
L’impresa che fa restare le persone. Non per forza, ma per scelta
La professoressa Serena Cubico (Università di Verona) spiega perché la cultura aziendale è il vero motore per trattenere e motivare le persone
La professoressa Serena Cubico (Università di Verona) spiega perché la cultura aziendale è il vero motore per trattenere e motivare le persone
Dall’aumento dei costi del turnover alle strategie innovative come l’acquisizione di intere imprese per attrarre personale qualificato, il tema della gestione delle risorse umane evolve. Employer branding, flessibilità e benefit come la casa sono le chiavi per trattenere i migliori talenti e garantire sostenibilità alle Pmi: GUARDA LA VIDEO INTERVISTA
È necessario creare un mix equilibrato di opportunità di crescita, welfare aziendale e cultura aziendale inclusiva
Fondamentale è responsabilizzarli, permettendo loro di esprimersi portando nuove idee, prospettive fresche e mentalità orientata al cambiamento, qualità essenziali per adattarsi e distinguersi in un'economia sempre più complessa e globalizzata. Come farlo? Offrendo opportunità di crescita professionale e responsabilità
I giovani attribuiscono importanza al sentire. Vogliono sentirsi valorizzati, apprezzati, riconosciuti. Vogliono avere la possibilità di dedicarsi anche alla propria vita privata. Vogliono crescere. Ed è fondamentale che le aziende prendano atto di tutto questo. Strategico il concetto di società benefit
Le nuove generazioni sono attratte dalla possibilità di lavorare in ambienti agili e flessibili: un’opportunità anche per le Pmi che cercano personale. L’esperta Bricca sottolinea di fare attenzione alle piccole aziende, perché offrono l'opportunità di esprimersi e di fare la differenza in modo più tangibile rispetto alle grandi corporation
Realizzare un contesto lavorativo ottimale e comunicarlo agli altri: come? Investendo nella promozione dei talenti e presentando la fotografia di un'azienda autentica. Ne abbiamo parlato con Luigi Centenaro, docente a livello internazionale (Sda Bocconi, MIP, Ca’ Foscari e St. Gallen, ESSEC fra gli altri)
Abbiamo chiesto a Luigi Centenaro, esperto di personal branding, come deve agire un’impresa per farsi conoscere. «Valorizza ciò che fa la differenza e comunica mettendo al centro personalità, valori e storia. Altrimenti si rischia di parlare in aziendalese e diventare trasparenti»
La marca rappresenta un enorme capitale dell’azienda. Un aspetto intangibile e duraturo nel tempo che va oltre il singolo prodotto. Se quest’ultimo cambia, il valore della marca resta stabile e questo permette di dare identità, valore, competitività all'impresa nel tempo. Ne abbiamo parlato nell'ultimo Item con Antonio Belloni e Laura Cantoni
«La reputazione d'impresa è un riflesso del comportamento virtuoso, e ci vuole tempo». Questo è il concetto base, ripetuto più volte (e quindi vero) dell’ultimo item targato Confartigianato Imprese e Territorio con l'esperto Gabriele Carboni