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È il nome la carta vincente. Chi lo sa valorizzare fa più affari

È il nome la carta vincente. Chi lo sa valorizzare fa più affari
Personal branding

Un piccolo imprenditore ha tanto successo tanto quanto è solida la sua reputazione. Ma cosa è la reputazione? Significa essere considerati bravi nel proprio lavoro, onesti e corretti. Sicuramente una risorsa necessaria per lavorare oggi. Anche se non sempre data è scontata…

Ma si può fare qualcosa di più? Grazie al Personal Branding sì. Fare Personal Branding significa imparare l’arte di farsi un nome e non essere considerato solo un bravo imprenditore, ma anche quello giusto. Significa generare straordinarie aspettative ed essere conosciuti come la persona di riferimento. Quello a cui paghi il prezzo giusto perché sai bene che le aspettative saranno confermate. Non ci saranno problemi.

Personal branding

Ma come fare a posizionarsi in modo forte sul mercato con un Personal Brand? È possibile partire da zero? Lo abbiamo chiesto a Luigi Centenaro, massimo esperto di personal branding in Italia, docente internazionale e autore di numerose pubblicazioni, come Digital You scritta con il guru americano William Arruda. 

Alcune regole chiave:

  • Punta sul tuo nome. Se la tua attività si basa tutta su di te può essere dispendioso investire su un altro marchio, un acronimo o un nome di fantasia.
  • Valorizza ciò che fa davvero la differenza. Come fare a scoprirlo? Chiedendo a clienti, fornitori conoscenti la fatidica domanda: perché mi hai scelto? Perché io e non un altro? Insistere nel comunicare questo concetto è la chiave del successo per fare Personal Branding.
  • La qualità non basta più. L’imprenditore, anche molto piccolo, vive nella convinzione che sia sufficiente fare il proprio lavoro, e farlo bene, ma oggi purtroppo questo non basta più. La qualità è difficile da percepire. È necessario sapersi valorizzare e oggi il mondo digitale offre innumerevoli opportunità per farlo.
  • Autenticità: sul digitale essere sé stessi significa comunicare mettendo al centro la propria personalità, i propri valori e la propria storia. Altrimenti si rischia di parlare in aziendalese e diventare trasparenti.

Il secondo passaggio è: come far conoscere il proprio nome? Fare Personal Branding, infatti, non significa semplicemente scimmiottare il comportamento di influencer, motivatori e guru di turno. Anzi: la maggior parte delle volte è dannoso e controproducente, soprattutto per chi lavora in ambito business.