi di sviluppo professionale strutturati, strettamente integrati nella strategia di sviluppo aziendale. La definizione di una strategia aziendale chiara e l’allineamento con il purpose dei giovani diventano fattori cruciali e imprescindibili.
- Creazione immediata di hub di eccellenza: Realizzare subito poli tecnologici e centri di ricerca avanzati collegati direttamente alle università e alle imprese, rendendoli attrattivi attraverso la semplificazione burocratica e investimenti pubblici rapidi, consistenti e mirati.
- Programmi di mobilità internazionale con radici locali: Avviare tempestivamente programmi strutturati di formazione e lavoro internazionale, che includano periodi lavorativi all’estero, ma che prevedano fin dall’inizio una strategia chiara e concreta di rientro, mantenendo legami professionali attivi con l’Italia.
- Modelli aziendali flessibili e meritocratici: Adottare immediatamente modelli organizzativi aziendali più agili, meno gerarchici, con maggiore attenzione ai risultati che alla presenza fisica. Questo cambiamento deve essere accompagnato da politiche di welfare aziendale che garantiscano un reale equilibrio vita-lavoro.
- Gli incentivi fiscali sono una soluzione palliativa: È bene chiarire che le agevolazioni fiscali non risolvono il problema alla radice. I giovani cercano qualcosa di più significativo e profondo rispetto al denaro. Cercano un ambiente che offra valore autentico, stimoli, opportunità di crescita personale e professionale, e qualità di vita sostenibile.
IL RUOLO FONDAMENTALE DEL TESSUTO SOCIALE E ISTITUZIONALE
Parallelamente alla trasformazione imprenditoriale, è indispensabile una svolta radicale anche a livello sociale e istituzionale. Occorre promuovere concretamente l’inclusività, potenziare il welfare dedicato ai giovani e alle famiglie, incentivare seriamente il dialogo intergenerazionale e creare ambienti sociali realmente dinamici, attrattivi e stimolanti.

LEZIONI IMPARATE DALLA MIA ESPERIENZA INTERNAZIONALE
La mia lunga permanenza all’estero mi ha insegnato che una società capace di attrarre e trattenere talenti non è semplicemente quella che offre condizioni economiche competitive. Piuttosto, essa si caratterizza per un contesto sociale e professionale stimolante, aperto all’innovazione, concretamente meritocratico, capace di garantire un equilibrio sostenibile tra attività lavorativa e qualità di vita personale.
L’Italia, in tal senso, necessita di un salto culturale e organizzativo immediato. Bisogna riconoscere l’importanza cruciale della contaminazione generazionale come motore imprescindibile di innovazione e progresso, facilitando concretamente la comunicazione e lo scambio di idee tra le generazioni, implementando, ad esempio, processi di mentoring tra nuove e vecchie generazioni.
IL MOMENTO DI AGIRE E DI AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO È ADESSO
Non possiamo permetterci ulteriori rinvii o discussioni sterili. Il costo dell’inazione è già troppo alto, e una vera inversione di rotta sarà sempre più complicata se non si interviene subito. La fuga dei giovani talenti è sì una crisi, ma può e deve trasformarsi rapidamente in un’opportunità per ridisegnare il futuro del nostro Paese.
SINTESI: CINQUE PUNTI CHIAVE PER AGIRE SUBITO
- È urgente definire strategie aziendali chiare, strutturate e allineate con le nuove priorità dei giovani.
- Bisogna creare immediatamente ecosistemi d’innovazione e hub d’eccellenza concreti e attrattivi.
- Servono programmi internazionali di formazione e lavoro con un chiaro piano di rientro in Italia.
- Occorre un rapido cambiamento culturale e organizzativo nelle aziende, privilegiando modelli meritocratici e flessibili.
- La qualità della vita e l’equilibrio personale-lavorativo sono oggi prioritari per trattenere i talenti, molto più di semplici benefici economici.
Il momento di agire è adesso. Domani potrebbe essere troppo tardi.
* Corporate & Business Strategy Advisor Artser